C'era una volta... il mondiale in Qatar: Costruzione dal Basso
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In questo quinto articolo parliamo di costruzione dal basso. Quali nazionali la usano di più? Come vengono aggredite? |
Analisi giocatore, Analisi Tattica, Match Analysis |
“C’era una volta… Il mondiale in Qatar” è l’analisi tattico-statistica elaborata da Luca D’Amato (Match Analyst Pro FIGC e Allenatore UEFA B) che racconta attraverso numeri, infografiche e statistiche la storia della Coppa del Mondo 2022. 10 approfondimenti diversi che portano a galla numeri preziosi e informazioni tecnico-tattiche interessanti per comprendere più a fondo e grazie alla lucidità dei numeri cosa è successo durante il più prestigioso trofeo internazionale di calcio.
Nella scorsa puntata abbiamo analizzato i dati sulla fase possesso palla e numero di tocchi.
Le analisi dello scorso articolo trovano naturale sviluppo nel tema approfondito oggi. Quali nazionali hanno sviluppato maggiore quantità nelle azioni di costruzione dal basso? E in che misura le azioni di costruzione dal basso vengono aggredite dalla pressione avversaria?
Scopriamolo in questa tappa del nostro viaggio attraverso i numeri che raccontano il Mondiale.
LA COSTRUZIONE DAL BASSO NEL MONDIALE IN QATAR
L’ attenzione ora si focalizza sulla costruzione dal basso delle varie nazionali ed è stato scontato trovare la Spagna come la migliore per totale sviluppi nei primi 35 metri (58 a partita).
Come anticipato nel capitolo precedente, il 65% di queste fanno riferimento a costruzioni libere e solo il 35% a costruzioni sotto pressing: confermando la tesi per cui gli iberici “non godono” della pressione altrui.
Per rendere visivamente più chiaro il concetto, ad hoc è stato creata una rappresentazione grafica dove il totale dei pallini indica il numero di sviluppi nel primo terzo di campo, i pallini verdi sono le costruzioni libere effettuate senza pressing della controparte mentre per quelle rosse parliamo di una start to action under pressure.
Le nazionali che subiscono maggiormente il pressing alto avversario sono Costa Rica e Marocco per le quali solo il 30% dei loro sviluppi da dietro risulta “libero”.
Chicca statistica
Nei top 5 campionati europei, su 100 costruzioni dal basso, 50 vengono pressate alte e sulle altre 50 viene effettuata una linea d’attesa: c’è quindi assoluto equilibrio rispetto al tipo di prima pressione eseguita.
Le 3 squadre peggiori per numero grezzo di costruzioni dal basso sono le stesse aventi un buon numero di tocchi nel terzo difensivo: Arabia Saudita, Giappone e Iran.
Cosa c’è alla base di tutto questo? Il motivo di fondo è che i tocchi in quella porzione di campo sono condizionati maggiormente dalla distruzione del gioco avversario piuttosto che dalla costruzione del proprio gioco.
Per questo, è importante passare al setaccio il trait d’union d’eccellenza, cioè il passaggio, che è sempre la causa e mai la conseguenza di ogni variabile nel calcio.
UN PASSAGGIO... VERSO LA PROSSIMA TAPPA!
Non esiste analisi della fase di possesso palla che prescinda dall’analisi dei passaggi ed è proprio questa la prossima tappa del nostro viaggio. Tutto bene il viaggio fin qui? Non fermiamoci quindi, ci sono ancora tante altre direzioni da esplorare!