Orrori ed errori
Continua la corsa di Roma e Juve, rallenta l'Inter e la Lazio torna a vincere |
Cori, striscioni, polemiche, proteste di piazza e in prima persona, punizioni e via di nuovo, il giro ricomincia dando la sensazione ogni volta di essere sempre più lontano dal fermarsi e dall’essere solo un contorno per quello che dovrebbe interessare più di tutto: il gioco.
Difficilmente con tutti questi problemi di contorno riusciremo in breve tempo a ritrovare serenità e piacere a seguire un campionato dove un giorno tutti sognavano di giocare e da dove oggi è sempre più facile trovare un motivo per scappare e lasciarsi i problemi alle spalle.
La venticinquesima giornata di Serie A ha confermato che l’espressione del calcio italiano in sé è fatta più di polemiche e gesti spiacevoli che di tattica e calcio giocato, che il primo pensiero del dopo gara è spesso cercare una scusa per la sconfitta, che i tifosi ormai aspettano la domenica più per offendere gli avversari che per incitare i propri beniamini, insomma che di buono nelle domeniche pallonare è rimasto gran poco e spesso si fa fatica a trovarlo;
Per quanto riguarda il calcio giocato andava in scena ieri il derby della Mole, dove la Juventus ha avuto ragione di un buon Torino (il migliore degli ultimi vent’anni) grazie ad un invenzione di Tevez alla mezz’ora; la gara non è stata bellissima, anzi, e un rigore non concesso al Toro oltre ad alcuni striscioni censurabili della curva juventina hanno alimentato inevitabili polemiche nel dopo-gara.
Conte si prende la vittoria, si complimenta con Ventura e resta a più nove sulla Roma che Sabato sera aveva espugnato Bologna grazie al primo gol in maglia giallorossa di Radja Nainggolan; qualche velo polemico si è alzato pure dalla capitale dove si sperava in un mezzo passo falso dei Bianconeri e dove ora la Roma aspetterà l’Inter nella prossima giornata completata dall’altra classica del calcio italiano ovvero Milan-Juventus, incroci pericolosi insomma che ci potranno dire sicuramente di più sulle sorti dello Scudetto.
Inter e Milan sono date in ripresa e nonostante continuino ad avere qualche incidente di percorso saranno direttamente implicate nella lotta tricolore seppur loro malgrado da arbitre della contesa; ieri per i ragazzi di Seedorf un’ottima vittoria sul campo della Sampdoria grazie alle marcature dei nuovi arrivati Taarabt e Rami e alla giornata negativa dell’estremo difensore doriano Da Costa; da segnalare il buon gioco espresso dal Milan senza Balotelli, un probabile fallo sul portiere sul raddoppio rossonero e il poco invidiabile primato di Maxi Lopez che prende due gialli in venti secondi per proteste e lascia i suoi in dieci nel momento del bisogno.
Giornata da rimandata anche per l’Inter che non riesce a raccogliere i tre punti a San Siro contro un Cagliari in serie negativa da più di qualche turno; i Nerazzurri vanno sotto per un rigore (dubbio) di Pinilla trovano il pari nella ripresa con Rolando e si lamentano nel finale per un penalty non concesso ad Icardi spinto al momento dello stacco di testa; diciamo che a una squadra cui non è stato concesso ancora un rigore dall’inizio del Campionato vista la situazione il rigore poteva starci tutto, la faccia di Thohir a fine partita vale più di mille parole.
Nell’attesa del doppio posticipo del Lunedi sera che vedrà opposte Napoli e Genoa e la Fiorentina di scena a Parma, balzo in avanti in zona Europa del Verona; nel lunch match domenicale bella affermazione del Veneti sul campo del Livorno: Mandorlini e i suoi trascinati ancora una volta da super Toni espugnano il Picchi e si portano appena un punto sotto l’Inter; primo tempo perfetto che i Veronesi chiudono sul tre a zero grazie a Jankovic, Romulo e Toni (gran giocata di Iturbe) mollando però le redini troppo presto nel finale quando le reti in un minuto di Paulinho e Greco riaprono il match rimettendo per dieci minuti in discussione il risultato.
In coda da segnalare la vittoria del Chievo davanti ai propri tifosi che si riscatta dopo tre sconfitte consecutive, a farne le spese è il Catania di Maran battuto due a zero grazie alle reti di Thereau dal dischetto e di capitan Rigoni nel secondo tempo; Corini si porta per ora fuori dalla zona retrocessione agganciando il Bologna a quota 21 e sperando possa essere la classica gara della sveglia per i suoi.
Resta all’ultimo posto il Sassuolo sconfitto dalla Lazio per tre a due nel posticipo di Domenica sera; la squadra di Malesani acciuffa due volte il pareggio con Floccari e Floro Flores ma è tradita da una sfortunata autorete di Cannavaro nel finale; di Radu con un gran sinistro e del solito Klose di rapina le altre reti dei Biancocelesti costretti ancora a giocare con una tifoseria tutta contro il proprio presidente Lotito (forse si dimenticano lo stato della Lazio al suo arrivo) che per ripicca ha annunciato che non solo non venderà la squadra ma che quando la lascerà sarà suo figlio a succedergli, ne vedremo delle belle nelle prossime puntate.
Pari e patta invece al Friuli tra Udinese e Atalanta in una gara ben interpretata dagli ospiti e che i padroni di casa sono riusciti ad impattare grazie a Totò Di Natale abile a guadagnarsi e trasformare un rigore nella ripresa che ha annullato il vantaggio firmato Brivio; le due squadre mostrano un buon gioco, sono dirette dagli stessi allenatori da più di una stagione, e nonostante cessioni di primo piano per far quadrare il bilancio e qualche difficile periodo continuano con serenità e tranquillità entrambe ad ottenere buoni risultati, salvandosi in largo anticipo e a lanciare giovani di belle speranze (Baselli e Scuffet i migliori in campo di ieri); in una Domenica povera di belle storie da raccontare ci si accorge che la normalità è sempre un qualcosa difficile da trovare in questo mondo chiamato calcio, una volta che la riconosciamo è giusto esaltarla.
Numeri e Curiosità
- 14: I giocatori diversi a segno per la Roma con il gol di Nainggolan (aveva già due reti ma con il Cagliari) di Sabato contro il Bologna; i giallorossi dividono il primato con la Juventus anche lei con 14 diversi marcatori (ultimo ad aggiungersi Asamoah in gol lo scorso turno col Chievo)
- 0: I rigori concessi all’Inter; dopo che ieri è stato concesso il primo della stagione al Chievo (segnato da Thereau) i Nerazzurri sono i soli a non aversi mai visto assegnato un rigore a favore; nella speciale classifica primo posto per Genoa, Fiorentina e Torino (7 rigori a testa)
- 19: gli anni da cui il Toro non vince il derby della Mole; l’ultimo fu il due a uno dell’aprile ’95 firmato Rizzitelli; inoltre sono 12 anni che il Torino non segna in Campionato contro la Juventus (ultima rete quella di Cauet in Juve-Toro 2-2 del 2002).
Tommaso Rocca