Feedback efficaci
In questo articolo approfondiremo come e quali tipo di feedback dare ai nostri atleti così da motivarli e renderli sempre più consapevoli, capaci e autonomi |
- Innanzitutto, è necessario esprimersi in termini affermativi: evitiamo frasi al negativo che ricordano divieti e proibizioni che a livello emotivo hanno un brutto impatto.
- Seconda cosa, parliamo al presente indicativo: lavoriamo sul qui e ora, senza rimandare a tempi remoti o futuri troppo lontani.
- Siamo specifici: quando diamo un feedback riferiamoci apertamente a ciò di cui stiamo parlando. Il giocatore deve capire velocemente a cosa ci stiamo riferendo. Limitarci ad un “Bene! Ottimo così” dice tutto e niente. Di cosa parliamo? Forse all’atteggiamento grintoso del giocatore, alla scelta fatta, alla posizione adottata, alla forza messa nel gesto? Ogni comportamento in campo è frutto di diversi fattori che in misura minore o maggiore vanno ad incidere sul risultato finale: tecnica, tattica, condizionale, coordinativo, personalità … a cosa ci stiamo riferendo in quel momento? Dobbiamo fare in modo che il giocatore abbia ben chiaro che cosa stiamo apprezzando e valorizzando così che possa riprodurlo in futuro “Ottimo passaggio filtrante … bene, mi piace la grinta che stai mettendo nella ricerca dello spazio … questa è la forza giusta da imprimere alla palla se vogliamo che arrivi velocemente al tuo compagno”.
- Descriviamo cosa stiamo vedendo: i loro comportamenti, le loro scelte di gioco, l’atteggiamento … così che possa aumentare in loro la consapevolezza senza anticipare cosa crediamo sceglieranno di fare o, peggio ancora, cosa dovrebbero fare.
- Contestualizziamo: riportiamo sempre ogni azione, esercitazione o quanto altro al contesto partita così che gli atleti possano immaginarsi in quella situazione e capire veramente la finalità di ciò che stanno facendo e possano metterci l’atteggiamento corretto per fare il tutto al massimo delle loro possibilità.
Alcuni esempi di feedback efficaci