Insegnare al piccolo calciatore come reagire alla sconfitta
Sommario | Obiettivi Secondari |
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Saper reagire risulta fondamentale per la crescita del giovane calciatore |
Medicina e Psicologia |
Ogni genitore per il proprio figlio vorrebbe il meglio e se fosse possibile il minor numero di esperienze negative. Così come ogni istruttore sarebbe sollevato dal vedere i propri allievi sempre sorridenti e divertiti. Ma ci sono eventi dello sport che inevitabilmente lasciano i bambini delusi, arrabbiati, scoraggiati.
Per il bene dei bambini bisogna avere la forza di lasciar vivere loro non solo le cose belle, ma anche le delusioni e le esperienze problematiche, in piena libertà e senza tentare in alcun modo di evitargliele. Ciò va fatto affinché imparino ad affrontare sempre meglio gli eventi che possono farli soffrire, perché di eventi come questi la loro vita sarà piena e più ci si esercita ad affrontarli meno destabilizzano!
L'esperienza della sconfitta, dei rimproveri del compagno e dell'istruttore, l'abbattimento che segue un gol subìto, la mancata convocazione, non vedersi passare la palla, sono tutte "esercitazioni" per la partita che ogni giorno si disputa nella vita. Se per i genitori e per gli istruttori è difficile tollerare la visione di un piccolo calciatore che si abbatte, è in ogni caso importante non perdere la lucidità di fronte alla loro sofferenza.
I bambini da noi adulti si aspettano l'incitamento a guardare sempre avanti e a non mollare mai, si aspettano di essere rassicurati a mantenere integra la stima in se stessi anche di fronte a un'evento che li fa vacillare. Si aspettano il nostro sguardo costante che li segue con interesse sia se vincono, sia se perdono. È questa continuità dell'affetto e dell'interesse dell'adulto a rappresentare la base della loro autostima.
Di fronte alla frustrazione il nostro comportamento rappresenta un "salvagente" al quale aggrapparsi per rimanere a galla. Siamo noi adulti che possiamo insegnare al bambino, attraverso il nostro esempio, strategie volte a non abbattersi dopo una sconfitta o ad accogliere con leggerezza le decisioni dell'istruttore che non condividiamo... Il bambino si fa ricco ispirandosi a ciò che vede fare attorno a lui. E questo vale sia per gli esempi positivi che noi adulti possiamo dargli, sia per gli esempi negativi, volti all'abbattimento, all'intolleranza, al demordere.
Anche a bordo campo possiamo dare loro un valido aiuto di fronte alla sconfitta e altre situazioni frustranti, se rappresentiamo per loro un punto di riferimento che li accetta per quello che sono e in ogni caso, sensazione che nei bambini incita ancor più la loro forza d'animo!
Dott.ssa Isabella Gasperini