Voglia di Rio
Roma e Juve continuano la corsa in solitaria, Milan e Inter vincono e la Lazio torna a soffrire |
Mancano poco meno di quattro mesi all’inizio del Mondiale brasiliano che scatterà il 12 giugno a San Paolo e complice il mite inverno e la giornata di ieri con temperature primaverili gli indiziati alla maglia azzurra sembrano voler avanzare la propria candidatura per il viaggio oltreoceano; in tempi di cambiamenti alla sommità del paese dunque anche i giocatori sotto gli occhi di Cesare Prandelli cercano di presentare al c.t. le proprie qualità tentando di convincerlo a portarli in Brasile per l’importante rassegna mondiale oramai alle porte;
Ha iniziato il tutto Venerdi sera Mario Balotelli (uno dei sicuri convocati per il Brasile) che a pochi minuti dal termine del match contro il Bologna ha deciso di far esplodere tutta la rabbia accumulata nelle ultime travagliate settimane in un pallone calciato da quaranta metri sotto l’incrocio dei pali regalando tre punti e un po’ di fiducia a Seedorf e la squadra in vista dell’andata degli ottavi di Champions contro l’Atletico Madrid in settimana.
Al fianco di Supermario negli ultimi mesi sono stati provati diversi partner d’attacco da Prandelli ma la sensazione è che il posto sia ancora vacante soprattutto in virtù dell’infortunio che ha colpito Pepito Rossi, capocannoniere del campionato e costretto ai box per almeno altre cinque/sei settimane; Prandelli lo aspetterà di sicuro ma le alternative per l’attacco azzurro non devono mancare.
Tra i papabili convocati c’è sicuramente Pablo Osvaldo, ritornato in Italia e sulla quale voglia di rivalsa ha scommesso la Juventus; ieri la Juve era chiamata a ripartire dopo il pareggio subito in rimonta a Verona la scorsa giornata e la risposta non si è fatta attendere: tre reti al Chievo, inframezzate dall’autorete firmata Lichtsteiner-Caceres, e vetta del campionato confermata ancora a più nove sulla Roma; per Osvaldo venti minuti a partita già chiusa suonano come un indizio che la sua chance arriverà probabilmente già in Europa League Giovedi contro il Trabzonspor; intanto i segnali per Prandelli sono arrivati da Marchisio tornato titolare e a fare la differenza non solo per la rete del raddoppio (di Asamoah e Llorente le altre reti bianconere).
Dicevamo della Roma, ancora a nove punti dalla vetta (con una gara da recuperare) ma sempre in ottima forma nonostante la sconfitta subita in settimana in Coppa Italia a Napoli che è costata l’eliminazione alla squadra di Garcia; nella gara della Domenica sera tre a zero secco dei capitolini, per nulla penalizzati dall’assenza delle curve giallorosse, sulla Samp; eroe della serata è Mattia Destro che apre e chiude il match dell’Olimpico (in mezzo c’è anche la punizione di Pjanic) e permette ai suoi di mantenere il passo della Juve lanciando chiari messaggi in direzione di Prandelli, da quando è tornato lui segna, eccome (un gol ogni 75 minuti per lui).
Altra gara, altra candidatura, questa volta arriva dal sud, dall’hinterland napoletano ecco Lorenzo Insigne che messo finalmente titolare da Benitez lo ripaga con una super prestazione e con un gol d’autore; basta e avanza al Napoli, oltre al gol di Dzemaili, per aver ragione di un Sassuolo che dalla rocambolesca vittoria col Milan non ha più trovato punti e occupa ora l’ultimo posto della classifica in solitaria; se Berardi vuole salvare Malesani e i suoi (oltre a sperare per un posto in Brasile) è arrivato il momento di darsi una svegliata; per Benitez ed il Napoli invece tre punti guadagnati sulla Fiorentina per la zona Champions oltre alla finale di Coppa Italia raggiunta in settimana abbattendo tre a zero la Roma.
Nel pomeriggio di ieri spettacolare tre a tre tra Genoa e Udinese al Ferraris; un punto che sa d’occasione persa più per gli ospiti due volte in vantaggio di due reti (Basta, Fernandes e Muriel a segno, Konatè per i liguri) prima di farsi raggiungere nel finale dalla doppietta del sempreverde Alberto Gilardino che visto l’andazzo di giornata avanza anche la sua opzione sul Mondiale carioca; visto che verranno inseriti pure i time out l’esperienza del Gila non è certamente da sottovalutare.
Nel match delle 12.30 al Massimino il Catania batte tre a uno la Lazio ed infligge la prima sconfitta ai biancocelesti dal rientro di Edi Reja; le reti di Izco in apertura e di Spolli e Peruzzi nella ripresa (di Mauri il momentaneo pareggio laziale) indirizzano la gara verso i Rossoazzurri a discapito di una Lazio apparsa contratta e a tratti inconsistente; per gli Etnei può essere la svolta della stagione all’inseguimento di una Salvezza che ora, specialmente con prestazioni del genere, è portata di mano.
Continua a stupire il Parma di un Cassano che col c.t. azzurro ha un rapporto di alti e bassi ma la cui qualità resta fuor di dubbio; Bergamo è il dodicesimo risultato utile consecutivo e il quattro a zero arrivato in conseguenza delle reti di Molinaro, Benalouane (autorete), Cassano e Schelotto permette alla squadra di Donadoni di inserirsi a pieno titolo tra le pretendenti all’Europa League; per i bergamaschi il punteggio è forse troppo punitivo ma deve far riflettere in vista degli impegni futuri.
Profumo d’Europa si respirava anche Sabato sera al Franchi dove la Fiorentina fresca finalista di Coppa Italia ospitava l’Inter; i ragazzi di Mazzarri si dimostrano sin dall’inizio più concentrati e vogliosi e strappano i tre punti con un due a uno siglato da Palacio e Icardi per i Nerazzurri e Cuadrado per i Viola; l’Inter è apparsa in crescita anche grazie all’ottima prova di Hernanes mentre gli uomini di Montella paiono aver tirato il fiato visti i numerosi impegni degli ultimi tempi; ora arriva pure l’Europa League e in tal senso il recupero di Gomez (in campo venti minuti senza incidere) è una delle poche buone notizie per i gigliati.
Per quanto riguarda la coda della classifica ottima affermazione del Livorno corsaro sul campo del Cagliari; ai Sardi non basta la rete di Nenè per recuperare su un Livorno in doppio vantaggio con Emerson (gran gol da fuori area) e Paulinho (rigore); Di Carlo e i suoi sarebbero momentaneamente salvi ma il difficile viene ora, per Lopez invece il periodo non è dei migliori e se vuole evitare che la squadra cada nella pericolosa zona rossa di chi cerca la Salvezza in extremis dovrà trovare al più presto punti pesanti anche in trasferta.
Questa sera a concludere la giornata arriva un match che a inizio stagione poteva essere considerato uno scontro Salvezza, invece dopo ventiquattro turni è a tutti gli effetti uno scontro per l’Europa; il Verona di Luca Toni (7. con 36 punti) ospita il Toro di Alessio Cerci (8. con 33), una sfida nella sfida perché in fondo in Brasile a Giugno ci vogliono essere anche loro.
Numeri e Curiosità
- 1: La sconfitta di Edi Reja dal suo ritorno sulla panchina della Lazio, quella arrivata ieri sul campo del Catania; curioso che Reja abbia resistito alle corazzate Juve e Roma (prima e seconda in classifica) prima di capitolare in casa di quella che fino a ieri era l’ultima della classe.
- 3: I giocatori che ieri hanno trovato per la prima volta la rete in serie A; se per i giovincelli Peruzzi del Catania (22 anni) e Konatè del Genoa (21 anni) ci sono volute rispetivamente 10 e 14 partite un po’ di più ha dovuto attendere Christian Molinaro del Parma che a 31 anni e dopo 123 gare è riuscito a segnare il suo primo gol in serie A, meglio tardi che mai.
- 12: Le partite consecutive senza sconfitte del Parma e le vittorie consecutive casalinghe della Juventus; per entrambe è già record (mai il Parma aveva centrato una tale striscia senza sconfitte, ne la Juve aveva ottenuto 12 vittorie in casa di fila) e per i Bianconeri continua l’inseguimento al Torino 75-76 che ne centrò 14 di fila tra le mura amiche; curiosamente i Ducali non perdono dalla gara d’andata contro la Juve che tenterà di continuare il proprio cammino interno Domenica prossima proprio contro il Toro.
Tommaso Rocca