Forse è presto per dirlo ma risultato e luogo sono troppo invitanti: rinascita Milan a Firenze, e con il suo uomo più discusso, Mario Balotelli, finalmente autore di una gara che verrà ricordata per i suoi gesti tecnici e non per le sue bizze verso arbitri o tifosi. Vincere aiuta a vincere e così il tartassato Seedorf avrà un po più di calma per gestire il momento rossonero comunque ancora lontano dall’essere considerato roseo. Per la Viola qualche rimpianto e una sterile reazione con le assenze a far da alibi al quale Montella dovrà giocoforza abituarsi ed il terzo posto che sfugge via a dieci lunghezze.
Vince difatti il Napoli che passeggia sulle macerie di un disastrato Catania. Ai Partenopei basta il primo tempo per siglare quattro reti e mettere la partita in ghiaccio rendendo vano il tentativo di rimonta etneo nella ripresa. Si scatena Zapata (che giocava al posto di Higuain) con una doppietta seguita dalle reti di Henrique (gran destro al volo per lui) e Callejon. Inutili dopo l’intervallo i gol di Monzon e Gyomber per un Catania sempre più ultimo ed ora a sei punti dalla salvezza.
In vetta continua la marcia della Juventus di Antonio Conte che batte il Parma 2-1 e interrompe la striscia utile degli uomini di Donadoni che durava dall’incrocio tra le due dell’andata; la doppietta di Tevez in cinque minuti indirizza la partita verso i Bianconeri che rischiano nel finale dopo aver subito il gol di Molinaro nonostante la superiorità numerica per l’espulsione di Amauri; per Conte e i suoi cono 15 vittorie su 15 allo Juventus Stadium: mai nessuno aveva ottenuto un ruolino del genere.
Non molla comunque la Roma che martedi aveva avuto ragione del Toro nel recupero; dopo le reti di Destro e Immobile (pregevole sinistro al volo su un lungo lancio dalle retrovie) è Florenzi a decidere il match al ’91 regalando i tre punti a Garcia nel giorno della presentazione del progetto del nuovo avveniristico stadio che sorgerà entro due anni nella Capitale e sarà la nuova casa della società giallorossa.
Ritorno al gol anche per Alberto Gilardino che abbatte la Lazio e conferma il Genoa come bestia nera dei Biancazzurri (sei vittorie nelle ultime sei sfide); Fetfazidis è la mossa che decide la partita, mette in difficoltà la difesa laziale con imprevedibilità e velocità ed ha pure il tempo nel finale di chiudere l’incontro con un preciso rasoterra nell’angolino che condanna una Lazio bloccata e senza fantasia.
Sorride anche l’altra metà di Genova con i Blucerchiati corsari sul campo del frastornato Sassuolo; dopo neanche un minuto Sansone (ex di turno) apre le marcature per i liguri raggiunti al quarto d’ora da Longhi e capaci di trovare il gol vittoria nella ripresa con Stefano Okaka, completamente rigenerato, come d’altronde tutta la Samp, dalla cura Mihajlovic che raggiunge oggi 40 punti dopo essere subentrato a Delio Rossi con la squadra al penultimo posto ed in chiara difficoltà.
Passo in avanti verso la salvezza anche per il Cagliari, capace di regolare il Verona grazie alla rete di Nenè dopo mezz’ora che costringe i veneti alla quarta sconfitta consecutiva senza segnare reti; da quando Toni si è inceppato son tempi duri per Mandorlini e i suoi, tranquilli a quota 40 ma decisamente contrariati dalle ultime prestazioni; per gli isolani invece una vera e propria boccata d’ossigeno che allontana guai e pericoli di fine stagione.
Per una Giulietta in difficoltà un Romeo che sorride; il Chievo affossa il Bologna per tre a zero e lo supera in classifica portandosi tre punti sopra il terz’ultimo posto; premiata la scelta di Corini di giocare all’attacco grazie ad un Paloschi in stato di grazia (doppietta e doppia cifra stagionale) e un Rigoni in grande spolvero; per i felsinei invece si prospettano tempi duri e l’esperimento del doppio centravanti Bianchi-Acquafresca pare l’ennesimo fallimento di una stagione ancora salvabile ma decisamente da dimenticare.
Da ricordare al contrario la striscia dell’Atalanta, alla quinta vittoria consecutiva (record del 90-91 eguagliato) e ora a meno quattro dall’Europa; Colantuono, che spegne i facili campanelli d’entusiasmo, cambia gli interpreti ma è premiato dal risultato grazie alla premiata ditta De Luca e Denis che firmano le due reti che stendono il Livorno sempre immischiato nella zona retrocessione, per uscirne vincitori bisognerà combattere e i bergamaschi visti ultimamente sono un buon esempio da seguire.
In serata andrà in scena il posticipo Inter-Udinese con i Nerazzuri in cerca di punti per l’Europa e i Friulani di quelli per una tranquilla salvezza; Thohir, che è tornato a Milano e seguirà la gara, ha parlato: si aspetta un Inter migliore rispetto alla sconfitta contro l’Atalanta, è soddisfatto di Mazzarri ma aspetta fine stagione, poi penserà al mercato dove si parla di Torres, Dzeko e Morata per l’attacco mai così poco prolifico a San Siro negli ultimi anni, poi si parla anche di Eto’o e ci tornano alla mente le sue dichiarazioni e quelle di Mourinho: a volte… ritornano.
Numeri e Curiosità
- 15: Le vittorie consecutive casalinghe della Juventus; superato il record all-time del Torino ’75-76 per una Juve da record generale anche come punti raccolti finora (81 in 30 giornate) e da record di società come vittorie consecutive (12 di fila, dalla 9a alla 21a).
- 6: Le prime volte in gol in serie A ieri, quattro addirittura nella stessa partita, Catania-Napoli; prima gioia nella massima serie per i catanesi Monzon (dopo 14 presenze) e Gyomber (dopo 10) e per i napoletani Henrique (5 presenze) e Zapata (11) che ha addirittura realizzato una doppietta; primo gol in serie A anche per Fetfazidis (in 23 presenze) del Genoa e per Longhi (in 21 presenze) del Sassuolo.
- 0: I pareggi aspettando il posticipo della 30a di campionato; quest’anno era successo solo un’altra volta, due settimane fa , alla 28a giornata.
Tommaso Rocca