La legge del tre
La Juventus vince in casa contro l'Inter, il Toro strappa un buon pareggio a Milano e a Roma la partita viene interrotta, causa maltempo. |
Dalla legge non si scappa, o almeno non è successo ieri nella 22a giornata di Serie A; la Juventus riserva anche all’Inter il trattamento che era spettato prima a Milan, Napoli e Roma: le rifila tre reti e porta a casa tre punti che quest’anno allo JStadium sono diventati una garanzia (11 vittorie su 11).
L’Inter dal canto suo si è mostrata troppo poco cosa, una squadra in balia dell’avversario senza una vera e propria idea di gioco e che ha perso praticamente tutti i duelli uno contro uno tra i due speculari schieramenti cogliendo un’ inevitabile sconfitta; i Bianconeri sono passati in vantaggio già dopo un quarto d’ora sull’asse Pirlo-Lichtsteiner, poi di carattere e volontà sono arrivate le reti di Chiellini e Vidal ad inizio ripresa che hanno chiuso il match lasciando solo alle statistiche il sigillo interista di Rolando. Per la Juventus è l’ennesima prova di forza in
Campionato, una squadra plasmata ad immagine e somiglianza del suo allenatore Antonio Conte, che non molla un pallone ed ora ha pure un Osvaldo in più nella faretra del suo arco per raggiungere un terzo Scudetto consecutivo che a questo punto solo la Roma può provare a contendere ai Bianconeri; per l’Inter è un campanello d’allarme che suona già da un paio di Domeniche nelle quali la squadra di Mazzarri ha deluso (0 vittorie nel 2014) e che l’allenatore Livornese dovrà cercare di recuperare se vorrà essere alla guida del progetto interista anche nella prossima stagione; il mercato ha portato un Hernanes in più ma dubitiamo basti il Profeta a salvare la Beneamata da quella che una vera e propria involuzione tecnica alla quale abbiamo assistito negli ultimi tempi.
Dicevamo del tre, un numero ricorrente in questa piovosa Domenica di Febbraio; tre infatti sono i gol subiti dal Napoli a Bergamo dove la squadra di Benitez ha probabilmente toccato il punto più basso della sua stagione; il turnover del tecnico spagnolo ha dato risultati scoraggianti e la maggior cattiveria agonistica degli uomini di Colantuono ha fatto la differenza; doppietta dell’ex Denis e gol di Moralez a chiudere la fantastica giornata degli atalantini e ad aprire dubbi ed ansie in casa Napoli dove il mercato non pare aver soddisfatto troppo don Rafa ora chiamato ad un pronto riscatto in Coppa Italia diventato un vero obbiettivo stagionale (assieme al terzo posto) data la distanza da Roma e Juve divenuta ormai verosimilmente incolmabile.
Per fortuna dei partenopei tre restano ancora i punti di vantaggio sulla Fiorentina sconfitta nell’anticipo di Sabato pomeriggio a Cagliari; un rigore di Pinilla decide la sfida del Sant’Elia permettendo ai sardi di ritrovare dei punti dopo tre sconfitte consecutive; per gli uomini di Montella un’altra occasione persa per avvicinarsi al terzo posto ed un altro infortunio (Aquilani) a minare la rincorsa al Napoli, anche se dalla prossima giornata dovrebbe finalmente esserci il ritorno di Mario Gomez pronto a far coppia con Matri per aumentare il peso dell’attacco Viola.
Nell’altro anticipo del pomeriggio è l’Udinese a sorridere e ad uscire dal Dall’Ara di Bologna con i tre punti in tasca; Friulani subito in vantaggio con Di Natale dal dischetto e a segno in contropiede nel recupero della ripresa con Nico Lopez; un pò d’aria fresca per Guidolin che ha portato comunque l’Udinese a giocarsi la semifinale di Coppa Italia con la Fiorentina, prima sconfitta dopo tre pareggi invece per Ballardini che ha bisogno di far ritrovare fiducia alla squadra al più presto dato che gli emiliani hanno ora un solo punto di vantaggio dalla zona retrocessione.
Alla terza gara da allenatore del Milan Clarence Seedorf raccoglie invece il primo pareggio dopo due vittorie; la gara di San Siro contro il Torino finisce uno a uno con i granata che esprimono un ottimo calcio e vanno in vantaggio con Immobile prima di essere raggiunti nella ripresa da una rete di Rami; buon punto per il Toro in cerca d’Europa, frenata invece per la rincorsa dei Rossoneri ai posti che gli competono, se vogliono giocarsi la qualificazione negli ottavi di Champions contro uno scatenato Atletico Madrid (primo in Spagna davanti a Real e Barça) i ragazzi di Seedorf dovranno trovare gioco e solidità difensiva espresse solo a tratti in queste ultime prestazioni.
In zona Europa torna a vincere il Verona (dopo tre sconfitte) che grazie ai tre punti supera l’Inter e acciuffa il quinto posto; i gialloblù ancora una volta devo ringraziare Luca Toni, decisivo con un suo gol per superare un rivoluzionato Sassuolo autore a Gennaio di dodici acquisti e con Malesani nuovo allenatore; per il nuovo Mister sarà fondamentale trovare in fretta un intesa di gioco perché la squadra di patron Squinzi possa giocarsi la permanenza nella massima serie.
Sempre in coda pari che non serve a nessuno tra Catania e Livorno al Massimino; tre a tre spettacolare che evidenzia più i limiti difensivi delle due squadre che i meriti degli attaccanti; doppietta di Emeghara e gol di Paulinho su un dubbio rigore per i toscani, reti di Bergessio, Barrientos e Almiron per gli Etnei costretti ad inseguire per tutta la gara (tre volte in svantaggio) e capaci di raggiungere il pari a due minuti dal termine; per entrambe le squadre serve un drastico cambio di rotta se vorranno rimanere in serie A, una conferma che cambiare allenatore non risolve sempre tutti i problemi.
Problemi che sembra aver risolto la Lazio capace dall’arrivo di Reja di raccogliere 11 punti in 5 gare senza mai perdere e di essersi risollevata in classifica; nonostante le polemiche dell’ambiente biancoceleste per le cessioni illustri degli ultimi giorni di mercato e i rifiuti incassati dal mercato per arrivare a Roma, Reja e i suoi sfoderano un’ottima prestazione e si impongono a Verona sul campo del Chievo per due a zero; di Candreva e del nuovo gioellino Keità le due reti che decidono il match e inguaiano i Clivensi che non gioiscono per i tre punti da ormai due mesi; la Lazio ora dovrà riconquistare i propri tifosi e quale occasione migliore del derby di settimana prossima per riuscirci?
Numeri e Curiosità
- 6: Le maracature straniere di Catania-Livorno, un record già raggiunto due volte quest’anno in Inter-Verona e Napoli-Inter; a segno ieri 2 volte Emeghara (svizzero), Paulinho (brasiliano), Bergessio, Barrientos e Almiron (argentini).
- 11: Le vittorie casalinghe consecutive della Juventus in 11 partite; il record assoluto è del Toro (14 nel 75-76); la squadra di Conte non lascia punti per strada in casa ed infila il 14° risultato utile consecutivo oltre che la 35a gara di fila con almeno un gol segnato (l’ultimo digiuno risale a un anno fa con la Roma, 1-0 gol di Totti).
- 7: Le sconfitte casalinghe con quelle di ieri di Chievo e Sassuolo in 11 gare; nessuno peggio di loro in casa propria in serie A dove i veronesi hanno raccolto appena otto punti (meglio in trasferta:10) mentre gli emiliani ne hanno raccolti 10 subendo però 25 reti (meglio in trasferta:23).
Tommaso Rocca