4 contro 4 a zone con jolly
- Cinesini
- 10 casacche (8 di un colore, 2 di un altro)
- Sagome (o paletti)
- 1 porta
- Palloni
- Area di gioco: 60x50 metri (metà campo)
- Giocatori: 20 (18 di movimento + 2 portieri)
- Tempo di svolgimento: 18 minuti
- Numero di serie: 4 da 4 minuti con 2 minuti di recupero tra le serie
Sommario | Obiettivi Secondari |
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Saper creare superiorità numerica vincendo duelli individuali e scegliendo le zone di campo da occupare per eludere la pressione avversaria |
Smarcamento, Attirare, Conclusione, Presa di posizione, Intercetto, Contrasto, Profondità, Triangoli di possesso, Manovra, Superiorità numerica (attacco), Pressing |
Il campo viene diviso in due fasce orizzontali, la prima dalla linea di fondo campo a 20-25 metri (a simulare linea difensiva avversaria) segnata in figura ZC, la seconda dalla linea dei 20-25 metri fino alla linea di metà campo. Entrambe le fasce di campo sono divise a metà: la sezione laterale di sinistra e la sezione laterale di destra. Ogni sezione laterale a sua volta, nella fascia di metà campo, verrà divisa in quattro zone differenti, ci troveremo quindi ad avere per entrambe le sezioni di campo (laterale sinistra e laterale destra): una prima fascia di campo ZC dalla linea di fondo campo ai 20-25 metri e una seconda fascia di campo suddivisa in quattro zone di ugual misura (quattro mini-quadrati numerati 1, 2, 3, 4). Nella fascia orizzontale centrale (dalla linea dei 20-25 metri alla linea di metà campo), si schierano due squadre attaccanti (bianchi) composte da quattro giocatori ciascuna che occupano i ruoli del modulo di gioco preposti alla fase di preparazione (ad esempio in zona laterale destra si schierano terzino destro, interno destro, attaccante laterale destro e punta di un modulo 4-3-3) secondo le regole dei giochi di posizione più un jolly (rappresentante il play o un difensore centrale). Il campo, come detto, è diviso in due settori distinti per lo sviluppo dell'azione (sezione laterale sinistra e sezione laterale destra), composti a sua volta da quattro zone di conflitto attacco/difesa e una di conclusione in porta. Tra le due fasce orizzontali ZC e zona di metà campo, lungo la linea di divisione, posizionare delle sagome (o paletti) equidistanti tra loro a simulare una linea difensiva. Si lavora contemporaneamente sviluppando l'azione di gioco sia nella sezione laterale sinistra che in quella destra (due azioni di gioco distinte). In entrambe le sezione si gioca in situazione di 4 contro 4 più jolly. A difesa della porta si schierano due portieri: uno difende sullo sviluppo in zona laterale destra e l'altro sullo sviluppo in zona laterale sinistra.
- Una squadra parte in possesso palla (bianca in figura) e l’altra in difesa della linea difensiva (rossa in figura)
- Obiettivo della squadra in possesso è raggiungere la zona di meta (ZC) e finalizzare l’azione con una conclusione
- Obiettivo della squadra che difende è di recuperare il possesso palla e trasmetterla al jolly
- Quando la squadra in possesso riesce a concludere e segnare, il gioco riparte dal jolly con la stessa squadra, attaccando nuovamente senza soluzione di continuità
- Quando la squadra in difesa attiva riesce a rubare palla consegnandola poi al jolly, avviene immediatamente l’inversione di ruoli tra le due squadre
La posizione di partenza dei difendenti è di uno per zona, ogni difendente (rosso in figura) è responsabile della propria sezione di campo (mini quadrato). Durante il gioco, attraverso i comandi dell'allenatore, possono essere indicate alla squadra difendente le differenti zone che diventano le uniche nelle quali i difendenti possono agire di volta in volta. Ciò simula la situazione di un centrocampo avversario che assume atteggiamenti variabili, come ad esempio:
- Pressing alto (difendenti in zone alte 3 e 4)
- Pressing basso (difendenti in zone basse 1 e 2)
- Pressing misto con la necessità quindi per il gruppo attaccante di adattare costantemente le scelte di gioco in funzione delle zone libere (imbucata e ricerca palla tra le linee oppure ampiezza e creazione di spazi)
- Gli attaccanti si muovono liberamente tra le varie zone (mini quadrati) per liberare linee di passaggio e conquistare la zona di conclusione (ZC) per arrivare al tiro in porta
- I difendenti sono responsabili ognuno della propria mini zona difensiva (mini quadrato) senza poterne uscire salvo diversa indicazione dell'allenatore
- Gli attaccanti possono muoversi liberamente tra le zone per creare superiorità numerica in zona palla e poter conquistare la profondità per andare a finalizzare l'azione di gioco con tiro in porta
- Gli attaccanti in fase di possesso si avvalgono del jolly che crea superiorità numerica
- Gli attaccanti possono entrare in zona ZC di finalizzazione in guida palla oppure tramite un'imbucata per un compagno che si inserisce da dietro nello spazio (il compagno non può attendere in zona finalizzazione la palla perchè tale situazione simulerebbe un fuorigioco)
- I giocatori hanno a disposizione tocchi liberi
- Per semplificare l'esercitazione si può: diminuire il numero di zone in cui i difendenti possono agire; aumentare i jolly (ad esempio aggiungendone uno a sostegno, o trasformando uno dei ruoli in jolly, ad esempio il terzino)
- Per aumentare il livello di difficoltà dell'esercitazione si può: lasciare la squadra difendente libera di coprire-attaccare gli spazi a proprio piacimento; inserire altri difensori al posto delle sagome (o paletti) che giocano sempre con la squadra che difende per lavorare sulla fase di affondo a seguito della preparazione; inserire vincoli di tocchi per chi attacca (ad esempio al massimo tre tocchi a disposizione dei giocatori)
- L’esercitazione va contestualizzato all’interno di una progressione che ha l’obiettivo di creare nei giocatori abitudine a scelte di gioco, in fase di preparazione dell’affondo, funzionali alle situazioni contingenti, ovvero al comportamento dei compagni e degli avversari. Prerequisiti sono la conoscenza delle diverse sottofasi all’interno della fase di possesso (mantenimento, costruzione, preparazione, affondo), la conoscenza dei principi di smarcamento e passaggio (spazio e tempo) in funzione della sottofase e dei compagni
- Il tempo di svolgimento è variabile a seconda degli obiettivi condizionali, comunque tale da non far decadere il livello di intensità e velocità d’esecuzione che dev'essere il più alto possibile senza perdere precisione ed efficacia in termini di scelte di gioco
- L'esercitazione va benissimo per abituare i giocatori a fare scelte di gioco consapevoli
- Il recupero va effettuato mantenendo i giocatori molto attivi mentalmente dedicati ad analisi delle scelte e ricerca delle soluzioni più efficaci
- Si può lavorare anche sulle fasi di transizione, ovvero sul mantenimento di un equilibrio nell'occupazione degli spazi che permetta poi, alla perdita del pallone, un'organizzazione difensiva veloce per tentare di riconquistare la palla