Analisi di una partita 5 contro 5 in uno spazio di 35x25 metri
Obiettivo
Come può essere allenante una partita 5 vs 5 più portieri in un rettangolo di 35x25 metri |
Dopo aver analizzato come una partita 11vs11 svolta in metà campo possa essere valutata dal punto di vista atletico, faccio lo stesso lavoro valutando come, fisicamente, possa essere allenante una partita 5vs5 più portieri in un rettangolo di 35x25mt.
E’ chiaro e scontato come questa situazione sia ridotta rispetto alla partita vera e propria, in quanto il numero di partecipanti è dimezzato ed i gesti (sia fisici che tattici) che si vanno a fare sono limitati rispetto a quelli che vengono riproposti in partita; questo perché gli spazi non danno la possibilità di muoversi con ampi spostamenti sia perché le giocate avvengono su spazi molto piccoli e sono limitate (lanci lunghi, cambi di gioco ecc).
Dal punto di vista della programmazione settimanale, l’esercitazione può essere inserita nei primi giorni della settimana e, intervenendo sui parametri e sulle regole, si possono modificare alcune variabili per incrementare il volume o l’intensità del lavoro.
Come visto per la partita a 11, è utile, se la si propone anche con un obiettivo atletico, utilizzare degli accorgimenti che prediligano l’intensità, che riducano i tempi morti o le pause e che diano continuità al gioco. Alcuni esempi possono essere:
- Disporre i palloni nelle due porte e partire dal proprio portiere ogni volta che ci verifica un calcio d’angolo a favore, un rinvio dal fondo o anche o una rimessa laterale;
- Nel caso in cui la rimessa laterale si effettui regolarmente è utile disporre alcuni palloni sulle fasce laterali, appena fuori dal campo, per permettere ai giocatori di trovare il pallone nel minor tempo possibile; in alternativa, dare il compito ad un collaboratore di consegnare palla ai giocatori se la palla esce lateralmente nella sua zona (l’ideale è avere un collaboratore per lato);
- Fischiare meno falli possibili (sempre senza perdere il controllo della situazione agonistica), per permettere alla partita di avere ritmo e continuità.
- Ridurre il numero di tocchi (2-3 tocchi) per dare intensità alla partita.
- Giocare almeno tre tempi da 05’ (in base al volume ed all’intensità della seduta di allenamento precedentemente svolta) con circa 1’30” di recupero tra le serie.
Valutando le capacità condizionali stimolate, troviamo:
- Potenza aerobica: allenata in quanto si tratta di un esercitazione dinamica, si consiglia di eseguire tempi di almeno 5’ per permettere di avere un innalzamento ed una stabilizzazione della frequenza cardiaca che si avvicina alla frequenza di soglia aerobica (80% FCmax);
Questa viene allenata attraverso i continui spostamenti, a diverse velocità, ed in particolare durante gli allunghi eseguiti ad alta intensità fatti per andare in pressione sui portatori di palla o per smarcarsi nello spazio in fase di possesso palla; giocando in cinque tutti devono partecipare all’azione, sia in fase offensiva che difensiva e questo impedisce ai giocatori di fermarsi e di riposare. Per questo motivo il tempo di gioco non dev’essere troppo lungo in quanto ci sarebbe, a lungo andare, un fisiologico decremento dell’intensità.
Importante mantenere alta l’attenzione e gli stimoli attraverso continue sollecitazioni vocali che permettano ai giocatori di rimanere svegli, attenti e reattivi.
- Forza specifica (cambi direzione, stacchi di testa): come in qualsiasi situazione di gioco attiva, questa capacità viene stimolata dai continui sprint, cambi direzione e frenate, svolti ad altissima intensità: se si considerano il numero di giocatori e gli spazi, molto piccoli, si capisce come tutti i partecipanti, se adottano la giusta intensità, siano continuamente nel vivo del gioco, il che implica anche continui movimenti come quelli scritti sopra; molto rari invece saranno gli stacchi, in quanto le regole prediligono un gioco a terra ed una scarsa presenza di colpi di testa in quanto non c’è spazio per giocate come cambi di gioco, lanci lunghi, cross dal fondo ecc..
- Rapidità: si allena nel momento in cui si eseguono i numerosi sprint in quanto c’è maggior densità e spazi di gioco minori; è difficile che si verifichino degli sprint di più di 10mt quindi per quanto riguarda la velocità, questa capacità è poco stimolata.
Riassumendo quanto scritto sopra si può concludere considerare questa esercitazione molto allenante dal punto di vista tecnico e dal punto di vista organico (aerobico) poichè tempi, spazi e numero di giocatori implicano un gioco svolto ad alta intensità e di continuo dinamismo; forza e velocità invece, anche se stimolate nei singoli gesti (soprattutto la forza specifica) che si verificano non possono essere considerate allenate perché questi avvengono sporadicamente e con irregolare frequenza. Molto più allenata invece è la reattività, la prontezza e la destrezza visto che il giocatore è sempre nel vivo del gioco.