Milan in crisi
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Nuovo tonfo per i rossoneri battuti a domicilio dalla Fiorentina. Avanti Juve e Napoli, il Toro blocca la Roma dopo dieci vittorie consecutive. |
Era dal 1981 che la Milano rossonera non si trovava così in basso a questo punto del campionato, quell’anno il Milan fu retrocesso in serie B; dodici punti in undici partite rappresentano effettivamente un campanello d’allarme troppo forte per non essere ascoltato, sono solo tre i punti di vantaggio sulla teorica zona retrocessione, diciannove di ritardo dalla Roma capolista e sedici dalla zona Champions unica teorica consolazione per Allegri in questa stagione dove i rossoneri hanno comunque grandi chance di passare comunque il girone a patto però di riprendersi in fretta da questo momento di difficoltà. Sicuramente il Milan non lotterà per la salvezza, la qualità della rosa è troppo alta per avere di questi problemi, ma la mancanza di stimoli troppo presto durante la stagione per la lontananza degli obbiettivi del club potrebbe provocare grossi problemi e pericolosi cali di tensione, il tempo ci dirà se Allegri (o chi per lui) riuscirà a risolvere l’intricata questione.
Sabato sera è toccato alla Fiorentina sbancare San Siro, Montella e i suoi hanno giocato la solita gara ordinata e propositiva e con un po’ di fortuna nella punizione deviata di Vargas e l’errore in uscita di Gabriel sul raddoppio di Borja Valero hanno raggiunto una buona vittoria che li rilancia in classifica dopo le polemiche di Mercoledì nella gara persa con il Napoli costata la squalifica a Cuadrado. Un Napoli che alla stessa ora ha avuto ragione di un Catania ancora in fase di rodaggio dall’avvento di De Canio sulla panchina etnea; un due a uno che ha comunque portato a faticare la squadra di Benitez fino al termine seppur la partita era saldamente in mano ai partenopei portatisi ora a tre lunghezze dalla vetta complice il primo mezzo passo falso della Roma che ha pareggiato per uno a uno nel posticipo con il Torino. Sarà curioso vedere ora come reagiranno i ragazzi di Garcia alle prime inevitabili difficoltà che il primo pareggio e alcune assenze importanti per squalifiche e infortuni vari porteranno nel gruppo che finora ha fatto dell’entusiasmo il suo marchio di fabbrica. Intanto i Giallorossi potranno stare a guardare lo scontro tra le seconde (la prossima giornata c’è Juve-Napoli) dello Juventus Stadium dove Martedì è atteso anche il Real Madrid in una settimana che si preannuncia rovente per Conte e i Bianconeri; Juventus che comunque l’ha iniziata nel migliore dei modi portando via l’intera posta (non senza fatica) da un campo ostico come quello di Parma, dove nell’era Conte non aveva ancora vinto, grazie ad un gol di Pogba.
Nelle partite di Domenica pomeriggio invece spiccano le vittorie dell’Inter autrice di una grande gara al Friuli di Udine e del Verona che continua a stupire con la sesta vittoria in altrettante partite di fronte al pubblico amico. Se nel due a uno del Verona di Mandorlini salta agli occhi la quinta rete stagionale del sempreverde Luca Toni, i Nerazzurri devono ringraziare un Palacio in stato di grazia, alla settima rete nel corrente campionato, che avvia il tre a zero col quale i giocatori guidati Mazzarri si sbarazzano dell’Udinese apparsa evanescente.
Tra le prime sei di cui abbiamo parlato e le altre si sta creando un pericoloso gap che sarà difficile da colmare; tra le inseguitrici a quindici punti ora c’è la Lazio decisamente scontenta del suo cammino fin qui, reso ancor più indigesto dalla sconfitta interna di ieri contro il Genoa di Gasperini che al contrario pare aver portato forze e idee fresche nelle fila del club più antico d’Italia. Klose e compagni hanno sbattuto nel primo tempo contro un ottimo Perin e la difesa genoana per poi essere puniti in contropiede da Kucka e da un rigore del solito Gilardino. Lotito predica calma ma i tifosi (come spesso è accaduto anche in periodi migliori) paiono non essere d’accordo con la società.
Negli altri match disputati ieri il Livorno ha battuto l’Atalanta nell’anticipo delle dodici e trenta; ai toscani basta un gol del brasiliano Paulinho dopo dieci minuti per piegare i bergamaschi penalizzati dall’espulsione di Carmona che ha lasciato in dieci i suoi dopo solo mezz’ora. Prima vittoria esterna in Serie A della sua storia invece per il Sassuolo nel rocambolesco quattro a tre sulla Sampdoria a Marassi; succede un pò di tutto in una gara che ha visto realizzate sei reti nella ripresa e decisa da un rigore nel finale di Berardi (tripletta per lui) dopo che la Samp era riuscita a recuperare il doppio svantaggio in dieci grazie a Eder e De Silvestri, col difensore sfortunato protagonista del fallo da rigore che ha deciso l’incontro. Al contrario della stagione che porterà temperature più basse in tutta Italia le panchine di Serie A iniziano invece a scottare e a breve i presidenti mieteranno le prime vittime forse già a cominciare da stasera con il posticipo Bologna-Chievo: se Pioli in settimana con la seconda vittoria consecutiva si è “allungato” la vita, lo stesso non si può dire di Sannino alla probabile proverbiale ultima spiaggia.
Numeri e Curiosità
- 10: Le vittorie consecutive iniziali della Roma bloccata sul pari dal Toro, è il nuovo record italiano(prima era quello della Juve 2005-2006 con 9). In Europa solo il Tottenham ha fatto meglio con 11 nel 1960.
- 25: I gol che ha dovuto segnare l’Inter prima di vedere un marcatore italiano. Il 2 a 0 di Ranocchia di ieri è difatti la prima rete segnata da un italiano per i Neroazzurri dopo che dieci stranieri avevano timbrato il cartellino.
- 5: Le vittorie esterne (record stagionale) in attesa del posticipo tra Bologna e Chievo. Superato il record di quattro vittorie ospiti della 2a e 4a giornata.
Tommaso Rocca