Spesso si pensa che il calcio sia prevalentemente tecnica e tattica, ma ci si dimentica sovente che personalità, sensi, agilità, emozioni sono componenti altresì importanti nel giocatore, soprattutto nel calcio dei bambini e dei ragazzi e che, fino ad un certo punto, essi non possono essere allenati. In realtà, giochi ed esercitazioni possono contribuire in modo concreto al loro miglioramento: è il caso della visione periferica ad esempio. La natura “situazionale” del gioco del calcio lo rende ricco di input, di decisioni da prendere in poco tempo e, spesso, la visuale periferica permette di trovare e poi provare la soluzione migliore che forse non si sarebbe trovata con una visione limitata. Per questo motivo, l’allenamento della visione periferica rappresenta l’opportunità di migliorare le abitudini di gioco dei piccoli calciatori, velocizzando le capacità di analisi di una situazione e aiutandolo di conseguenza a prendere la decisione migliore.

Nell’ottica di proporre di un insegnamento del gioco “globale e integrato”, inserire all’interno degli allenamenti dei giochi che si propongono di sviluppare la visuale periferica permette di creare allenamenti più specifici per il gioco (quindi più utili) ma anche di aumentare il divertimento, anch’esso fondamentale nel potenziare l’apprendimento, l’accrescimento della personalità e lo sviluppo della mentalità del ragazzo. La visione periferica è un’abilità di cui solitamente non si tiene particolarmente conto nell’ambito di una Scuola Calcio; proprio per questo motivo, Luca Monese ha scelto di creare un approfondimento specifico sull’allenamento della visione periferica proponendo una metodologia di allenamento “globale” e abbinandola ad una delle capacità più strettamente correlate e più sollecitate nello sviluppo coordinativo dei piccoli calciatori: l'orientamento spazio temporale.