Anno nuovo, Vecchia Signora
Continua la corsa della Juventus e solo il Napoli mantiene il passo. La Lazio stende l'Inter e apre la crisi in casa neroazzurra. |
Nella prima giornata del nuovo anno solare 2014 tante conferme più o meno liete e poche sorprese. La gara di cartello dello Juventus Stadium conferma ancora una volta la forza della squadra di Antonio Conte che in un sol colpo regola la Roma per tre a zero, ne termina l’imbattibilità e la allontana in classifica di otto lunghezze che sanno tanto di matchpoint in ottica Scudetto.
Potrà difatti una squadra che fin qui ha perso una sola gara (ed un'altra pareggiata) a fronte di sedici vittorie farsi rimontare un gruzzolo di otto punti di vantaggio, che potrebbero essere teoricamente nove dato il largo successo dello scontro diretto, da una Roma bella ma troppo poco cinica quando serve? Il campionato è lungo, la risposta l’avranno i posteri ma pare realisticamente difficile togliere il mezzo Scudetto che la banda Conte si è già cucita dalle maglie bianconere.
Per la Roma il campionato resta positivo al massimo, nessuno si sarebbe aspettato un tale girone di andata dalla squadra di Garcia, e la sconfitta di Torino non deve ridimensionare l’ottimo lavoro fin qui svolto anche perché il gioco giallorosso ha dimostrato anche Domenica sera di avere raggiunto una buon livello e seppure aiutato dalla tattica attendista pretesa inizialmente da Conte dai suoi uomini ha dimostrato di poter essere attuato anche sul campo della prima in classifica; una volta attesa la sfuriata iniziale avversaria la Juventus ha trovato il vantaggio con una bella combinazione Tevez-Vidal, ha giocato come sa e colpito sorniona sugli errori degli sbilanciati avversari. Otto punti sono tanti per una squadra come quella bianconera ma nel calcio si sa abbiamo visto di tutto e quindi non diamo per morto un campionato che deve ancora compiere il suo giro di boa.
Tra gli altri avvenimenti della giornata spicca il ritorno alla vittoria del Milan, pensate un po’ dopo due mesi e mezzo tra le mura amiche; a trascinare i Rossoneri è ancora Ricardino Kakà che con una doppietta raggiunge il fatidico centesimo centro in rossonero ( e 101esimo) e permette ad Allegri almeno una buona ripartenza dopo tanta fatica. L’Atalanta da par suo ci ha provato ma le troppe amnesie difensive hanno condannato la squadra di Colantuono punita anche da baby Cristante(18 anni) al primo gol in serie A all’esordio da titolare.
Nel posticipo del giorno della Befana all’Olimpico si affrontavano Lazio ed Inter. Le due squadre arrivavano al match con stati d’animo completamente diversi gli uni con la grana Petkovic-Lotito e il ritorno di Reja in panchina gli altri con il ricordo del derby vinto nel finale e le prospettive investimenti del nuovo presidente Erick Thohir; ebbene è andata come non ti aspetti, la Lazio si difende e porta a casa tre punti d’oro con la zampata nel finale del solito Klose, lui si mette tutti d’accordo.
Per i Neroazzurri di Mazzarri, ancora una volta risentito verso l’arbitro, un brutto inizio d’anno e voci di un mercato che pare non decollare come l’iniziale cambio di guardia alla radice della società aveva fatto presagire: staremo a vedere.
Intanto i Nerazzurri sono stati superati dal Verona, sempre più lieta sorpresa di questo campionato, e sempre più trascinati da un super Luca Toni; a Udine il bomber Campione del Mondo 2006 segna il match in favore dei veronesi con una doppietta nel primo tempo e dopo il gol (da applausi) che riapre il match di Pereyra, è il folletto Iturbe a chiuderla regalando a Mandorlini e i suoi il quinto posto in classifica; qualche problema invece per i friulani con Guidolin espulso e Di Natale che a caldo annuncia il suo ritiro a fine stagione: ci ripenserà?
All’ora di pranzo al San Paolo prima sconfitta per Mihaljovic alla guida della Samp, il belga Mertens in giornata di grazia con una doppietta regala tre punti agli uomini di Rafa Benitez e li spinge a due soli punti dalla Roma nella corsa all’accesso diretto in Champions League. Per la Samp qualcosa da recriminare c’è visti due clamorosi pali e un dubbio in area di rigore partenopea, insomma per quanto riguarda la voglia e la grinta il tecnico serbo ha indicato la strada giusta.
Tre punti dietro i campani continua a vincere anche la Fiorentina che fatica ma alla fine ha giustamente ragione del Livorno grazie a un colpo di testa di Gonzalo Rodriguez; le brutte notizie in casa Viola arrivano però da Pepito Rossi colpito duro e costretto ad uscire a venti minuti dal termine quando tutto il Franchi era praticamente ammutolito; per fortuna il peggio pare essere scongiurato e Rossi dovrà restare fuori dalle sei alle otto settimane, l’imminente rientro di Mario Gomez allieterà l’attesa.
Per quanto riguarda la coda della classifica colpo del Catania che ritrova nello stesso pomeriggio Lodi, Bergessio e la vittoria per due a zero con il Bologna diventata ormai una rivale diretta per la salvezza. Erano due mesi che i Rossoazzurri non conquistavano tre punti ma è il gioco e la riaffiorata grinta espressa a far ben sperare sotto L’Etna. Per il Bologna(senza lo squalificato Diamanti) ripassare in attesa di giorni migliori, Pioli è comunque fiducioso.
Al Tardini intanto il Parma batte tre a uno il Torino e lo avvicina in classifica (due punti tra le due squadre); partita che resterà nei ricordi per le scelte tecniche dei due allenatori: Donadoni lascia in panchina all’inizio Cassano ed è premiato dal gol di Amauri, Ventura lascia negli spogliatoi nell’intervallo Cerci e Immobile (18 reti in due fin qui) per inserire Meggiorini e Barreto che non si comportano proprio allo stesso modo per usare un eufemismo. La gara è impreziosita dal gesto tecnico di Alessandro Lucarelli che sigla il due a uno di tacco da corner nella stessa porta dove Mancini infilò Buffon(sempre di tacco) in un Parma-Lazio di parecchi anni fa.
A metà classifica si insedia stabilmente anche il Genoa che batte in casa il Sassuolo per due a zero grazie alle reti di Gilardino (rigore) e Bertolacci. Nella ripresa Pegolo ingaggia un duello con Gila e contiene il passivo della squadra di Di Francesco che dimostra ancora una volta di avere una difesa probabilmente di livello inferiore per la categoria.
La prima partita del 2014 era stata invece Chievo-Cagliari di Domenica pomeriggio; su un campo bagnato e tra due squadre diciamo non super-offensive la gara si era chiusa zero a zero con l’unica emozione del rigore fallito da Pinilla per i sardi che parrebbero essere in procinto di vendere Nainggolan alla Roma; in un periodo da sempre fertile di proverbi di ogni tipo visto lo spettacolo del primo match del nuovo anno speriamo il buongiorno non si veda dal mattino.
Numeri e Curiosità
- 100: Il numero del Milan, Kakà fa 100 gol (e 101), Allegri arriva alla vittoria n.100 (26 col Cagliari) in serie A, sono i gol in rossonero che distanziano i due marcatori di ieri: Kakà e Cristante.
- 1: Il segno più ricorrente in schedina come mai questa stagione (8 su 10) con un pareggio e una sola vittoria esterna tra l’altro del Verona la squadra dopo la Juve con il miglior rendimento in casa.
- 8: Come i punti che dividono ora la capolista Juventus dalla prima inseguitrice, la Roma,tanti,mai così tanti dopo un girone d’andata, quindi troppi? Vedremo; curiosamente otto sono anche le vittorie della Roma in casa bianconera in 80 precedenti giocati.
Tommaso Rocca