Quale metodologia usare? I 3 metodi più usati
Nel corso degli anni si sono sviluppate numerose metodologie di allenamento per la crescita evolutiva e la formazione del giovane calciatore: vediamone alcuni esempi |
L’evoluzione del calcio moderno ha trasformato il calcio in una scienza.
- Metodo “Coerver Coaching”
- Metodo integrato spagnolo
- Metodo della periodizzazione tattica
- la ricezione e il passaggio
- le finte nelle situazioni di 1 contro 1
- la velocità
- la finalizzazione
- gli attacchi di gruppo.
FASE 1 |
Si tratta della fase iniziale, in cui generalmente ogni giocatore ripete il gesto tecnico proposto senza avversario, lavorando in analitico e dopo aver assunto la corretta efficacia e gestualità del proprio corpo, lo ripete per migliorarne la velocità di esecuzione.
Generalmente i giocatori lavorano individualmente col proprio pallone per migliorare il dominio o il palleggio.
Questa fase si può completare con progressioni in cui i giocatori lavorano in gruppi ridotti per migliorare la ricezione e trasmissione.
I calciatori lavorano con entrambi i piedi.
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FASE 2 |
I giocatori lavorano con l’introduzione dell’avversario, la tecnica viene inserita nel contesto di gioco, attraverso i principi di tattica individuale nelle due fasi.
Il giocatore viene stimolato a “pensare velocemente”, problem solving, pertanto deve imparare a trovare una soluzione nel minor tempo possibile.
Le esercitazioni possono svilupparsi dagli 1contro 1 ai 3 contro 3 o con rapide transizioni nelle due fasi.
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FASE 3 |
Possessi palla, proposti in spazi variabili anche nel numero di giocatori. In funzione delle categorie sono realizzati per migliorare le abilità tecnico- tattiche, la velocità specifica e la fantasia e creatività del singolo giocatore. Sono molto utilizzati i rondo, possessi mobili, finalizzati alla conquista di uno spazio libero. Per livelli avanzati sono proposti i giochi di posizione. |
FASE 4 |
Partita di tattica collettiva, a tema, in cui i giocatori sono preparati a situazioni reali che possono affrontare in gara. Vincoli possono riguardare il numero di tocchi, transizioni, ricerca di sponde, creazione di superiorità numerica con attacchi negli spazi in profondità o in ampiezza per migliorarne la finalizzazione. |
FASE 5 |
Partita libera, in cui l’allenatore verifica l’apprendimento dei propri giocatori in funzione di ciò che è stato proposto nella seduta odierna.
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METODO DELLA PERIODIZZAZIONE TATTICA
La periodizzazione tattica è una metodologia di allenamento nata nelle Università portoghesi, fra i celebri allenatori che l’hanno diffusa a livello internazionale possiamo ricordare Mourinho, Queiroz, Villas Boas. Si tratta di un metodo integrato (le 4 componenti vengono allenate contemporaneamente) in cui la componente principale è quella tattica, tale metodologia è l’estremizzazione del lavoro situazionale.
Generalmente l’allenatore programma la stagione a lungo termine tramite il macro-ciclo e la suddivide in periodi brevi come i meso-cicli. Con questo metodo diventa di fondamentale importanza il micro-ciclo settimanale, la programmazione del lavoro nel breve termine, con la massima attenzione nella pianificazione di ogni singola seduta di allenamento, strutturata alla ricerca della massima intensità e nella massima specificità di ogni singola esercitazione.
- fase difensiva
- transizione offensiva
- fase offensiva
- transizione difensiva.
- attaccando (attacco di posizione, contrattacco …)
- difendendo (pressing, pressione uomo a uomo …)
- transizione.
ESEMPIO 1
Un esempio pratico per rendere semplice la comprensione: se la scelta del modello di un allenatore prevedesse la costruzione del gioco rasoterra dal proprio portiere, l’allenatore dovrebbe creare come principio di gioco una precisa organizzazione geometrica dei propri giocatori in specifiche zone per il mantenimento del possesso palla nonostante la pressione avversaria (ad esempio che i difensori centrali si aprissero per ricevere dal portiere, i terzini che avanzassero sulle fasce per creare opzioni in ampiezza e che i centrocampisti si abbassassero per ricevere nei piedi in modo da creare triangoli sistematici per garantire un certo mantenimento del possesso palla). I sotto- principi che l’allenatore potrebbe adottare sarebbero le disposizioni nel caso in cui l’avversario adottasse il pressing in un modo piuttosto che un altro (esempio avversario con 3 attaccanti e tutti e tre partecipano al pressing attaccando i nostri difensori coi centrocampisti avversari che creano 1contro1 ai nostri centrocampisti piuttosto che squadre che creano un lato forte nei pressi della palla per compattarsi su più linee coi giocatori dal lato debole).
Perciò anziché adottare esercitazioni a secco (senza palla) per migliorare la resistenza, proporre partite a tema, in cui i giocatori saranno schierati per ruolo come in partita, consentirà alla squadra di creare quei legami fra i singoli giocatori al fine di migliorare l’organizzazione tattica che in partita risulterà essere decisiva (allenando allo stesso tempo anche la parte atletica).
Photo credit: Steindy (talk) 21:39, 28 November 2009 (UTC), CC BY-SA 3.0, attraverso Wikimedia Commons