Stagione Completa Pulcini - Istruzioni per l'uso | YouCoach Salta al contenuto principale

Stagione Completa Pulcini - Istruzioni per l'uso

Stagione Completa Pulcini - Istruzioni per l'uso

 
Sommario
Comincia a programmare la tua stagione in pochi clic! Ecco le istruzioni per utilizzare la tua Stagione Completa di YouCoach

Metodologia

Ad ogni categoria la sua stagione completa: scopri la programmazione annuale di allenamenti creata dallo staff di YouCoach

YouCoach presenta le “Stagioni complete”, una programmazione annuale di allenamenti specifica e versatile per ogni categoria che va dai Pulcini alla Prima Squadra, pensate per accompagnare gli allenatori in un percorso studiato nel dettaglio, allenamento dopo allenamento, che comprenda a 360° lo sviluppo delle capacità tecniche, tattiche, fisiche, coordinative e socio affettive dei propri giocatori.

All’interno di ogni programmazione, gli allenatori potranno trovare fino a 500 esercitazioni per la propria categoria: un bacino di proposte molto ampio che, spaziando fra mezzi operativi diversi, rende continuamente varie e stimolanti le sessioni di allenamento calendarizzate e che punta ad un coinvolgimento continuo dei giocatori.

L’intento principale è quello di offrire uno strumento completo allo staff, ma allo stesso tempo flessibile e adattabile, accompagnando gli allenatori nella definizione di una linea metodologica comune da mantenere lungo tutto l’anno, che ogni allenatore può personalizzare rispetto alla propria filosofia, rispetto alle proprie abitudini, competenze, idee.

Alle fondamenta di questo progetto tecnico ci sono princìpi e scelte metodologiche precise, che hanno guidato lo staff di YouCoach nella progettazione di questa complessa programmazione, declinati poi in obiettivi e contenuti diversi rispetto alle esigenze di ogni singola categoria.

Il fulcro metodologico trasversale a tutte le categorie è la costruzione di una squadra che abbia la volontà di dominio del gioco attraverso la gestione della palla; calato nelle specifiche esigenze delle diverse categorie, questo si traduce in una maggiore cura dell’aspetto tecnico e tattico individuale nelle fasi dell'attività di base (intensità di passaggio, controllo orientato, accoppiamento dei gesti tecnici), passando alla cura dell’aspetto collaborativo (combinazioni a 2/3 giocatori) fino ad arrivare ad un maggior volume di lavoro sull’aspetto collettivo nel caso delle categorie dei più adulti (fra le altre, cura della costruzione, della manovra, gestione del possesso palla). Proprio la fase di possesso palla infatti è sempre presente in ciascuno degli allenamenti e, non a caso, spicca per volume di minuti ad essa dedicati nel totale del lavoro annuale e nel confronto con il minutaggio dedicato alla fase di non possesso. Il princìpio di fondo di creare una squadra positiva e propositiva viene declinato inoltre attraverso altri sottoprincipi, come la costruzione dal basso per gestire e controllare il gioco, oppure la capacità di giocare fra le linee di pressione. A questi pilastri metodologici si affiancano:

  • l’importanza attribuita alla verticalità del gioco e alla conquista della profondità che trova applicazione pratica nella scelta di mezzi operativi come, ad esempio, giochi condizionati e giochi di posizione (impiegati per sviluppare la capacità di conquistare la profondità attraverso una efficace occupazione dello spazio);
  • l’intensità di lavoro, sempre privilegiata rispetto al volume di lavoro: proprio per quest’ultimo motivo, il minutaggio dedicato a ciascuna fase degli allenamenti non supera mai i 15-20 minuti, rivelando dunque una maggior attenzione alla qualità del lavoro piuttosto che al tempo di esecuzione.

Un’altra scelta metodologia degna di nota è quella che riguarda la programmazione random dei mezzi operativi impiegati durante tutta la stagione per tradurre i princìpi di gioco proposti. A guidare la programmazione non sono infatti gli obiettivi tecnici piuttosto che tattici, quando piuttosto alcuni principi specifici per ogni categoria ed il volume di lavoro da dedicare per sviluppare tali princìpi; la scelta dei mezzi operativi e delle singole esercitazioni è avvenuta dunque solo in seguito, distribuendo in modo casuale i mezzi operativi da utilizzare nel corso della stagione. La scelta metodologica di allenare uno stesso princìpio con più mezzi operativi è pertanto del tutto intenzionale ed è una colonna portante delle programmazioni annuali di tutte le categorie.

Per quanto riguarda l’area performance, i punti chiave della metodologia scelta si riassumono in gradualità del carico considerati i diversi momenti della stagione (preparazione precampionato, campionato, pausa invernale, campionato), la globalità delle proposte (che prediligono, soprattutto nella fascia della formazione giovanile, l’utilizzo della palla rispetto al lavoro a secco), l’adattamento delle proposte alle specifiche necessità richieste da ciascuna fascia d’età, orientamento al gioco rispetto al lavoro a secco attraverso proposte più varie e stimolanti possibile.

In tutte le stagioni lo staff di YouCoach ha posto particolare cura anche all’aspetto preventivo individuale, che si riflette non solo nella selezione delle esercitazioni ma soprattutto nella scelta metodologica di dedicare due fasi specifiche della seduta di allenamento a questo aspetto (che si traducono in un considerevole minutaggio annuale a favore del bagaglio motorio, coordinativo e fisico-atletico dei giocatori).

Riepiloghiamo di seguito le chiavi del gioco su cui poggiano le programmazione annuali, pensate dal nostro staff per le diverse categorie proposte.

Scarica il manuale in PDF con le istruzioni


Programmazione

Complete, specifiche, personalizzabili: ecco come sono organizzate le nuove stagioni di YouCoach

Ogni stagione completa è una raccolta di centinaia di allenamenti ed esercitazioni scelte e selezionate secondo un percorso che copre l’intera stagione sportiva.

CATEGORIA ALLENAMENTI PROGRAMMATI
Pulcini

105

3 allenamenti/settimana + partita

Esordienti

112

3 allenamenti/settimana + partita

Giovanissimi

120

3 allenamenti/settimana + partita

Allievi

122

3 allenamenti/settimana + partita

Juniores

124

3 allenamenti/settimana + partita

Prima squadra

130

3 allenamenti/settimana + partita

 
La struttura dell’allenamento, comune fra le diverse categorie, è costituita da una fase di pre-allenamento di 10 minuti, una di allenamento vero e proprio di 90 minuti, e una di post-allenamento di 10 minuti. Sia le fasi che costituiscono la parte centrale della seduta sia i blocchi che precedono e concludono la sessione di allenamento sono stati poi declinati e pensati in modo specifico rispetto necessità tipiche dell’Attività di Base e dell’Attività Agonistica.
 
Struttura allenamento YouCoachApp

L’attività pre allenamento nell’attività di base (Accoglienza) è stata prevista per una o due volte la settimana e prevede attività ludiche di divertimento/svago oppure di cooperazione autonoma, attraverso cui i bambini possono sperimentare l’autogestione e la gestione responsabile dei propri spazi, tempi e del materiale a loro disposizione. Nel settore agonistico la fase di Prevenzione prevede attività a secco dedicate a tutta la squadra, è presente in tutte le settimane e riguarda attività neuromuscolari, di mobilità articolare, core stabilty.

Le fasi centrali sono state scelte per tradurre i princìpi prima indicati nella quotidianità dell’allenamento: di seguito sono riassunte rispettivamente per attività di base e per attività agonistica. Di allenamento in allenamento sono state impiegate tutte o in parte, e vengono variate nel corso della stagione in base al giorno della settimana, all’allenamento e al periodo.

Attività di base:

  • Performance
  • Orientamento
  • Duello
  • Finalizzazione
  • Profondità
  • Conoscenza del gioco
  • Abilità difensive
  • Calci piazzati
  • Partita

Attività agonistica:

  • Linguaggio di gioco
  • Performance
  • Tattica offensiva individuale
  • Tattica offensiva globale
  • Tattica difensiva individuale
  • Tattica difensiva globale
  • Calci piazzati
  • Partita

La fase di linguaggio di gioco prevede un’attivazione tecnica/tattica/cognitiva principalmente con la palla ed esprime proprio l’importanza di costruire i presupposti necessari a padroneggiare il possesso della palla con le giuste competenze tecniche e motorie-coordinative. Non a caso, questa fase viene declinata con una maggiore varietà di mezzi operativi nell’attività di base rispetto agli adulti, riflettendo la maggiore necessità di moltiplicare gli stimoli e ampliare le esperienze tecniche e motorie dei bambini rispetto agli adulti.

Fra le fasi elencate, quelle dedicate alla tattica offensiva individuale e collettiva sono sempre presenti, mentre si è scelto di alternare fra loro nel corso delle settimane la fase di non possesso ed i calci piazzati. Proprio i calci piazzati meritano una menzione speciale, dal momento che a livello metodologico si è scelto di inserirli in tutte le categorie, pur con applicazioni e obiettivi differenti: se nell’attività di base sono stati impiegati prevalentemente in forma di sfida e con obiettivo prevalentemente ludico o tecnico individuale (sfide sul tiro in porta, esercizi per la rimessa laterale, sfida sui calci di rigore), nell’attività agonistica sono stati in termini di tattica specifica.

Tornando sulla fase di possesso, nell’attività di base (categorie Pulcini ed Esordienti), le fasi dedicate alla tattica offensiva individuale privilegiano mezzi operativi attraverso cui allenare i ragazzi a muoversi disegnando delle diagonali, creare linee di passaggio utili, gestire la costruzione del gioco coinvolgendo il portiere e gestire la superiorità numerica, occupare lo spazio per smarcarsi e distanziarsi dall’avversario, concludere in modo efficace, cercare la profondità. Nelle categorie del Settore Giovanile, le fasi dedicate alla tattica offensiva individuale privilegiano l’impiego di esercitazioni per la finalizzazione e la costruzione dal basso: per l’allenamento della tattica offensiva collettiva invece vengono privilegiate partite condizionate e giochi di posizione; nelle categorie degli adulti, l’allenamento della tattica offensiva individuale avviene prevalentemente attraverso esercitazioni per il possesso palla e la finalizzazione, mentre per la tattica offensiva collettiva aumenta il minutaggio di allenamento dedicato contrapposizioni e sviluppi offensivi.

I principi tattici collettivi e di reparto proposti a partire dalla categoria Giovanissimi prendono a riferimento il sistema di gioco 4-3-3: non si tratta di una scelta casuale, bensì giustificata dal fatto che, considerati i princìpi precedentemente illustrati, questo sistema appare più compatibile, versatile e adattabile. Ciascun allenatore sarà pertanto libero di scegliere, modificare e adattare le esercitazioni e rispetto al sistema di gioco preferito.

Per quanto riguarda la fase dedicata alla partita, in tutte le categorie sono alternate nel corso della settimana sia partite a tema/partite condizionate che partita libera; nell’attività di base però, il volume di minuti dedicato a quest’ultima è pressoché doppio rispetto alle partite condizionate e questo rapporto si inverte invece nelle categorie della fascia agonistica.

La programmazione della fase dedicata alla performance ricalca nelle categorie agonistiche la classica struttura annuale: la fase di preparazione, nella quale sono state privilegiate le componenti condizionali come forza e resistenza, è seguita dal blocco dedicato al campionato, richiamo atletico nella sosta invernale, quindi secondo blocco dedicato al campionato. Per quanto riguarda il ciclo settimanale di allenamenti, la programmazione prevede l’allenamento del martedì dedicato al lavoro aerobico, quello del mercoledì dedicato ai lavori di forza, quello del venerdì dedicato alla velocità/agility. Nelle categorie di settore giovanile, per lavorare sulle aspetti condizionali sono stati proposti lavori con palla, privilegiati rispetti ai lavori a secco.

Nell’ottica di privilegiare l’intensità di lavoro rispetto al volume, il minutaggio scelto per i lavori individuali è stato definito in 10-12 minuti massimo, mentre per i lavori collettivi di 10-15 minuti massimo.

Le esercitazioni scelte in ciascuno allenamento si prestano ad una buona adattabilità numerica rispetto alla dimensioni della rosa, permettendo ai lavori collettivi di essere integrate con esercitazioni contemporanee a piccoli numeri.

Per quanto riguarda l’attività post allenamento, nell’attività di base è stata chiamata Terzo Tempo e prevede lavori supplementari di mobilità e coordinazione, tecnica o dominio, da svolgere al termine della seduta o singolarmente o a piccoli gruppi, rappresentando quindi una canche ulteriore per curare le meccaniche dei gesti tecnici/motori. Questa attività viene proposta una volta alla settimana. Dalle categorie dei Giovanissimi fino alla Prima Squadra, l’attività post allenamento prende il nome di Integrazione: nei 10 minuti conclusivi, i giocatori possono svolgere attività a secco, esercizi di recupero attivo o lavori fisici specifici sia in forma individuale che a piccoli gruppi, una sola volta la settimana al termine del primo o del secondo allenamento (solo nel periodo di preparazione estiva lo svolgimento di questa ulteriore fase si intensifica).


Stagione completa per i Pulcini

Nel format di allenamento previsto le categorie dell’Attività di base, la fase di pre-allenamento, denominata Accoglienza, è stata ideata dallo staff tecnico di YouCoach per intervenire prevalentemente sulla componente socio-relazionale. Soprattutto in questa fase, le attività proposte (dalla classica partita ad altre sfide su libera iniziativa del mister o dei bambini stessi come la tedesca, i tiri in porta a punteggio, i percorsi tecnici, ecc.) sono impiegate come non tanto per migliorare le abilità individuali e collettive quanto come momento di svago, cooperazione e sperimentazione dell’autogestione.

Nel blocco centrale dell’allenamento, spicca in modo preponderante il minutaggio garantito alla fase di possesso, (sostanzialmente doppio rispetto quella di non possesso), che è stato sviluppato su quattro direttrici principali:

  • l’orientamento, per aiutare i ragazzi ad orientarsi nello spazio e riconoscerlo in modo efficace. I mezzi operativi prevalentemente impiegati per riuscire in questo scopo sono stati small-sided games, giochi a tema, rondos, giochi condizionati e possessi palla;
  • il duello inteso sia in superiorità numerica (1vs1, 2vs2 ecc.) che in inferiorità numerica, per abituare i ragazzi a gestire la superiorità, dominare e difendere la palla, gestire e dominare la palla sotto pressione dell’avversario, riconoscere i tempi di contrasto e le distanze di duello. Sono state privilegiate anche le componenti spiccatamente tipiche del duello come l’imprevedibilità, la fantasia, la capacità di superare l’avversario e creare superiorità numerica. In tutte queste proposte, il gioco è stato impiegato come strumento allenamento per eccellenza, a discapito di esercitazioni analitiche e situazioni poco contestualizzate;
  • la profondità, intesa come capacità di conquistare profondità, di smarcarsi dall’avversario e oltre le linee di pressione, smarcarsi in diagonale (sia in ampiezza, che in profondità) per spostare il gioco in avanti e avvicinarsi alla porta avversaria. Questo aspetto è stato sviluppato prevalentemente attraverso giochi situazionali;
  • la finalizzazione, sviluppata attraverso duelli, percorsi tecnici di tiro in porta, smarcamenti individuali specifici, situazioni di gioco per attaccare la porta e finalizzare da diversi orientamenti.

La varietà delle esercitazioni impiegate è stata una scelta intenzionale per offrire occasioni diverse per lavorare sugli stessi obiettivi, ma con mezzi operativi differenti.

Per quanto riguarda le abilità difensive, il concetto di riferimento attorno a cui sono state scelte le esercitazioni è quello di posizionamento e difesa della porta: attraverso situazioni di gioco, duelli in parità ed inferiori a numerica, giochi di possesso si è cercato di lavorare sulla sulla fase di pressione individuale che di pressing collettivo a piccoli gruppi, privilegiando l’insegnamento del corretto posizionamento rispetto all’avversario, rispetto all’avversario, alla palla e la porta, come tagliare le linee di passaggio, come curare la distanza di duello. Da non tralasciare l’inserimento di esercitazioni utili ad abituare i giovani calciatori alla corretta gestione della fase di transizione e ri-aggressione; in questo senso, non sono state impiegate esercitazioni analitiche ma piuttosto sono sfruttando i mezzi operativi più idonei come mini-possessi, small sided games, giochi condizionati che prevedano una fase di transizione.

Una fase caratteristica della programmazione per questa fascia d’età è quella dei calci piazzati, finalizzata non tanto al consolidamento dell’aspetto tattico quanto piuttosto alla a quella cura del gesto tecnico. Ecco perché si è scelto di includerla e svilupparla attraverso giochi, sfide, ed esercitazione tecnica (come le gare di rigori o punizioni).

La fase finale dell’allenamento è stata dedicata alla partita: le partite a tema proposte sono state scelte per introdurre concetti legati alle fasi situazionali offensive e difensive descritte in precedenza ma senza renderle troppo vincolanti. Maggior minutaggio di allenamento è stato garantito invece alla partita libera, mezzo operativo per eccellenza per concludere con sfogo ed entusiasmo la sessione di allenamento.

Un filo conduttore degno di nota nella scelta delle attività proposte per le categorie di base riguarda la sollecitazione dell’aspetto cognitivo e di problem solving attraverso gli svariati mezzi operativi adottati.

La fase finale di Terzo Tempo, proposta una volta alla settimana al termine della seduta, prevede lavori coordinativi o tecnici, impiegati come strumento di perfezionamento dei gesti tecnici/motori, da svolgere singolarmente o a piccoli gruppi.

Per quanto riguarda invece la componente performance, la scelte degli obiettivi annuali è legata a ciò che questa fascia d’età richiede, e quindi la necessità di lavorare sugli schemi motori di base, sulle capacità coordinative, sulle condizionali di velocità e rapidità e sulle sue varie forme (come la psicocinetica, la capacità di spostamento e la capacità di reazione), sempre privilegiando l’utilizzo del pallone ed in forma ludica-competitiva. Nello specifico, le attività di coordinazione sono state impiegate come strumento di prevenzione per contribuire ad una migliore qualità del movimento e, di conseguenza, prevenire i possibili rischi di infortuni dettati dalle scorrette movenze o scarse capacità coordinative.

Pur considerando importante la varietà di stimoli motori forniti tramite le esercitazioni, necessaria per rendere le attività stimolanti e coinvolgenti, le proposte pratiche sono comunque riproposte nel corso della stagione con l’intento di trovare una ripetitività dei gesti finalizzata alla ricerca di una automatizzazione degli stessi e, di conseguenza, acquisire il movimento sollecitato. La loro durata non supera mai i 10-15 minuti, rispettando il principio generale di qualità lavoro rispetto alla quantità svolta.

In conclusione riteniamo che quanto a disposizione possa essere un’ottima traccia per ogni allenatore che si trova a lavorare nell’attività di base; è comunque fondamentale che ogni allenatore ed ogni staff adatti i propri allenamenti alla realtà in cui lavora, tenendo conto delle caratteristiche, particolarità e necessità che questa richiede.


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