Operazione sorpasso
La Juve vince a Livorno e va momentaneamente in vetta aspettando la Roma; brusche frenate per Napoli (0-1 in casa col Parma) e Fiorentina (sconfitta di misura a Udine), bloccata sul pari l’Inter a Bologna. Al Chievo nel finale il derby di Verona. |
Con la Roma impegnata nel Monday night in casa contro il Cagliari la Juventus si prende per un giorno la testa della classifica con la quinta vittoria nelle ultime cinque gare dopo il ko di Firenze. Numeri da non sottovalutare se si sommano le zero reti subite da Buffon e compagni e le dodici segnate dalla banda Conte.
Se l’anno scorso ai bianconeri mancava il bomber capace di aprire le difese nelle partite più difficili, contro le squadre che si chiudevano e impedivano il fraseggio palla alla terra nei pressi dell’area di rigore nemica, quest’anno Llorente e Tevez stanno inserendo nell’arco della Vecchia Signora nuove importanti frecce per poter colpire in diversi modi gli avversari. L’intesa tra il basco e l’Apache sta crescendo di giornata in giornata e la partita di ieri ne è la prova lampante con i due che segnano un gol a testa e combinano ottimamente nella seconda rete dove Llorente protegge palla in area prima di appoggiarla per l’argentino che trova l’angolo giusto e chiude la pratica Livorno.
La squadra di Conte rimaneggiata per le assenze in difesa scopre un Vidal centrale difensivo di buon livello (aspettando test più importanti), recupera Vucinic in campo per uno spezzone di partita e in un colpo solo allontana il Napoli e mette pressione alla Roma. Ora mercoledi attende il Copenaghen in Champions in una partita che non si può permettere di sbagliare.
Nemmeno il Milan potrà avere cali di tensione martedi a Glasgow in quella che sarà una partita spartiacque per la stagione dei Rossoneri; Allegri è in pericolo, non vince da cinque partite in campionato e la Champions può diventare l’unico obbiettivo per salvare la stagione che si sta rivelando fallimentare oltre che funestata da sfortunati eventi quali infortuni ed episodi ultimamente mai favorevoli al Diavolo.
Sabato sera dopo il vantaggio di Kakà (una delle poche note positive) una difesa troppo allegra ha concesso a Gilardino il rigore del pareggio e dopo il rigore fallito da Balotelli e la conseguente espulsione di Manfredini, il Milan ha giocato tutta la ripresa in superiorità numerica sfiorando ripetutamente la rete ma confermando una confusione di fondo che non ha aiutato a venire a capo di un Genoa tutto cuore e sofferenza che porta a casa un punto d’oro da San Siro.
Nel frattempo a Napoli si consumava la sorpresa di giornata: Cassano e la buona giornata di Mirante consentono al Parma di uscire con tre punti dal San Paolo e gettano preoccupanti interrogativi sul Napoli alla vigilia della decisiva trasferta di Dortmund in Champions League. Oltre al danno dei tre punti persi per Benitez si consuma anche la beffa dell’infortunio accorso ad Hamsik, entrato in campo e costretto ad uscire dopo pochi minuti nella balorda serata dei partenopei distanti ora sei punti dalla Juventus.
Il terzo posto è comunque ancora dei campani dato che l’Inter dell’ex Mazzarri continua si l’imbattibilità che dura da sei partite ma deve rammaricarsi per il pareggio di Bologna; nel posticipo serale felsinei in vantaggio grazie a Konè, pareggio ad inizio ripresa di Jonathan e assalto finale dei Neroazzurri che colpiscono la traversa all’ultimo respiro con Juan Jesus dopo aver fallito numerose occasioni per il raddoppio.
Ad aiutare ad ingoiare il boccone amaro per gli interisti ci ha pensato la Fiorentina uscita malconcia dalla trasferta di Udine che conferma ancora una volta che la squadra di Montella deve ancora raggiungere la piena maturità; al Friuli va in scena una gara dai due volti: ottimi i Viola in avvio dove sprecano diverse palle-gol fino alla rete di Heurtaux che riempie di orgoglio Guidolin e i suoi che sfiorano più volte il raddoppio nella ripresa dove l’attacco gigliato si è dimostrato sterile e leggerino; l’imminente rientro di Gomez è atteso a Firenze come il pane.
Parlando di attacchi è da sottolineare l’ottima prova di quello del Sassuolo, in serie positiva da tre partite e vittorioso ieri sull’Atalanta; il solito Berardi e Zaza confortano i cultori della gioventù italiana e stendono la squadra di Colantuono fermata nel tentativo di rimonta da due super parate di Pegolo. Ottima prova anche di Marrone, autore di entrambi gli assist, dal suo rientro (più quello di Berardi) gli emiliani stanno diventando una difficile cliente per chiunque.
La tredicesima giornata di campionato si era aperta Sabato pomeriggio con il derby di Verona che come spesso accade si è rivelato una battaglia (resa ancor più dura dalla pioggia scrosciante che scendeva sul Bentegodi) decisa da un episodio ovvero il gol al quarto minuto di recupero di Lazarevic che regala al Chievo il derby e a mister Corini un trionfale esordio.
Quarto minuto di recupero fatale invece all’altro allenatore esordiente per questa giornata in Serie A, Sinisa Mihaljovic e la Samp sono stati raggiunti all’ultimo pallone giocabile da Lorik Cana, centravanti per caso nel finale che segna un gol di pregevole fattura e regala un punto isperato a Petkovic e la Lazio che nonostante fosse in undici contro dieci per tutta la ripresa era andata sotto a Marassi per il gol di Soriano.
I cambi di panchina paiono quindi aver sortito qualche effetto anche se è presto per dirlo visto quello che è successo al Catania di Gigi De Canio; brutta sconfitta (terza nelle ultime cinque) per gli Etnei, che hanno subito quattro reti all’Olimpico dal Torino e sono stati raggiunti all’ultimo posto dal Chievo; tempi duri per i catanesi che da Martedi andranno in ritiro per tentare di trovare la strada giusta da intraprendere per un campionato che si preannuncia di grande sofferenza.
Numeri e Curiosità
500: Le presenze in Serie A per Gigi Buffon (a cui vanno aggiunte le 37 in Serie B). Il capitano della Nazionale le ha festeggiate mantenendo la porta inviolata per la quinta gara consecutiva (460 minuti).
2: I rigori, tra l’altro consecutivi, sbagliati da Mario Balotelli in carriera; aveva segnato i primi 21 poi Reina (Napoli) e Perin (Genoa) gli hanno intercettato le conclusioni.
10: I kg persi da Antonio Cassano da quando è arrivato a Parma (4 mesi fa); ma anche il suo numero di maglia in Nazionale (con Donadoni) dove casualmente ora un dieci vero e proprio non c’è…a Parma Antonio pare rinato tanti gol, tanti assist, zero cassanate, l’azzurro è un sogno ma finche dura…
Tommaso Rocca