Johan Cruyff l'emblema del "calcio totale"
Omaggio a Johan Cruyff, prima emblema del giocatore nuovo poi allenatore rivoluzionario |
Johan Cruyff ha rivoluzionato il calcio diventando la personificazione del "calciatore totale", giocando in profondità o in copertura dei compagni quando necessario, spingendosi nelle fasce e tornando nel suo ruolo centrale a seconda delle situazioni di gioco. Il "calcio totale" è un gioco in cui tutti i calciatori della squadra partecipano attivamente alla costruzione dell'azione d'attacco e alle coperture difensive, ampliando di conseguenza la tecnica e la tattica collettiva e individuale.
Il calcio totale è uno stile di gioco per cui ogni calciatore che si sposta dalla propria posizione è subito sostituito da un compagno, permettendo così alla squadra di mantenere inalterata la propria disposizione tattica. Secondo questo schema di gioco nessun giocatore è ancorato al proprio ruolo e nel corso della partita chiunque può operare indifferentemente come attaccante, centrocampista o difensore. (Wikipedia)
La prima squadra ad applicare sul campo queste idee è stato l'Ajax tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70. Questa squadra era guidata da Rinus Michels. Sotto la sua guida l'Ajax vinse due coppe dei Campioni consecutive nel 1971 e nel 1972. I giocatori di quella squadra formarono la base della nazionale olandese che ai mondiali del 1974 si dovette arrendere solo alla Germania Ovest.
Johan Cruyff era il simbolo di quella squadra e del calcio totale, perché in grado di disimpegnarsi in ogni zona del campo con l'agilità di un'ala, la resistenza allo sforzo di un centrocampista e l'efficacia in zona gol di una punta. Il tutto condito da una classe sopraffina che lo ha reso uno dei più forti giocatori nella storia del calcio.
Nonostante Cruyff non abbia mai giocato nel campionato italiano ebbe un impatto enorme nei top team del Belpaese. "Il calcio totale era costruito su una nuova teoria di spazio flessibile, in attacco le squadre tendevano ad allargare il più possibile il campo e in difesa riducevano lo spazio" (David Winner). Si trattava dell'esatto opposto del catenaccio italiano.
Dopo le due Coppe dei Campioni vinte contro due squadre italiane (1972 Inter, 1973 Juventus) il calcio totale dell'Ajax aveva eclissato il catenaccio. In Italia dopo i fiaschi di Pippo Marchioro al Milan, Gigi Maifredi alla Juventus e Corrado Orrico all'Inter il calcio fu rivoluzionato da un allenatore che non aveva mai giocato da professionista: Arrigo Sacchi.
Tornando ai giorni nostri, se oggi il Barcellona gioca con il 4-3-3 lo deve a Johan Cruyff, allenatore della squadra catalana tra il 1988 e il 1996; possesso palla e velocità, verticalizzazioni e fraseggi nello stretto, attaccanti intercambiabili e soprattutto il playmaker di centrocampo spostato lateralmente, concetto che prima Rijkaard e poi Guardiola (che era il regista di Cruyff) avrebbero ripreso con Xavi. La figura di Xavi come idea di emblema della mentalità blaugrana può essere ritrovata in un nostro articolo: Cruyff, Xavi e la mentalità blaugrana
Esempio di esercitazione del calcio totale
Gioco condizionato per l'applicazione dei concetti del calcio totale
Gioco condizionato che attraverso vincoli per gli atleti introduce i concetti del calcio totale |