I Mondiali di Calcio Femminile: stato dell'arte e trend futuri
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Analizziamo gli appena trascorsi Mondiali di Calcio Femminile per conoscere lo stato dell'arte e le tendenze future di un movimento in costante crescita |
Analisi giocatore, Analisi Tattica |
I Mondiali di calcio femminile del 2023 disputati in Australia e Nuova Zelanda e conclusi con il trionfo della Spagna (vittoriosa in finale sull’Inghilterra) sono stati un'occasione ideale per valutare i trend attuali e lo stato dell'arte nel calcio femminile di altissimo livello.
In questo articolo andremo a fondo su alcuni spunti interessanti lasciati dalla rassegna iridata:
- Evoluzione dei portieri nel calcio femminile
- Palle ferme e calci d'angolo nel calcio femminile
- Stile di gioco e tattiche difensive nel calcio femminile
- La Nazionale Femminile della Spagna vincitrice della competizione
EVOLUZIONE DEI PORTIERI NEL CALCIO FEMMINILE
Uno dei primi elementi che possiamo notare è un chiaro miglioramento nelle prestazioni dei portieri. Il loro livello prestativo si è alzato notevolmente nel corso del torneo, e ciò è in parte dovuto all'attenzione crescente dedicata all'allenamento specifico per il ruolo.
Numeri uno come la svedese Zećira Mušović, l’inglese Mary Earps, la nigeriana Chiamaka Nnadozie o l’olandese Daphne van Domselaar si sono particolarmente distinte nella competizione.
Spesso si è parlato di ridurre le dimensioni delle porte per aiutare i portieri nel femminile. Il livello prestativo fra i pali si è alzato e questo va in parte ascritto al fatto che queste giocatrici abbiano potuto contare su preparatori specifici per il ruolo, cosa che spesso manca ai livelli più bassi.
Il miglioramento nell’allenamento dei portieri è testimoniato anche dal fatto che, ai quarti di finale, il 46% delle squadre avevano concluso almeno una partita senza subire reti.
A livello statistico, nella fase a gironi, i portieri hanno respinto la palla più che in precedenti occasioni (una media di 3.8 respinte a partita nel 2023, a fronte delle 3.5 nel 2019). Questo incremento è stato figlio anche dell’aumentare delle situazioni di confusione in prossimità dell’area piccola, con molte giocatrici pronte a catturare le palle vaganti e con i portieri che avevano così nelle respinte un’arma difensiva più sicura da utilizzare.
Situazioni di tal genere si verificavano soprattutto sui calci piazzati, altro aspetto degno di nota durante il torneo.
PALLE FERME E CALCI D'ANGOLO NEL CALCIO FEMMINILE
In particolare, i calci d'angolo a rientrare sono stati una nota tattica distintiva, con numerose squadre che hanno sfruttato questa strategia per ottenere risultati positivi.
I dati raccolti da Fbref (e riportati da The Athletic) mostrano come nelle competizioni femminili si registrano più corner a rientrare che nelle competizioni maschili.
Questo evidenzia proprio come le palle ferme hanno mostrato un miglioramento dal punto di vista della loro organizzazione. Tutti ricordiamo ad esempio le tre reti realizzate da situazioni di calcio d’angolo da parte della Svezia contro l’Italia.
Tutti e tre i corner in questione avevano due caratteristiche in comune: la giocatrice che li ha battuti (Andersson) e il fatto che siano stati calciati a rientrare (a destra col sinistro).
STILE DI GIOCO E TATTICHE DIFENSIVE NEL CALCIO FEMMINILE
Ulteriore spunto di riflessione ci viene dato dall’evoluzione del gioco e delle relative strategie difensive.
A livello di fase di possesso i portieri sono stati coinvolti nella fase di costruzione e sono stati utilizzati spesso per avviare veloci contropiedi una volta entrati in controllo del pallone.
Dal punto di vista difensivo il torneo ha visto più squadre operare in blocco medio o basso con linee difensive strette a coprire i corridoi centrali del campo. Rispetto al 2019, nei gironi la larghezza media di squadra in fase difensiva a blocco medio è stata di 35.4m, contro i 36.8m di quattro anni prima. In situazione di blocco basso il dato passa dai 34.2m del 2019 ai 32.8m del 2023. L’obiettivo in non possesso è quindi diventato quello di occupare i mezzi-spazi e non lasciare alla squadra in possesso il controllo del centro del campo.
La volontà di attaccare centralmente da parte di chi ha la palla ha determinato anche un altro dato registrato nella fase a gironi, vale a dire il decremento dei cross rispetto al 2019 (da 28.5 a 24.2). Nonostante questi dati, a vincere alla fine è stata una Spagna che, in finale, ha registrato 24 cross.
LA NAZIONALE FEMMINILE DELLA SPAGNA VINCITRICE DELLA COMPETIZIONE
La compagine iberica è conosciuta per il suo gioco corto, fatto di passaggi e triangoli, ma si è distinta anche per le combinazioni generate nei corridoi laterali del campo attraverso la costruzione di triangoli mobili che permettevano alle iberiche di risalire il campo.
I terzini della squadra campione del Mondo si spingevano spesso in avanti, con sovrapposizioni interne o esterne, a supporto della manovra offensiva.
Nelle rare occasioni in cui non erano in controllo del pallone, le spagnole aggredivano le avversarie, sia in situazione di pressing che in riaggressione. Prima della finale i dati raccolti dalla FIFA indicavano come la Spagna fosse impegnata più di un terzo del tempo in non possesso in azioni di pressing. Si tratta del dato più alto della competizione.
Tutto questo è stato reso possibile da un aumento dell’intensità di gioco, un tratto distintivo di questo torneo, con squadre che hanno dimostrato maggiore atletismo e velocità in campo.
Bibliografia e fonti
- https://theanalyst.com/eu/sport/football/womens-world-cup/
- https://theanalyst.com/eu/2023/07/fifa-womens-world-cup-stats-2023-opta/
- https://www.fifa.com/fifaplus/en/tournaments/womens/womensworldcup/austr...
- https://theathletic.com/4731110/2023/07/29/devilish-in-swinging-corners-...
- https://theathletic.com/4738854/2023/08/01/england-sarina-wiegman-world-...
- https://theathletic.com/4718254/2023/07/27/womens-world-cup-physicality/
- https://theathletic.com/4761597/2023/08/11/goalkeeper-world-cup-women/
Foto: GoToVan from Vancouver, Canada, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons