Cosa fare in caso di contusioni?
Obiettivo
Come evolvono le contusioni nei giorni seguenti e quali sono i rimedi migliori per curarle? Alcuni consigli del fisioterapista |
Le contusioni possono chiaramente interessare il tessuto muscolare, specialmente negli sport in cui è previsto il contatto fisico. Nel calcio sono frequenti quelle che coinvolgono gli aspetti anteriore e laterale della coscia.
Nel caso di una contusione, si verifica uno schiacciamento o una compressione del muscolo ad opera di un avversario o di un'altra superficie dura. È più raro, ma non impossibile, che una contusione particolarmente violenta possa risultare nella rottura di fibre muscolari. Se la forza dannosa viene applicata a muscolo contratto, la rottura riguarderà soprattutto le fibre più superficiali, mentre invece se si applica una forza molto violenta ad un muscolo rilassato, saranno le fibre più profonde ad essere danneggiate, poiché verranno compresse energicamente contro il tessuto osseo sottostante.
Le contusioni determinano sempre un'emorragia più o meno voluminosa, che però non necessariamente è visibile sottoforma di ematoma.
I duelli rappresentano situazioni in cui è molto facile subire un trauma contusivo.
COME EVOLVONO NEI GIORNI SEGUENTI?
Tendenzialmente, salvo casi estremi, il contatto non impedisce al giocatore di proseguire la sua partita ed il dolore viene percepito distintamente solo dopo il triplice fischio o quando chi ha subito la botta si ferma. In principio, la limitazione funzionale data dal dolore è solitamente modesta, ma spesso si accentua il giorno seguente. Un ematoma può talvolta formarsi in seguito ad un trauma diretto (vedi immagine a sinistra).
Dolore e limitazione funzionale diminuiscono col passare dei giorni in una contusione normale.
Solitamente, esse si risolvono spontaneamente senza alcuna sequela, anche se sono possibili alcune complicanze.
COSA FARE?
Anche in questo caso, il trattamento in acuto è riassumibile con l'acronimo R.I.C.E., ossia riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione. Queste semplici misure minimizzano l'espansione dell'emorragia e facilitano il riassorbimento del sangue, favorendo la guarigione. In caso di una contusione, sono controindicate le applicazioni di calore, il consumo di alcolici, l'esercizio fisico (se doloroso) e la massoterapia energica.
Se l'atleta dovesse essere impossibilitato a correre nei giorni dopo l'infortunio, è bene evitare di farlo allenare con la squadra, consigliandogli di utilizzare una cyclette oppure di tentare di muoversi in acqua.
L'atleta va tranquillizzato, in quanto l'infortunio in cui è incappato, per quanto doloroso, non è grave.
COMPLICANZE
Come già visto, anatomicamente i muscoli e le strutture neurovascolari dell'arto inferiore vengono organizzate in logge o compartimenti. Se in seguito ad un impatto molto violento si verifica un brusco aumento di volume all'interno di una loggia a causa di un'importante perdita ematica, si verificherà un rapido incremento della pressione compartimentale. Questa condizione è detta sindrome compartimentale e si manifesta con un forte dolore accompagnato da gonfiore e deficit di sensibilità, oltre che talvolta da febbre e sintomi sistemici di malessere.
La sindrome compartimentale viene diagnosticata da un medico, che deve misurare la pressione intracompartimentale e rilevare un valore di almeno 20 mmHg per essere certo di trovarsi di fronte ad una tale sindrome.
Nel caso questi sintomi si manifestino, è bene inviare subito il giocatore al pronto soccorso, poiché pressioni molto elevate mantenute per tempi prolungati causano danni irreparabili al tessuto muscolare.
La terapia di questo infortunio è dipendente dalla sua sede. In molti casi la soluzione è chirurgica, ma negli ultimi tempi si sta tentando di gestire la sindrome compartimentale della coscia anteriore in maniera conservativa. I risultati sono buoni se la si tratta con esercizi indolori e a bassa intensità, ma i tempi di recupero rimangono molto lunghi.
Misurazione della pressione compartimentale - Il processo diagnostico va effettuato da un medico, che deciderà anche il procedere terapeutico.
PRINCIPI DI TRATTAMENTO FISIOTERAPICO
Come già detto sopra, il trattamento di una semplice contusione è piuttosto lineare. Nelle prime 48 ore si procede proteggendo la parte contusa e si applica ghiaccio, una benda compressiva e si consiglia al giocatore di restare a riposo per qualche giorno, mantenendo l'arto elevato quando possibile. In questo periodo è bene evitare di massaggiare la zona interessata in maniera energica, ma alcuni terapisti appositamente istruiti potrebbero effettuare un massaggio drenante per accelerare il processo di riassorbimento dell'ematoma e per lenire il dolore.
Se il giocatore ha difficoltà a correre, gli si consiglia non il riposo assoluto, ma un carico che gli consenta di mantenersi in forma senza andare a disturbare l'area interessata dall'infortunio.
Solitamente in tempi di recupero sono molto brevi e solo raramente superano la settimana, se il decorso è privo di complicanze.
Un esempio di trattamento in acuto di una contusione muscolare: bendaggio compressivo ed elevazione. I due elementi vanno sempre abbinati all'applicazione di impacchi di ghiaccio ed ad un carico ottimale, quindi indolore.