Come gestire il finale di stagione tra tornei e gare di campionato: spunti pratici
Sommario | Obiettivi Secondari |
---|---|
La gestione della parte finale della stagione calcistica è spesso complicata dal susseguirsi di impegni molto ravvicinati. Come gestirla al meglio? |
Core stability, Mobilità articolare, Capacità condizionali, Forza, Mobilità, Preparazione Fisica, Recupero infortuni, Riscaldamento |
La parte finale della stagione calcistica di tutte le categorie, ma specialmente di quelle dell’attività agonistica (giovanissimi, allievi) si congestiona di gare ravvicinate a causa della presenza di Tornei che vengono spesso organizzati in corrispondenza con il termine dei campionati, ma anche di eventuali Playoff e finali per le squadre che hanno avuto un buon posizionamento nella loro classifica finale.
Quali sono dunque le strategie per affrontare questo periodo ricco di competizioni? A cosa devo prestare attenzione per avere un gruppo squadra più al completo possibile e limitare il rischio di infortuni?
In questo articolo vedremo nel dettaglio come gestire il finale di stagione nel calcio. In particolare parleremo di:
- Come programmare una settimana di allenamento nell'Attività Agonistica?
- Cos'è e come si gestisce il carico della partita nelle diverse categorie?
- Giocatori più o meno impiegati: cosa fare se il carico è troppo alto
- La gestione dei giocatori titolari nel finale di stagione: recupero attivo o rilassamento?
- Gestire i subentranti e i giocatori non impiegati nel finale di stagione
- Esercizi da utilizzare nel finale di stagione
Sei abbonato a YouCoach?
Per te è disponibile il PDF delle esercitazioni da conservare!
COME PROGRAMMARE UNA SETTIMANA DI ALLENAMENTO NELL'ATTIVITÀ AGONISTICA?
In Italia la più classica delle programmazioni settimanali nella categoria in esame con a disposizione 4 sedute di allenamento e partita di campionato la domenica è di solito questa:
MD +1 | MD +2 | MD +3 | MD -3 | MD -2 | MD -1 | MD |
Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato | Domenica |
RIPOSO | Allenamento | Allenamento | Allenamento | Allenamento | RIPOSO | GARA |
MD = Match Day (Giorno della Gara)
I numeri (+1, -1, ecc.) indicano le giornata di distanza dalla Gara
Dove le giornata pre e post gara sono di riposo completo.
MD -3 | MD -2 | MD -1 | MD | MD +1 | MD +2 | MD +3 |
Giovedì | Venerdì | Sabato | Domenica | Lunedì | Martedì | Mercoledì |
Allenamento | Allenamento | RIPOSO | GARA | RIPOSO | Allenamento | Allenamento |
Spostando il giorno della gara al centro della nostra tabella è più evidente questa distribuzione di allenamento e riposo durante i 7 giorni della settimana.
MD +1 | MD -1 | MD | MD +1 | MD +2 | MD -1 | MD |
Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato | Domenica |
? | ? | GARA | ? | ? | ? | GARA |
Nel momento in cui però alla nostra settimana viene aggiunta una seconda giornata di competizione inevitabilmente qualcosa dovrà cambiare anche nei restanti giorni e passando da 6 giorni tra una giornata di competizione all’altra a 2/3 giorni vediamo come le giornate MD -1 e MD +1 non possono più essere considerate di default di riposo totale.
In questo articolo ci concentreremo sulla giornata Post Gara (MD +1) e proveremo a trovare delle risposte alle domande che ci siamo posti in precedenza.
COS'È E COME SI GESTISCE IL CARICO DELLA PARTITA NELLE DIVERSE CATEGORIE?
Prima di tutto proviamo a vedere cosa dice la letteratura scientifica riguardo le richieste fisiche e fisiologiche che vengono richieste ai giovani giocatori durante una gara.
Alcuni studi hanno analizzato le prestazioni di sprint durante le partite di calcio giovanile ed hanno indicato che i giocatori più giovani competono a intensità di corsa relative più elevate rispetto ai loro coetanei più anziani (Buchheit et al. 2010; Mendez-Villanueva et al. 2012). D'altra parte, è stato verificato che ci sono poche differenze nel carico di lavoro durante la partita tra i diversi gruppi in uno studio comparativo dagli U12 agli U16 (Harley et al. 2010). Come nell'elite, nel calcio giovanile in generale, i centrocampisti hanno coperto la maggior distanza a basse velocità relative, mentre gli attaccanti hanno mostrato la minor distanza a intensità inferiori alla velocità aerobica massima (Mendez-Villanueva et al. 2012).
I giocatori di calcio durante una partita tipica possono raggiungere un aumento della frequenza cardiaca fino al 85-98% della loro frequenza cardiaca massima e un consumo di ossigeno (VO2) tra il 60% e l'80% del loro VO2 massimo (Bangsbo. 2014). Inoltre, durante la partita, i giocatori possono effettuare numerosi sprint e cambi di direzione, che richiedono una forte attivazione muscolare. Oltre a questi fattori fisiologici c’è da tener anche conto che il rischio di infortunio dovuto a contatti diretti (contrasti) è maggiore in giocatori con alto volume di gioco e livelli di stress ed affaticamento elevati.
GIOCATORI PIÙ O MENO IMPEGNATI: COSA FARE SE IL CARICO È TROPPO ALTO
Da ciò che abbiamo visto finora le richieste della gara hanno un gran impatto sul carico di allenamento a cui vengono sottoposti i giocatori ed anche se stiamo trattando ancora di settore giovanile è quasi utopistico credere che tutti i giocatori in rosa abbiano lo stesso minutaggio di gara. Occorre quindi iniziare a focalizzarci su quali giocatori sono stati utilizzati per più tempo, quindi con un carico di allenamento maggiore, e coloro invece impiegati meno in gara.
Questa considerazione andrebbe in realtà fatta durante tutto l’arco della stagione, settimana dopo settimana, per far si che i giocatori meno impiegati in partita abbiano comunque la possibilità di recuperare dal punto di vista fisico, ma anche tecnico, il tempo che non sono stati impiegati rispetto ai loro compagni titolari.
Concentriamoci però su questa fase della stagione più congestionata di impegni; avendo due partite all’interno della stessa settimana ci ritroviamo, come visto, con due giornate MD +1 e questo ci pone la domanda di cosa poter fare in queste due post gara.
LA GESTIONE DEI GIOCATORI TITOLARI NEL FINALE DI STAGIONE: RECUPERO ATTIVO O RILASSAMENTO?
I giocatori più impiegati, come detto precedentemente, hanno un rischio maggiore di infortuni anche da traumi diretti, a causa di stress ed affaticamento più elevato. Una buona strategia potrebbe quindi essere cercare di recuperare al meglio possibile in vista del prossimo impegno.
Da qualche tempo si parla di recupero attivo per accelerare tutti quei processi fisiologici di rigenerazione ed in particolare modo nel giorno post gara è stato visto negli ultimi 10 anni come attività di corsa a bassa intensità o ciclismo per la durata di 15-30 min non implementano la qualità del recupero così come si credeva (Nédélec et al. 2013), aiutano sì nel ridurre la quantità di lattato in circolo ed accelerano il recupero del pH, ma questi fattori non sono strettamente correlati ad un incremento della qualità del recupero. È stato invece visto come attività di Auto Rilassamento Miofasciale, tramite Foam Roll, ha benefici nel diminuire l’indolenzimento muscolare (Beardsley and Skarabot, 2015; Cheatham et al., 2015; Schroeder and Best, 2015) ed inoltre è stato evidenziato come svolgere una sessione di allenamento di forza sia anche un modo per stimolare la secrezione di ormone della crescita e testosterone. Svolgere una sessione di allenamento per la forza degli arti superiori dopo l'esercizio degli arti inferiori potrebbe accelerare la cinetica di recupero della forza concentrica (Abaïdia et al., 2017).
Quindi un buon modo per massimizzare il recupero dei giocatori impiegati in gara potrebbe essere in primo luogo cercare di ripristinare la gamma di movimento articolare con l’utilizzo del Foam Roll e di esercizi di mobilità generale per poi tramite esercizi di forza controllati stimolare quei processi ormonali utili per riacquisire i livelli di prestazione precedenti alla gara.
GESTIRE I SUBENTRANTI E I GIOCATORI NON IMPIEGATI NEL FINALE DI STAGIONE
Prima di tutto proviamo a vedere cosa dice la letteratura scientifica riguardo le richieste fisiche e fisiologiche che vengono richieste ai giovani giocatori durante una gara.
Alcuni studi hanno analizzato le prestazioni di sprint durante le partite di calcio giovanile ed hanno indicato che i giocatori più giovani competono a intensità di corsa relative più elevate rispetto ai loro coetanei più anziani (Buchheit et al. 2010; Mendez-Villanueva et al. 2012). D'altra parte, è stato verificato che ci sono poche differenze nel carico di lavoro durante la partita tra i diversi gruppi in uno studio comparativo dagli U12 agli U16 (Harley et al. 2010). Come nell'elite, nel calcio giovanile in generale, i centrocampisti hanno coperto la maggior distanza a basse velocità relative, mentre gli attaccanti hanno mostrato la minor distanza a intensità inferiori alla velocità aerobica massima (Mendez-Villanueva et al. 2012).
I giocatori di calcio durante una partita tipica possono raggiungere un aumento della frequenza cardiaca fino al 85-98% della loro frequenza cardiaca massima e un consumo di ossigeno (VO2) tra il 60% e l'80% del loro VO2 massimo (Bangsbo. 2014). Inoltre, durante la partita, i giocatori possono effettuare numerosi sprint e cambi di direzione, che richiedono una forte attivazione muscolare. Oltre a questi fattori fisiologici c’è da tener anche conto che il rischio di infortunio dovuto a contatti diretti (contrasti) è maggiore in giocatori con alto volume di gioco e livelli di stress ed affaticamento elevati.
ESERCIZI DA UTILIZZARE NEL FINALE DI STAGIONE
Circuito di mobilità | Durata: 21 minuti |
Circuito a stazioni con esercizi di mobilità da svolgere in un allenamento post gara per un recupero attivo e per prevenire gli infortuni
|
|
Circuito di forza | Durata: 30-40 minuti |
Circuito a stazioni con esercizi di forza da svolgere in un allenamento post gara per un recupero attivo e per prevenire gli infortuni
|
|
Partita a quattro settori con obiettivo differente per squadra | Durata: 30 minuti |
Small-sided Game da svolgere in un allenamento post partita soprattutto per i giocatori che non sono stati molto impiegati
|
Per rispondere alle domande che ci siamo posti all’inizio una buona strategia per affrontare i momenti della stagione più congestionati da gare può partire dal gestire la squadra in due gruppi separati in base al tempo di impiego in partita nelle giornate successive agli incontri.
Il gruppo composto da coloro più utilizzati avrà come obiettivo primario quello di ripristinare i valori di performance il prima possibile utilizzando strategie di recupero attivo incentrate sul riacquistare il ROM articolare e svolgendo esercitazioni di forza favorendo i processi fisiologici di secrezione di determinati ormoni che possono favorire la ripresa dei livelli di prestazione precedenti alla gara. Viceversa per coloro che non hanno partecipato alla partita è fondamentale ricevere uno stimolo allenante per potergli sollecitare quei processi di crescita della prestazione data dall’adattamento dopo che è stato applicato un giusto stress allenante.
Sei abbonato a YouCoach?
Per te è disponibile il PDF dell'allenamento da conservare!
Bibliografia
- Buchheit, M., Mendez-villanueva, A., Simpson, B. M., & Bourdon, P. C. (2010). Repeated-sprint sequences during youth soccer matches. International Journal of Sports Medicine, 31(10), 709–716.
- Mendez-Villanueva, A., Buchheit, M., Simpson, B., & Bourdon, P. (2012). Match play intensity distribution in youth soccer. International Journal of Sports Medicine, 34(02), 101–110.
- Harley, J. A., Barnes, C. A., Portas, M., Lovell, R., Barrett, S., Paul, D., & Weston, M. (2010). Motion analysis of match-play in elite U12 to U16 age-group soccer players. Journal of Sports Sciences, 28(13), 1391–1397.
- Bangsbo. J. Physiological Demands of Football. (2014) Sports Science Exchange. Vol. 27, No. 125, 1-6.
- Nédélec, Mathieu; McCall, Alan; Carling, Chris; Legall, Franck; Berthoin, Serge; Dupont, Gregory (2013). Recovery in Soccer. Sports Medicine, 43(1), 9–22.
- Beardsley C, Škarabot J. Effects of self-myofascial release: A systematic review. J Bodyw Mov Ther. 2015 Oct;19(4):747-58.
- Cheatham SW, Kolber MJ, Cain M, Lee M. The effects of self-myofascial release using a foam roll or roller massager on joint range of motion, muscle recovery, and performance- a systematic review. Int J Sports Phys Ther. 2015 Nov;10(6):827-38.
- Schroeder AN, Best TM. Is self myofascial release an effective preexercise and recovery strategy? A literature review. Curr Sports Med Rep. 2015 May-Jun;14(3):200-8.
- Abaïdia AE, Delecroix B, Leduc C, Lamblin J, McCall A, Baquet G, Dupont G. Effects of a strength training session after an exercise inducing muscle damage on recovery kinetics. J Strength Cond Res. 2017;31(1):115-125.