L'approccio metodologico del AS Cittadella 1973
Denis Gazzetta ci presenta come la società calcistica veneta imposta il lavoro nelle proprie categorie giovanili |
Con questa rubrica si intende condividere le riflessioni e i confronti avvenuti all’interno del gruppo di allenatori della società AS Cittadella 1973 sviluppati e guidati da Denis Gazzetta responsabile della metodologia dell’attività di base presso la società calcistica veneta.
AS Cittadella 1973, al termine della stagione 2007-08 riesce a raggiungere i play-off piazzandosi 3ª in classifica raggiungendo la finale dei play-off e ritorna quindi tra i cadetti, è la seconda promozione in B.
Nell’arco delle stagioni sportive successive l’AS Cittadella raggiunge più volte la salvezza conquistando tra le altre cose uno storico 6º posto in Serie B (il più alto risultato nella sua storia). Inoltre nelle stagioni successive giocate nel campionato cadetto si aggiudica per tre volte la Coppa disciplina.
Il 22 maggio 2015, la sconfitta per 2-0 contro il Perugia, sancisce la matematica retrocessione in Lega Pro dopo sette stagioni consecutive nel campionato cadetto.
(fonte wikipedia)
Il grado di continuità di presenze nella serie cadetta, la possibilità di confrontarsi anche nel Settore Giovanile con realtà di primo livello e un clima di condivisione ha prodotto un progetto tecnico che, dallo stato embrionale avuto 3 stagioni sportive or sono, si sta sviluppando e arricchendo con il contributo di tutti, e di stagione in stagione, cercando di stare al passo con i tempi e perseguire gli obiettivi dati dalla società.
L’obiettivo societario è chiaramente offrire alla prima squadra ragazzi provenienti dal settore giovanile.
L’obiettivo di conseguenza del progetto tecnico è:
- creare giocatori che, attraverso l’allenamento funzionale, abbiano conoscenze, competenze, abilità e soprattutto creatività;
- sviluppare un percorso di crescita per riuscire a formare giocatori pronti per il grande sogno: la prima squadra;
- come conseguenza diretta alla creazione di giocatori propositivi e coraggiosi si vuole mettere in campo anche squadre propositive e coraggiose.
Per riuscire ad essere protagonisti nel calcio professionistico della nostra società si sono individuate le caratteristiche necessarie del giocatore che deve arrivare in prima squadra che sono:
- PERSONALITA’
- INTENSITA’ (DI GAMBA E DI PENSIERO)
- QUALITA’ TECNICA
- MENTALITA’
Il progetto tecnico si struttura in due filoni distinti che sono stati individuati in :
- FASE DI FORMAZIONE
Specifica per le categorie PULCINI e ESORDIENTI provinciali;
- FASE DI CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO
Specifica per le categorie ESORDIENTI REGIONALI, GIOVANISSIMI REGIONALI, GIOVANISSIMI NAZIONALI, ALLIEVI NAZIONALI, BERRETTI.
Il denominatore comune del progetto sta nella struttura base di sviluppo della seduta di allenamento suddivisa in:
- Attivazione tecnica
- Esercitazione tecnico funzionale
- Possesso palla
- Situazione semplice e complessa
- Gioco tattico/partita
In questa rubrica ci concentreremo sulla proposta di programmazione dell’Attività di Formazione del progetto tecnico; ci concentreremo sui lavori proposti per la categoria Pulcini ed Esordienti Provinciali, di conseguenza ci concentreremo nello sviluppo creato ad hoc delle fasi della seduta di allenamento.
Il metodo adottato è frutto di numerose riflessioni e corsi di aggiornamento si basa sull’acronimo G.A.G. che si può semplificare in
• GLOBALE / ANALITICO / GLOBALE - GIOCO / ANALITICO / GIOCO
La caratteristica specifica per l’attività di formazione sta proprio nello sviluppo delle fasi dell’allenamento.
LE 5 FASI dell’allenamento si sviluppano ALL’INTERNO DEL MICROCICLO SETTIMANALE :
Per quanto riguarda la stagione sportiva è invece suddivisa in macrocicli con obiettivi tecnici e motori in funzione del periodo della stagione.
Questi i macrocicli di lavoro:
Come si vede dalla tabella che divide i “tempi” del nostro progetto l’approccio Globale – Analitico – Globale viene sviluppato anche nell’arco della stagione sportiva.
In questo modo la parte iniziale della stagione è orientata “all’organizzazione collettiva” della squadra (Globale) per poi durante la stagione concentrarsi nella strutturazione e correzione dei gesti tecnici da inserire in contesti di situazione semplice (Analitico) per poi “ripassare” tutto in un contesto Globale a fine stagione.
Il percorso è stato pensato e sperimentato personalmente, e sviluppato successivamente con il contributo degli altri allenatori dell’attività di base nel corso delle ultime stagioni.
Io ho trovato e vissuto un netto miglioramento dell’elemento tecnico (anche nei particolari del gesto tecnico) oltre allo sviluppo di una buona capacità di contestualizzare il gesto tecnico in funzione della situazione di gioco semplice; in questo modo si può andare a migliorare la capacità del bambino di interpretare le situazioni di gioco e quindi la capacità di scegliere nei momenti della gara.
Ritengo che concentrandosi su pochi elementi della prestazione del giovane calciatore, si può trasformare in “automatico” quello che inizialmente era “ragionato” e nella continuità della proposta si può aggiungere competenza a competenza nell’arco della “vita sportiva” del calciatore.
Personalmente credo che sia un progetto basato su buone intuizioni e buone competenze, oltre che su ore dedicate a confrontarsi e a “cercare di capire” come proporre allenamenti sempre al passo con i tempi e alle esigenze della gara, con l’obiettivo ultimo di offrire ai bambini e a i ragazzi delle possibilità di miglioramento e la possibilità di accedere alla nostra prima squadra.