L’inizio e la fine
Berardi stende il Milan mentre Juve, Napoli e Roma continuano a vincere |
Gennaio, tempo di inizi, di nuovi propositi e nuove facce provenienti dal mercato; ma anche tempo di addii, di rapporti finiti e vecchi dissapori che vengono inevitabilmente a galla.
Da questa mattina con ogni probabilità Massimiliano Allegri non sarà più l’allenatore del Milan: troppa delusione dopo l’ennesima sconfitta questa volta subita in rimonta sul campo del Sassuolo, troppo poco carattere per un Milan che dopo ogni passo in avanti ne compie due all’indietro, 22 punti in diciannove giornate sono uno score da squadra che lotta per non retrocedere e la qualificazione agli ottavi di Champions, arrivata tra l’altro soffrendo, è troppa poca cosa per essere soddisfatti in casa rossonera.
Per la successione si fa il nome di Pippo Inzaghi, attuale allenatore della primavera che avrà il difficile compito di far ritrovare ai Rossoneri carattere e bel gioco e di traghettarli a fine stagione evitando altre brutte figure in Italia e in Europa come quella di ieri sera a Reggio Emilia; dopo dodici minuti il Milan era in vantaggio due a zero grazie alle reti di Robinho e Balotelli, tutto facile? Macchè, basta un tempo a Domenico Berardi da Bocchigliero (Cosenza), non ancora ventenne, per metterla quattro volte alle spalle di Abbiati, affondare il Milan, il suo allenatore e prendersi le luci della ribalta.
Milan in crisi, scatta la caccia al colpevole: giocatori, società, allenatore? Come sempre a pagare è il mister, troppo facile cambiare un solo uomo piuttosto che cambiarne dieci o più, ma se i giocatori non cambianomentalità e spirito di sacrificio l’annata Rossonera rischia di essere ricordata come una delle peggiori degli ultimi tempi…insomma in bocca al lupo a chi avrà l’arduo compito di evitare che la nave affondi.
Intanto in vetta le tre squadre al comando danno un segnale forte al campionato; davanti la Juve continua ad essere un rullo compressore, altro poker in trasferta, questa volta al Sant’Elia dove gli uomini di Conte vanno sotto grazie al gol di Pinilla sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma reagiscono e con Llorente (doppietta), Marchisio e Lichtsteiner abbattono la resistenza isolana, chiudono il girone d’andata a 52 punti con undici vittorie consecutive e mantengono otto punti di vantaggio sulla Roma; numeri da record, Conte può essere soddisfatto, ma conoscendo l’allenatore bianconero dubitiamo mollerà la presa fino alla fine anche perché le inseguitrici sono vive.
I capitolini, autori di un superbo girone d’andata, asfaltano il Genoa all’Olimpico per quattro a zero con le reti di Florenzi (gran rovesciata), Totti, Maicon e Benatia e conservano due punti di vantaggio sul Napoli. Curioso come Benatia e Florenzi siano con cinque reti i capocannonieri della squadra di Garcia che ieri ha visto l’ottimo esordio in campionato del nuovo acquisto Nainggolan che ha sostituito lo squalificato De Rossi, chi resterà fuori ora nel centrocampo giallorosso? I problemi d’abbondanza sono sempre i più graditi dagli allenatori e una persona dell’intelligenza di Garcia saprà gestire la rosa con sagacia tecnica e tattica.
Anche il Napoli dietro non molla un colpo e ieri si è sbarazzato per tre a zero di un Verona che in casa aveva perso solo il Derby; grande prova per Benitez e i suoi trascinati dal solito Higuain e da un Dries Mertens inafferrabile e sempre più al centro del progetto tattico di Benitez, se a questo aggiungiamo un Insigne recuperato e decisivo dalla panchina capiamo il potenziale offensivo che la squadra partenopea può sfoderare e il record di punti e di gol al giro di boa del campionato è presto spiegato.
Nell’attesa dei due posticipi del Lunedi che vedranno impegnate l’Inter in casa col Chievo e la Sampdoria che riceverà l’Udinese per quanto riguarda la zona Europa c’è da registrare il pareggio tra Fiorentina e Torino nel match domenicale delle dodici e trenta; i Viola non hanno saputo pungere senza i loro attaccanti principe Rossi e Gomez ,entrambe ai box per infortunio, e nonostante un buon gioco come sempre espresso dalla squadra di Montella i tre punti non sono arrivati, merito anche di un Torino meno spettacolare ma più solido che occupa con merito la settima posizione in campionato in coabitazione col Parma.
La squadra di Donadoni difatti trafigge il Livorno a domicilio con un secco tre a zero figlio delle segnature di Palladino e Amauri (doppietta) e apre ufficialmente la crisi dei Livornesi relegati all’ultimo posto in classifica, autori di un punto nelle ultime otto gare e con l’allenatore Nicola praticamente con le valigie in mano; tempi duri in casa amaranto dove dopo una buona partenza si deve ora fare i conti con una involuzione figlia di una rosa probabilmente non attrezzata per la categoria, al prossimo successore di Nicola la missione di smentirci.
Storie che finiscono, storie che iniziano come quelle di Reja e Ballardini sulle panchine di Lazio e Bologna affrontatesi Sabato sera al Dall’Ara nel più classico dei match tra due squadre che hanno appena cambiato guida tecnica: poche occasioni, pochi rischi ed un punto che non entusiasma ma sotto sotto accontenta i due allenatori. Se per la Lazio è un buon punto ottenuto fuoricasa, per gli emiliani la classifica si fa preoccupante e occorre al più presto ritrovare fiducia e punti tra le mura amiche dove negli anni scorsi sono state costruite le salvezze rossoblù.
In coda segnali di risveglio per l’Atalanta di Colantuono che nella nebbia di Bergamo batte il Catania due a uno lasciandolo all’ultimo posto in classifica in compagnia del Livorno. Reti tutte argentine all’Atleti Azzurri d’Italia dove i bergamaschi non vincevano da due mesi: apre Denis, raddoppia Moralez e gol della bandiera di Leto per gli etnei che avranno bisogni di rinforzi se vogliono provare a salvarsi, per ora De Canio non rischia in futuro si vedrà, che la storia continui?
Numeri e Curiosità
- 11: Le vittorie consecutive della Juventus. Record per la società bianconera(in assoluto sono le 17 dell’Inter nel 2006-07) ma non è l’unico. Anche i 52 punti dopo 19 giornate rappresentano un record (raggiunta la Juve di Capello 2005-06). Record di punti nel girone d’andata anche per Roma (44) e Napoli (42) ma il loro distacco dalla vetta è di 8 e 10 punti.
- 1: Il punto raccolto negli scontri con le neopromosse dal Milan; tutte e tre affrontate fuoricasa, in tutte e tre le gare il Milan era passato in vantaggio per poi farsi rimontare e solo a Livorno (punizione di Balotelli nel finale) è riuscito a racimolare un pareggio, un altro segno della stagione rossonera sotto le aspettative.
- 4: Il numero ricorrente della giornata: 4 gol della Juve, 4 gol della Roma 4 gol di Berardi, 4 anno di Allegri al Milan (probabile esonero in giornata), 44 il numero scelto dall’esordiente romanista Nainggolan, 4 come le squadre che giocano stasera in posticipo, che altri numeri 4 siano in arrivo?
Tommaso Rocca