Per sfruttare al meglio la superiorità qualitativa e consentire un duello efficace è necessario garantire spazio e tempo al giocatore; la strategia che viene maggiormente utilizzata per ottenerli è quella di creare un sovraccarico in una specifica zona di campo, possibilmente in fascia, attraverso una serie di passaggi rapidi e ravvicinati, mentre l’esterno sull’altra fascia rimane ampio in modo da raggiungerlo con un cambio di campo. È questo il momento in cui si sviluppa l’azione di superiorità qualitativa nell’1 contro 1. I giocatori che riescono a superare facilmente l’avversario sono perfetti per questa idea di gioco: si pensi a Leroy Sané o ad Arjen Robben, due emblemi della superiorità qualitativa che, con le loro abilità di velocità, potenza, controllo del pallone, variabilità tecnica  e grande senso di autoefficacia, rendevano efficace e spettacolare il momento del duello individuale.

• Nella prima parte tutte le proposte vedono l'attaccante già in possesso del pallone nel momento del duello; le esercitazioni progrediscono dal dominio della palla sotto la pressione di uno o più disturbatori allo stimolo della volontà e capacità di affrontare un avversario avendo già il possesso del pallone, proseguendo con un focus sulla valutazione in chiave difensiva delle scelte in base al tempo di intervento e il poter intervenire su contrasto diretto o indiretto;

• Nella seconda parte le proposte  riprendono la situazione di duello con attaccante già in fase di possesso palla per poi sviluppare le abilità dell’attaccante nei momenti precedenti all’arrivo della palla e quindi nelle fasi di  smarcamento, nelle corse di avvicinamento alla palla e/o di protezione della palla;

• Le ultime proposte offrono una varietà di stimoli per la ricerca di diverse soluzioni.