La gestione dello spazio interpersonale
I vantaggi di una corretta gestione dello spazio tra allenatore e giocatori |
- Possibilità di feedback da parte dei giocatori ove necessario;
- Ottimizzazione del tempo: abbiamo visto come il modificare la distanza a seconda della familiarità con quanto stiamo proponendo evita perdite di tempo qualora ci trovassimo costretti a ripetere e rispiegare gli esercizi;
- La voce arriva correttamente e può essere adeguatamente modulata;
- Migliora l’attenzione e si riducono le distrazioni;
- Adottando una distanza intima o personale si crea una maggiore vicinanza emotiva, importante per entrare in sintonia col giocatore;
- Gestione di dinamiche di gruppo disfunzionali attraverso, per esempio, il contenimento di eventuali derisioni di fronte all’errore;
- Aumento dell’efficacia percepita dal gruppo ed accrescimento dell’autoefficacia del singolo: per comprendere tale passaggio vi chiedo di immaginare cosa potrebbero pensare alla lunga i giocatori di una squadra se, durante gli allenamenti, sentissero continuamente richiamare e correggere uno di loro a cui poi la domenica devono passare la palla! Avrebbero fiducia? Attribuirebbero a quel ragazzo capacità e competenze? Sentirebbero che tutti i membri della squadra sono parimenti o quantomeno potenzialmente capaci? Tutt’altro! Ecco perché diventa importante gestire bene, anche attraverso la “giusta distanza”, l’errore o un periodo di difficoltà di un ragazzo onde evitare che venga etichettato dagli altri e che si senta giudicato ed incapace di fronte al gruppo;
- I giocatori si percepiscono tutti sullo stesso piano sentendosi trattati allo stesso modo: questo succede sia quando tengo una distanza sociale o pubblica, sia quando opto per una distanza personale o intima che scelgo di adottare con tutti in momenti diversi e secondo necessità (correzione, sostegno, confronto a due);
- Gestione del singolo nel gruppo e del gruppo come insieme di singoli.