Chi si accontenta gode
Obiettivo
Vincono Juve, Roma e Fiorentina mentre vanno male le milanesi e chi sta in fondo |
Basterebbe elencare qualche numero come ad esempio monte ingaggi e fatturato annuale per capire che alle volte tocca accontentarsi; ieri sera in Spagna è andato in scena il Clasico, Real-Barça, Ronaldo contro Messi, Bale contro Neymar, giocatori che qui da noi è sempre più raro poter ammirare e visto l’andazzo le cose faranno molta fatica a cambiare. Un quattro a tre per i blaugrana cha ha mostrato al mondo che osservava spettacolo ed emozioni a non finire in un vero e proprio spot per il calcio.
E noi? Da noi in contemporanea si giocavano il testacoda Catania-Juve e Lazio-Milan, partita mai così poco interessante tra queste due squadre negli ultimi anni; a Catania in una gara col sapore da far west ai Bianconeri è bastato un gol del solito Tevez per piegare i Rossoazzurri apparsi molto nervosi (Bergessio espulso per due gomitate) e con scarse idee offensive; per Conte e i suoi terzo 1-0 consecutivo in campionato (sarebbe il quarto con quello di Firenze in Europa League) che dimostra la solidità ed il cinismo di una squadra che viaggia sempre più a vele spiegate verso il terzo Scudetto consecutivo.
Vittoria fuori casa pure per la Roma che Sabato sera ha espugnato il Bentegodi battendo due a zero il Chievo, risucchiato in piena bagarre retrocessione; i Clivensi si sono in realtà fatti male da soli visti i pessimi disimpegni che hanno permesso a Gervinho prima e Destro poi di battere a rete uno contro uno con il malcapitato Agazzi, regalando tre punti a Garcia sempre più saldo al secondo posto; l’allenatore francese si è lamentato della noiosità del campionato italiano rispetto a quello spagnolo, indeciso fino alla fine, ma probabilmente delle colpe sono anche sue.
Certamente qualche colpa è del Napoli, partito come la vera anti-Juve e ritrovatosi oggi fuori dalle coppe europee (fuori in settimana col Porto dall’EL) e a fallire l’ennesimo esame di maturità in casa contro la Fiorentina; i Viola di Montella si rialzano dopo la poco piacevole nottata europea e pur aiutati dall’essere in superiorità numerica per più di un tempo per l’espulsione di Ghoulam, saccheggiano il San Paolo portandosi a casa i tre punti grazie alla rete nel finale di Joaquin; ora sono sette i punti tra le due squadre (a favore dei Partenopei) decise a battagliare per il terzo posto e che vedremo inoltre contendersi la Coppa Italia il 3 Maggio all’Olimpico: visto quello che accade dalle altre parti non è poi male come contentino.
Poco da ridere difatti è rimasto in zona Milano; il Milan ormai è allo sbando e quella parvenza di rinascita che Seedorf aveva dato al suo arrivo si è bruscamente interrotta così che il pareggio di ieri contro la Lazio è quasi un buon risultato; Rossoneri avanti con Kakà (cross deviato in porta da Konko) e raggiunti da Gonzalez nella ripresa in una gara che racconta perfettamente lo stato d’animo delle due squadre: deluse e senza stimoli verso il finale di un campionato da dimenticare.
Anche in casa Inter non si vedono troppi sorrisi; i Nerazzurri sono battuti in casa dall’Atalanta e per l’ennesima volta in stagione non riescono ad inanellare la terza vittoria consecutiva, segno che la continuità difetta in casa interista; i Bergamaschi, divenuti una vera e propria bestia nera per l’Inter negli ultimi anni, giocano la loro gara onesta, passano con Bonaventura, vengono raggiunti immediatamente da un gol di Icardi e dopo aver retto all’assalto interista gelano San Siro al ’90 ancora grazie a Bonaventura che sigla una rete che vale tre punti e quota 40 per Colantuono, oggi più che mai soddisfatto della sua squadra.
Più che di soddisfazione sa invece di liberazione la rete di Lazaros Christodoulopoulos, che dal dischetto trasforma la rete che regala al Bologna tre punti d’oro contro il Cagliari; i Felsinei tornano finalmente alla vittoria davanti ai propri tifosi in un match fondamentale per la Salvezza anche se la strada per restare in serie A è tutt’altro che facile e in discesa ed anche il Cagliari di ieri (ora solo a +3 sugli emiliani,+5 sulla zona retrocessione) dovrà fare attenzione se non vorrà rischiare partite da dentro o fuori nelle ultime roventi giornate.
Di sicuro lì a lottare ci saranno Livorno e Sassuolo, sconfitte nell’ultimo turno ma pur sempre vive e con la Salvezza ancora a pochi punti; i toscani sono vittime del Ciro Immobile show all’Olimpico di Torino e vengono travolti tre a uno dal Toro furioso dopo i recenti risultati negativi; il gol della bandiera di Siligardi nel finale è utile giusto per guardare con un po’ più di ottimismo al futuro.
Il Sassuolo invece deve recriminare con sé stesso per aver fallito l’occasione di portare via punti dal Friuli visto l’andamento del match con l’Udinese; il solito Totò Di Natale (185 gol in A) apre le marcature per i Bianconeri e dopo poco fallisce dal dischetto il rigore per uccidere la partita, peccato per Di Francesco che Floccari decida di imitarlo nella ripresa colpendo il palo dagli undici metri e contribuendo così a terminare la striscia positiva avviata col ritorno in panchina del tecnico pescarese.
A proposito di strisce continua quella del Parma di Donadoni al 17° risultato utile consecutivo (per i superstiziosi dei numeri la prossima è con la Juve) bloccato sul pari dall’ottima gara del Genoa di Gasperini; vantaggio di Cofie per i liguri e pareggio di Schelotto tutto in dieci minuti, poi qualche sortita del Parma ben bloccata da un Perin in gran forma che aiuta i suoi a portare via dal Tardini un ottimo punto visto il periodo d’oro degli emiliani.
Per chiudere la giornata a Marassi si giocava Samp-Verona, gara senza particolari patemi per le due squadre già salve e troppo distanti per pensare alla zona Europa; i Blucerchiati dominano il match e seppur il risultato è bugiardo il 5-0 in favore della banda Mihajlovic lascia ben poche scuse ai veneti al terzo k.o. di fila; le reti di Sansone, Renan, Soriano (2) e Palombo puniscono oltremodo un Verona che raggiunta la salvezza pare aver mollato le mani dal manubrio: ecco chi s’accontenta gode….così così.
Numeri e Curiosità
- 17: I legni colpiti con i quattro di ieri dall’Inter, la squadra più “sfortunata” del campionato. Nella speciale classifica della malasorte i Nerazzurri precedono Juventus (16) e Torino (14). Chiude il Verona con soli 2 pali colpiti.
- 324: Le gare in serie A con la maglia dell’Udinese per Totò Di Natale che ieri ha superato il precedente primatista Valerio Bertotto. Per festeggiare Totò ha siglato pure il gol vittoria che vuol dire 185 in A (167 con l’Udinese) e decimo posto della classifica all-time dei marcatori della massima serie con Del Piero e Signori (188) nel mirino.
- 117: i punti ottenuti fin qui dalla città di Torino (78 Juve+ 39 Toro). Nella particolare classifica per città precede Roma con 106 (64 Roma+ 42 Lazio), Milano a 83 (47 Inter+ 36 Milan), Genova con 73 (37 Samp+ 36 Genoa) e Verona che chiude a 64 (40 Verona+ 24 Chievo).
Tommaso Rocca