La proposta didattica nella scuola calcio (Pulcini)
Per una maturazione psico-fisica armoniosa ed equilibrata, è necessario che il bimbo sia seguito in modo qualificato ed attento nel suo percorso: vediamo come |
- le capacità motorie e gli schemi posturali di base
- le capacità coordinative e la mobilità articolare
- lo sviluppo delle doti tecniche
- le capacità cognitive ed attentive
- gli obiettivi educativi
- gli obiettivi didattici e disciplinari relativi al gioco del calcio
- lo sviluppo socio-affettivo
- le componenti atletiche, ecc...
- Sviluppo fisico: il bambino comincia ad avere uno sviluppo corporeo equilibrato grazie all'incremento del sistema muscolare-scheletrico.
- Sviluppo motorio: il bambino comincia a manifestare sempre più spesso un controllo volontario del proprio corpo ed a sviluppare in modo sempre migliore la coordinazione. In particolare incrementa lo sviluppo ed il consolidamento delle capacità coordinative GENERALI (imparare un movimento, controllare un movimento, differenziare un movimento) ed il primo approccio e sviluppo delle capacità coordinative più complesse ovvero quelle SPECIALI.
- Sviluppo socio-affettivo: i bambini cominciano pian piano ad avere un distacco emotivo dalla famiglia, comincia un'identificazione nel gruppo dei coetanei, assume un ruolo di riferimento centrale la figura dell'allenatore. Inizia piano piano il superamento dell'egocentrismo e cominciano ad aumentare gli interessi sportivi.
- Sviluppo cognitivo: i bambini cominciano a sviluppare le proprie capacità cognitive, ovvero le capacità che permettono loro di raccogliere, interpretare ed elaborare le informazioni presenti nell'ambiente circostante.
OBIETTIVI EDUCATIVI | OBIETTIVI DIDATTICI |
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Area affettivo-sociale:
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Regole fondamentali del gioco del calcio:
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Area cognitiva:
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Principi fondamentali del gioco del calcio:
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Area psico-motricità:
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Principi fondamentali del gioco di difesa:
Principi tecnici del gioco del calcio :
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- SAPER FARE COLLETTIVO: saper gestire i duelli individuali, quelli in superiorità numerica ed in inferiorità numerica. Saper giocare con i compagni ed elaborare strategie comuni e di squadra. Saper elaborare il contesto circostante e trovare delle soluzioni.
- SAPER FARE INDIVIDUALE: sviluppare e dedicare sempre più tempo al palleggio (questo fondamentale tecnico spinge il soggetto alla propria conoscenza motoria, alla capacità di equilibrio, riadattamento posturale ed alla capacità di differenziazione). Imparare e progredire in tutti gli altri fondamentali tecnici: passaggio e ricezione, guida della palla, tiro in porta, dribbling e finte, colpo di testa, contrasto, rimessa laterale.
ESEMPIO DI SCHEDA DI VALUTAZIONE INDIVIDUALE
DURANTE IL GIOCO
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INSUFFICIENTE | SUFFICIENTE | BUONO |
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Sa avanzare con la palla
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Sa proteggere la palla
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Sa passare la palla
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Sa concludere in porta
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Si muove per ricevere la palla
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Sa fronteggiare l'avversario
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Sa difendere la propria porta
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Riesce ad occupare in modo intelligente le zone del campo
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Capacità di scelta (soluzioni) | |||
Capacità di apprendimento |
ALCUNI PROBLEMI TIPICI DELLA CATEGORIA
QUALE TIPO DI PROBLEMA?
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COME CERCARE DI RISOLVERLO? |
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Tutti vogliono giocare in attacco, nessuno vuole occupare le posizioni difensive.
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Giochi a tema in cui viene gratificato e coinvolto il ruolo del difensore. |
Si passano poco la palla, ognuno cerca l'azione individuale.
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Senza inibire l'iniziativa individuale/personale, si cerca di far capire che a volte un passaggio può semplificare e velocizzare l'azione di gioco. Proporre giochi a tema 2 > 1.
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Si passano la palla sempre tra gli stessi compagni. | Proporre giochi a tema nei quali tutti debbano toccare la palla affinché il gol sia valido. |
Il gioco risulta istintivo e caotico, tutti si ammassano intorno alla palla. | Semplificare le regole (esempio rimessa con i piedi). Semplificare gli schieramenti in campo (esempio un solo difensore). Proporre giochi semplici e di facile comprensione per raggiungere i propri obiettivi con dei compiti specifici da parte di tutti. |
I bambini si estraniano dal contesto o sembrano assenti. | Proporre giochi interessanti, con regole stimolanti che coinvolgano sempre tutti. |
I bambini reagiscono allo stimolo in ritardo. |
Spesso non è una condizione di difficoltà motoria ma cognitiva: proporre sempre giochi coinvolgenti per stimolare le capacità di pensiero-percettive.
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Per approfondire:
Visita la sezione E-VIDEO dedicata all'allenamento della tecnica: TRASMISSIONE E RICEZIONE - PARTE 1 e PARTE 2