Pensiamo a rilassarci! - Prima parte
L’articolo si propone di descrivere la tecnica di Parietti, una delle tecniche immaginative che può essere utilizzata per ridurre un possibile stato di tensione del calciatore |
Nell’articolo precedente abbiamo introdotto le tecniche d’immaginazione spiegandone brevemente il razionale e descrivendo l’obiettivo che esse si pongono. Abbiamo visto che il loro utilizzo si basa sia su studi clinici in ambito neurologico e psichiatrico che su alcune ricerche neuroscientifiche. Abbiamo visto che esse possono essere utilizzate per rilassarsi, per ridurre il dolore e per migliorare il gesto atletico. Abbiamo sottolineato che esse, analogamente alle altre tecniche, possono essere efficaci più per alcune persone e meno per altre e che comunque richiedono un allenamento costante e frequente.
- fase di contrazione-distensione muscolare in immaginazione
- fase di visualizzazione
- fase di uscita
LA TECNICA DI PARIETTI
- La prima fase prevede il rilassamento muscolare, come descritto precedentemente, ma condotto in immaginazione.
MANO E BRACCIO | Immaginare di contrarre tutto il braccio, fino alla spalla, stringendo anche la mano a pugno e poi rilasciare la contrazione, apprezzando il cambiamento di tensione (prima uno braccio e poi l’altro) |
VISO E COLLO | Immaginare di contrarre tutti i muscoli del volto, serrando le labbra, stringendo i denti, strizzando gli occhi e contraendo il collo e, successivamente, rilasciare tale contrazione, concentrandosi sul cambiamento di tensione |
TORACE E ADDOME | Immaginare di contrarre i muscoli addominali e pettorali (come se qualcuno ci stesse tirando un pugno in pancia) e poi rilasciare i muscoli spostando l’attenzione sulle variazioni della contrazione |
GAMBE E PIEDI | Immaginare di contrarre i muscoli di una gamba, partendo dall’inguine, gluteo, coscia, tibia e polpaccio, fino a tutto il piede, poi rilasciare la tensione di queste parti, percependone il cambiamento (prima una gamba e poi l’altra) |
- La seconda fase richiede al soggetto di richiamare alla mente delle immagini stabilite prima d’iniziare il rilassamento.
- La fase di uscita richiede al soggetto di spostare nuovamente la sua attenzione sulla muscolatura e di inviare energia ai muscoli. Come ordine di riattivazione dei gruppi muscolari si può usare quello usato per il rilassamento muscolare immaginativo (mani e braccia, viso e collo, torace ed addome, gambe e piedi). Il soggetto deve percepire i punti di contatto con la superficie e quando sente di avere ripreso la giusta attivazione può considerare il rilassamento terminato.
Come tutte le tecniche di rilassamento, questa tecnica può avere come effetto positivo secondario un aumento della concentrazione. Essa, però, può essere utilizzata direttamente con questo scopo, favorendo quindi attivamente un aumento dei livelli di attenzione e concentrazione ad esempio sul gesto atletico, come descriveremo più avanti.