Tre punti per tre stelle
Rimonta scudetto della Juve mentre la Roma continua a vincere e convincere |
Tutti contenti, o quasi. Contento Conte che ha visto l’ennesima reazione dei suoi giocatori portarli a vincere la trentesima partita su trentacinque ed avvicinarli a soli tre punti dal terzo scudetto consecutivo; nel segno del tre la Juve espugna il Mapei Stadium e batte in rimonta tre a uno il Sassuolo in vantaggio con Zaza; poi le reti del solito Tevez, di Marchisio e Llorente indirizzano la gara verso la banda Conte a cui basterà una vittoria nelle ultime tre gare per cucirsi addosso il tricolore che sarebbe, senza paure di polemiche, per tutti quello della terza stella.
Sarà contento anche Garcia, finalmente ha visto una squadra giocare a viso aperto contro la Juve anche se il risultato finale non è cambiato; poco male, può consolarsi con una Roma che dietro non molla continuando a vincere e convincere e insinuando pericolose insicurezze nella dirigenza del Milan sull’effettivo valore della squadra agli ordini di Seedorf; questa volta ci ha pensato Miralem Pjanic a trascinare i Giallorossi con una splendida azione personale sul finire del primo tempo prima che Gervinho chiudesse i conti nella ripresa; il campionato degli uomini di Garcia, alla decima vittoria consecutiva (contando anche il recupero col Parma) resterà comunque negli annali anche se non porterà al titolo.
Nell’altro big match di giornata si sfidavano a San Siro Inter e Napoli nell’anticipo del Sabato sera; non una gara da ricordare quella dell’incrocio con le rispettive ex compagini per i due allenatori Mazzarri e Benitez apparsi prima di tutto attenti a non perdere e lo zero a zero finale riflette in effetti giustamente l’andamento della partita.
Alle spalle dei Partenopei ottima affermazione per la Fiorentina di Montella soprattutto in vista della finale di Coppa Italia del 3 Maggio; a Bologna contro una squadra in vera e propria crisi d’identità la doppietta di Cuadrado ed il gol di Ilicic indirizzano il match verso i Viola già nel primo tempo e l’unica nota stonata del pomeriggio per i toscani è l’indisponibilità di Cuadrado, apparso in strepitosa forma, nella tanto attesa finale contro il Napoli per squalifica; sotto le Due torri invece le speranze di salvezza sono alimentate solo dai capitomboli delle dirette concorrenti per restare nella massima serie ma il Bologna degli ultimi tempi difficilmente troverà punti nelle ultime tre gare se continuerà a giocare in questo modo.
Sicuro della salvezza è da Domenica pomeriggio invece il Cagliari a cui basta un gol di Pinilla dgli undici metri per piegare un Parma sembrato pago del campionato svolto sin qui e che ha dovuto subire un gol e restare in dieci (follia di Felipe a gioco fermo) prima di reagire in cerca di qualche punto per la zona Europa League.
Proprio quest’ultima è la lotta più interessante e caotica di questo scorcio finale di stagione; cinque squadre in due punti per l’ultimo posto disponibile per giocare in Europa nella prossima stagione; alla lotta si riscrivono prepotentemente Verona e Lazio che battono le quasi spacciate Catania e Livorno e continuano a sperare; per i Veneti è un facile quattro a zero sugli Etnei nella gara giocata alle dodici e trenta con la doppietta di Toni che spalanca le porte di una facile vittoria, messa in ghiaccio poi dalla reti di Marquinho e Gomez, contro un Catania ormai prossimo alla serie B.
Brutto risultato interno anche per il Livorno che vede la Salvezza allontanarsi dopo la sconfitta per dua a zero contro la Lazio; Biancocelesti in vantaggio con Mauri nel primo tempo e che raddoppiano con Candreva dal dischetto (infallibile in questa stagione dagli undici metri) nella ripresa.
Nella Domenica in cui ci purtroppo ci lascia il mister Vujadin Boskov (82enne, era malato da tempo) la sua Samp guidata dal “figlioccio” Mihajlovic compie un impresa ribaltando il risultato nel finale della gara giocata a Marassi contro il Chievo; vantaggio dal dischetto di Thereau (nell’azione viene pure espulso Mustafi per fallo da ultimo uomo) e Doriani che rimontano con Eder prima e Soriano al terzo minuto di recupero nonostante l’inferiorità numerica.
Nell’insolito posticipo domenicale Atalanta e Genoa impattano in quel di Bergamo e bloccano le recenti rispettive strisce negative; avanti i liguri con l’ex juventino De Ceglie nel primo tempo, pari di De Luca nel finale per i bergamaschi a suggellare un campionato che ha visto le due formazioni veleggiare verso delle tranquille salvezze, reali obbiettivi di inizio stagione per entrambe.
Per finire non ci resta che parlare della vittoria del Torino, trascinato dagli ormai novelli gemelli del gol, sull’Udinese; all’Olimpico i Granata si impongono per 2 a 0 con un gol per tempo firmati da El Kaddouri e da Immobile, sempre più lanciato verso il titolo di capocannoniere (21 centri senza rigori per lui); lo scugnizzo ex Pescara (dove era stato top scorer della B) inizia a solleticare pure i grandi club Europei e la convocazione per lui da parte di Prandelli a questo punto è quasi scontata; non c’è che dire Torino nei prossimi giorni potrebbe diventare teatro di festa e capitale calcistica d’Italia, non succedeva dagli anni ’80 ma come sappiamo le mode passano e poi ritornano, se lo augurano Milan ed Inter.
Numeri e Curiosità
- 12: I gol per Antonio Candreva, di cui sei dal dischetto dove in questa stagione risulta infallibile; per il numero 87 biancoceleste è record personale oltre che record come centrocampista della Lazio più prolifico in una stagione; grazie alla rete di ieri ha difatti superato niente di meno che Nedved ed Hernanes fermi a 11.
- 128: I gol in serie A di Luca Toni dopo quello di ieri (sul secondo c’è in realtà un dubbio perché per la Lega Calcio sarebbe autogol di Frison); supera Rivera ed entra nei top 40 tra i marcatori all-time della massima serie; Toni è però primo curiosamente tra quelli che hanno segnato con almeno 8 maglie diverse (Vicenza, Brescia, Palermo, Fiorentina, Roma, Genoa, Juve e Verona).
- 82: Come gli anni dopo i quali ci ha lasciato Vujadin Boskov; malato da tempo ci ha lasciato ieri uno dei più istrionici allenatori del nostro calcio che ha portato alla Samp l’unico Scudetto della sua storia nel 90’-91’.”Rigore è quando arbitro fischia” diceva, e questa volta ha fischiato tre volte. Ciao Vuja.
Tommaso Rocca