L'importanza di sviluppare le abilità di visione nei giocatori di calcio

Oggi i giocatori sono tutti pompati fisicamente. Ma è veramente l'unica cosa che conta? Horst Wein dice di no. |
Quando Xavi Hernandez, al Barcellona, è in procinto di ricevere la palla, raramente mostra difficoltà se pressato, perché ha già chiaro il posizionamento di avversari e compagni anche dietro alle sue spalle prima che la palla arrivi ai suoi piedi. Prima del passaggio verso di lui, la sua visione è una componente critica nel mantenere il suo obiettivo principale: mantenere il possesso di palla.
Xavi è in grado di determinare (prima che il pallone tocchi i suoi piedi):
- se sta per essere attaccato da uno o due avversari
- quali sono le possibilità migliori per la sua prossima giocata
Alcune volte occhi e mente gli suggeriscono di dribblare, altre di passare la palla, ma mantiene sempre la calma e raramente calcia via la palla a caso. Anche altri grandi giocatori in altri sport possiedono incredibili doti di visione e sono capaci di eseguire mosse e passaggi spettacolari per l'incredulità del pubblico e dei compagni.
Chi è Horst Wein?
Horst Wein laureato in Educazione Fisica in Germania, con specializzazione nel calcio, è docente universitario di "Metodologia e didattica dei giochi collettivi" alla Universität Münster, alla Techn. Universität Münchenr e allo INEF di Barcellona.
Medaglia Olimpica d'argento alle Olimpiadi del 1980 come Commissario Tecnico della Nazionale Spagnola di Hockey, è stato direttore del dipartimento "Sports" del Comitato Organizzatore dei XX Giochi Olimpici di Monaco e consulente nell'organizzazione dei Giochi Asiatici di Teheran.
È stato formatore e collaboratore dei tecnici di calcio delle maggiori società, federazioni e scuole del mondo. Tiene conferenze e corsi in numerosi Paesi e ha pubblicato oltre trenta libri, tradotti in molte lingue.
L'allenamento delle capacità di visione
L'allenamento delle capacità di visione per performance atletiche d'elite sta diventando sempre più importante nel training individuale di molti sport, assieme al recente trend di migliorare i livelli di performance nel calcio attraverso "l'allenamento della mente".
Mentre la gran parte di allenatori ed atleti brancolano ancora nel buio riguardo ai benefici apportati dall'allenamento percettivo, ai più alti livelli stanno già andando oltre.
Sin dall'inizio del secolo Horst Wein, in varie conferenze nel mondo, afferma che "Il calcio oggi deve sempre partire nella mente dei giocatori prima di arrivare ai loro piedi".
Il numero di allenatori consci che l'allenamento della mente nel calcio è fondamentale sta aumentando in tutto il mondo, concordi nell'affermare che il livello di performance dei loro giocatori potrebbe essere migliorato insegnando loro a leggere e capire il gioco del calcio, stimolando al massimo i loro sensi.
E' risaputo che l'85% delle informazioni ricevute dai giocatori avviene attraverso gli occhi, ma normalmente l'essere umano tende ad utilizzare solo il 40% dei suoi sensi. Possono giocare tanto bene quanto riescono a vedere, e vedere le cose "giuste" è una dote che tutti possono allenare. Gli occhi del giocatore possono vedere e riconoscere solo ciò che la mente conosce! E più sai, più sei esperto, più cose riesci a vedere e ad individuare leggendo una situazione di gioco in campo.
Uno degli errori più gravi compiuti da un giocatore professionista è di credere che sia nato con o senza le abilità di anticipo, visione, tempismo, intelligenza tattica, velocità, reazione o concentrazione, e che queste non siano migliorabili. Se vuole raggiungere il suo livello ottimale di performance, deve esercitarsi per sfruttare e affinare il suo sistema sensoriale, incluse capacità di visione, capacità uditive, e velocità di pensiero.
I giocatori di calcio devono spesso reagire a situazioni che cambiano molto velocemente. Quindi dovrebbero essere preparati a prendere decisioni immediate. L'allenamento visivo che migliora il modo in cui i giocatori vedono e processano tutte le informazioni importanti attorno a loro è uno dei mezzi più sottovalutati e poco considerati disponibili ad ogni giocatore professionista che ambisca a diventare di alto livello.
Va considerato che l'allenamento delle capacità di visione non aiuta solo a calcolare meglio la traiettoria della palla o a vedere i movimenti di compagni ed avversari, ma migliora enormemente la visione periferica, i tempi di reazione, tempi di anticipo e, cosa più importante, l'abilità di rimanere concentrato per tutta la durata di un match.
Una volta che le abilità di visione dei giocatori di calcio verranno allenate costantemente attraverso programmi specifici, si raggiungeranno nuovi standard elevati nel gioco, e i giocatori cresciuti in questo modo avranno un vantaggio competitivo rispetto a coloro che sfruttano solo le doti fisiche.
Molto spesso la differenza tra un buon giocatore ed un gran giocatore è semplicemente la sua visione di gioco. Migliorare la visione, la percezione della profondità e la visione periferica deve diventare un compito importante d'ora in poi per tutti coloro che desiderino incrementare le loro chance nel campo di gioco.
I giocatori con alte capacità percettive saranno capaci di vedere cose che altri non saranno capaci di vedere (per esempio Xavi o Iniesta del Barcellona). Questa abilità aiuta un giocatore meno dotato fisicamente ad essere vincente contro uno maggiormente dotato muscolarmente e potente. E se è capace di anticipare le sue mosse, non deve per forza essere più veloce.
Ciò che allenatori e giocatori stanno realizzando, è che al giorno d'oggi la visione o l'allenamento sensoriale così come allenamenti specifici per la mente, sono assolutamente essenziali per raggiungere performance al massimo livello in qualsiasi sport, tanto più nel calcio. Assieme alla condizione fisica (velocità, forza, tenuta, coordinazione), doti tecniche e una dieta corretta, possono veramente aiutare a fare la differenza, soprattutto quando il gap tra due professionisti è molto ridotto.
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