Fine dei giochi
Obiettivo
La Juve batte la Fiorentina, la Roma viene sconfitta a Napoli e a -14 è fuori dai giochi per lo Scudetto; continua la cavalcata del Parma, vittoria Inter sul Toro ed ennesima sconfitta del Milan a Udine. |
Gioco. Partita. Incontro. Possiamo sintetizzare con le parole pronunciate al termine di ogni match tennistico l’andamento della ventisettesima giornata di Serie A chiusa con il posticipo domenicale che ha confermato, qualora ce ne fosse il bisogno, che la Juventus non ha ancora avversarie capaci di tenerle testa fino alla fine.
La squadra di Conte sta conducendo un campionato a livelli insostenibili per tutte le proprie rivali a cominciare da Roma e Napoli che si sono affrontate ieri sera nel match conclusivo di questo turno di campionato; la vittoria dei partenopei pur contro un’ottima Roma ha probabilmente messo fine ai sogni di Scudetto giallorossi, anzi i soli tre punti che ora dividono le due squadre costringono gli uomini di Garcia a guardarsi dal Napoli per il secondo posto e l’accesso diretto ai prossimi gironi di Champions League.
La gara del San Paolo ha confermato l’ottima organizzazione di gioco della squadra di Garcia che quest’anno ha comunque riportato fiducia nell’ambiente della Capitale, e che forse con dei ricambi un po’ più all’altezza la Roma potrebbe ancora essere li a contendere lo Scudetto ai bianconeri; per Benitez invece una bella vittoria firmata Callejon che ridà morale alla squadra in vista dello sprint finale e dell’impegno imminente in Europa League contro il Porto.
Le altre due italiane impegnate in Europa League, Juve e Fiorentina (euroderby tra loro in settimana) si sono affrontate per la prima delle tre volte in dieci giorni; l’hanno spuntata i Bianconeri di Antonio Conte sempre più vicini al loro terzo titolo consecutivo e sempre guidati e condotti in maniera encomiabile dal loro allenatore; la gara non è bellissima, la risolve Asamoah con una gran giocata personale, i Viola si svegliano solo nel finale e non riescono a raddrizzare una partita che avrà prossimamente il seguito in campo europeo e che promette comunque scintille fuori e dentro il rettangolo di gioco.
In settimana sarà impegnato a livello europeo pure il Milan (impegnato nel tentativo di rimediare alla sconfitta casalinga contro l’Atletico a Madrid) che con la sconfitta di Udine (1-0 timbrato da Di Natale) dice probabilmente addio ad ogni velleità di rimonta e potrebbe dunque dover restare senza Europa nella prossima stagione; per Seedorf arriva la quinta sconfitta (la terza in campionato) da quando è alla guida dei Rossoneri a fronte di quattro vittorie ed un pareggio confermando l’annata storta che si vive dalle parti di Milano, forse non avere le coppe può aiutare nell’opera di ricostruzione.
Impegnata nel ricostruire pure l’altra squadra della città, l’Inter, ieri finalmente vittoriosa di fronte al nuovo presidente Thohir grazie alla rete di Palacio che mata il Toro e consegna ai Nerazzurri il quinto risultato utile consecutivo; dall’arrivo di Hernanes la squadra di Mazzarri ha infatti mostrato una ritrovata solidità difensiva (solo due reti subite) che ha permesso di tornare ad un punto dal quarto posto e di guardare più sereni al futuro.
La sorpresa di giornata arriva dall’Olimpico dove la Lazio senza tifosi in protesta-sciopero contro Lotito è sconfitta dall’Atalanta di Colantuono; Reja prova a schierare una squadra all’attacco ma è tradito dai giocatori di maggior esperienza (vedi un impalpabile Klose e Candreva espulso per doppio giallo) e beffato dalla rete di Moralez che vale ai bergamaschi tre punti e una tranquilla salvezza praticamente raggiunta.
Salvezza a portata di mano pure per la Sampdoria, sotto di due reti in casa col Livorno dopo 45 minuti e trasformatasi completamente nella ripresa; la squadra di Mihajlovic, il quale sfogo (unito a un doppio cambio) a fine primo tempo deve aver dato i risultati sperati, recupera il doppio vantaggio livornese firmato Mbaye con le reti di Krsticic, Okaka, Gabbiadini e l’autorete di Ceccherini, raccogliendo tre punti d’oro contro una rivale diretta e vedendo più vicino il traguardo della salvezza; per i toscani nulla è ancora compromesso (la salvezza è a 2 punti), ma occasioni come quelle di ieri non sono da lasciarsi sfuggire.
In tema salvezza da registrare i pareggi per 1-1 tra Catania e Cagliari e quello a reti bianche del Dall’Ara tra Bologna e Sassuolo; due classici pareggi che non accontentano nessuno né le ospiti Sassuolo (alla disperata ricerca di punti per lasciare l’ultimo posto) e Cagliari (alla ricerca della vittoria per allontanarsi definitivamente dalla zona retrocessione), né tantomeno le squadre di casa Catania (sfortunato e bisognoso di punti in casa data la difficoltà a racimolarne in trasferta) e Bologna (che ha pure rischiato di perdere di fronte agli sconsolati tifosi che vedono il baratro della retrocessione lì a due sole lunghezze).
Vittoria rinvigorente per il Chievo di Corini sia per la classifica sia per il morale dato che la rete decisiva è arrivata nel recupero grazie al rigore di Paloschi; l’attaccante dei veronesi aveva inoltre aperto le marcature ad inizio gara siglando un altro penalty prima che Gilardino trovasse in mischia il gol del pari facendo pregustare un buon punto fuori casa a Gasperini e i suoi svanito invece nei momenti finali della gara.
Nel pomeriggio di ieri è andato poi in scena la sfida tra gialloblù Parma-Verona che ha visto affermarsi per due a zero la squadra di Donadoni; i ducali in vantaggio con Biabiany nel primo tempo chiudono il match grazie alla rete di Schelotto nel recupero dimostrandosi in gran forma dato che quello di ieri è il quindicesimo risultato utile consecutivo: un ottimo viatico per Donadoni e i suoi, ieri con un Cassano in gran forma che spera ancora di portare il Parma in Europa e perché no in una chiamata di Prandelli, insomma gente che ha ancora voglia di lottare per cercare di raggiungere un obbiettivo la si trova, ai posteri l’ardua sentenza.
Numeri e Curiosità
- 14: Le vittorie casalinghe consecutive della Juventus che con quella di ieri è arrivata a 14 su 14 in questo campionato allo J Stadium; raggiunto il record del Torino 75-76 per i Bianconeri che proveranno ad allungare la striscia nel turno infrasettimanale del 25 marzo contro il Parma.
- 12: Le reti in campionato di Rodrigo Palacio, un vero e proprio amuleto dato che quando segna l’Inter non perde mai; nelle 10 gare in cui è andato a segno i Nerazzurri hanno difatti raccolto 8 vittorie e 2 pareggi curiosamente nelle due gare in cui “El trenza” ha segnato più di una rete (Torino-Inter e Inter-Parma finite entrambe 3-3).
- 2: I rigori fischiati ieri a favore del Chievo che ne aveva ottenuti 2 in tutto il resto del campionato (tutti realizzati); Paloschi li ha realizzati entrambi dando i tre punti ai clivensi contro il Genoa che è la squadra ad averne avuti più a favore, 7 (di cui 5 trasformati, alla pari della Fiorentina che però li ha segnati tutti) ed anche contro, 8 (con sette realizzazioni).
Tommaso Rocca