Top e Flop 35° giornata Serie A
Migliori e peggiori del turno settimanale - 35° giornata |
Top
- Juan Cuadrado: Finto nueve, dieci o undici non conta, quel che conta è che lui è vero, chiedere alla difesa del Bologna per informazioni; le sue accelerazioni lasciano il segno, trova pure due reti di pregevole fattura, il fatto che sarà squalificato per la finale di Coppa Italia è un peccato, si originale però. Bello e Possibile.
- Luca Toni: Sarà anche un vecchietto, sarà anche stato aiutato da Frison nella rete del raddoppio, non farà gol da pallone d’oro ma lui c’è, e c’è sempre; sono diciannove per la Lega ma sono venti per noi, forse non andrà ai Mondiali ma nei cuori dei tifosi dell’Hellas lui è già al primo posto. Numero Uno.
- Miralem Pjanic: Il gol del vantaggio è uno spettacolo, pareva Tomba dei tempi d’oro con i difensori del Milan a fare da paletti; salta l’uomo, ragiona, crea superiorità numerica, se c’è bisogno fa anche un po’ di legna, un tuttofare per tutti i gusti e chi più ne ha più ne metta. Speciale.
- Carlos Tevez: Ancora e sempre lui; non molla un pallone, ogni volta che la squadra è nei guai la tira fuori con grinta e tecnica; crediamo che Sabella(c.t. dell’Argentina) non guardi le partite della Juventus; anche ieri il gol del pari e la palla recuperata sul gol di Marchisio; poi ha colpito la traversa altrimenti saremmo qui ad esaltare un’altra doppietta dell’Apache. Incontenibile.
- Ciro Immobile: Sono ventuno in campionato senza tiri dal dischetto e qualche gara l’ha pure saltata, ma quando uno sa fare gol sa fare gol; il bello è che non è una punta d’area e stop, si prodiga anche per i compagni con movimenti ed assist per mandarli in rete, Prandelli lo aspetta a braccia aperte e di questi tempi se lo terrà stretto. Capolavoro.
Flop
- Alexis Rolin: Sparare sulla difesa del Catania di questi tempi è un po’ come sparare sulla Crocerossa ma tant’è; perde Toni o Iturbe a seconda da chi lo affronta con troppa regolarità e risultato e compagni non sono minimamente d’aiuto. Spaesato.
- Felipe: La domanda è perché? Lascia i suoi in dieci in una gara che tutto richiedeva tranne che cattiveria da sfogare; rischia di compromettere il campionato di rincorsa del Parma per uno scatto d’ira da censurare e la squalifica terminerà probabilmente qui la sua stagione. Follia.
- Nicolò Cherubin: Ballardini lo tiene in campo un tempo, poi lo sacrifica per provare a raddrizzare il match; nella frazione di gioco che resta in campo appare svagato ed è spesso dalla sua parte che la Fiorentina sfonda con Cuadrado o Joaquin che sia. Accerchiato.
Tommaso Rocca