Cosa sono i crampi e cosa fare quando si manifestano?
Obiettivo
I crampi sono piuttosto frequenti sui campi da calcio e colpiscono sia i campioni che i dilettanti: perché e come si affrontano? |
I crampi sono un evento piuttosto frequente sui campi da calcio e colpiscono indifferentemente i campioni meglio allenati e gli amatori in precarie condizioni di forma. Pur non rappresentando una patologia grave, possono essere molto dolorosi e limitare fortemente (anche se per breve tempo) il giocatore che viene colpito.
I muscoli più spesso interessati sono quelli del polpaccio, probabilmente per il loro alto livello di attività durante tutti i momenti della corsa.
Si definisce crampo una contrazione muscolare involontaria e dolorosa a carattere acuto. Spesso essi sono fortemente correlati all'attivita fisica, ma possono anche emergere in maniera sporadica durante la notte. Nel secondo caso non si tratta ovviamente di crampi associati all'esercizio fisico e quindi tale patologia non viene qui discussa.
PERCHÉ VENGONO I CRAMPI?
La risposta più onesta è che non è noto il motivo per cui essi emergono. Una teoria piuttosto solida afferma che essi si verifichino a causa di una temporanea incapacità neurale di inibire la contrazione muscolare. Questa teoria, pur non essendo mai stata dimostrata, si è però dimostrata più solida delle altre quattro teorie, che individuavano la causa dei crampi in fattori ambientali (temperatura), nella concentrazione di elettroliti e di sali nel plasma e nella disidratazione.
Esistono alcuni studi su atleti Ironman che dimostrano come i valori plasmatici di alcuno elementi chimici non correlino con l'insorgere di crampi. Dei fattori di rischio sono invece la velocità di corsa e un pregresso attacco di crampi.
Pur non essendovi certezze circa la loro eziologia, si può affermare che è ragionevole pensare che i crampi legati ad uno sforzo fisico siano dovuti ad uno squilibrio neuromuscolare transitorio e reversibile.
COME SI MANIFESTANO I CRAMPI?
Il giocatore più esperto riconosce bene la sensazione di crampo. Si tratta infatti di un evento non raro, che si manifesta all'improvviso e che interessa tutto il muscolo, che viene percepito (sia soggettivamente che alla palpazione) duro, pesante, poco tollerante al tocco e dolente.
È frequente che i crampi appaiono contemporaneamente su tutti e due gli arti e, come già accennato, interessano per lo più i muscoli del polpaccio (gastrocnemio e soleo).
Istintivamente, il giocatore che conosce già la sensazione tenterà di allungare il muscolo colpito, gesto che effettivamente da sollievo.
COSA FARE QUANDO SI HANNO I CRAMPI?
Sono interventi sensati tutti quelle manovre che prevedono un abbassamento dell'attività neuromuscolare. Sul campo risulta particolarmente efficace l'allungamento passivo dei muscoli sofferenti. Altri interventi applicabili, anche in un secondo momento, sono la massoterapia, l'applicazione di ghiaccio e una seduta di scarico in acqua con movimenti lenti e poco ampi.
Alcuni autori riportano come l'ingestione di boli di succo di cetrioli abbiano un effetto benefico sui crampi, anche se il motivo per cui ciò si verifica è ancora sconosciuto.
Se l'attacco di crampi è molto intenso, il giocatore colpito va sostituito, poiché esiste il rischio che essi diano adito ad una lesione muscolare.
SI POSSONO PREVENIRE I CRAMPI?
Anche a questa domanda non è possibile dare una risposta certa. Verrebbe spontaneo pensare che il mantenimento di una buona condizione fisica possa aiutare nella prevenzione dell'insorgenza di crampi, ma un iperallenamento può rendere meno efficace il meccanismo neuromuscolare che blocca un'eccessiva contrazione muscolare.