Top e Flop 31° giornata di Serie A
Migliori e peggiori del turno settimanale - 31° giornata |
Top
- Ricardo Kakà: Festeggia le 300 presenze con la maglia rossonera da capitano e nel migliore dei modi; se il primo gol è un facile appoggio a pochi metri dalla porta, il secondo ricorda i bei tempi con un destro a giro che fulmina Agazzi e si insacca sul secondo palo; (tre)cento di questi giorni. Extraterrestre.
- Luca Toni: Il Verona non segnava e non faceva punti da cinque giornate; torna al gol il bel Luca e i veneti ritrovano i tre punti pur giocando per un tempo in inferiorità numerica; la voglia di Toni è espressa chiaramente nella seconda rete dove difende palla e di pura caparbietà lancia il contropiede che concluderà in rete; replay pochi minuti dopo e Genoa al tappeto. Prandelli se n’era già andato ma di certo prenderà nota. Bello e possibile.
- Alessio Cerci: Non segnava da un mese e mezzo e il Toro aveva avuto qualche passaggio a vuoto; ieri senza lo sparring-partner Ciro Immobile il buon Alessio si è caricato la squadra sulle spalle e con l’assist per El Kaddouri e la rete in fuga del raddoppio l’ha portata alla vittoria; Ventura e la Maratona ringraziano. Guizzante.
- Josè Maria Callejon: Aggredisce la fascia e vince il duello con Asamoah che si vede raramente dalle parti di Reina; Buffon gli dice di no per due volte ma lui non si rassegna e trova la rete con un ottimo inserimento su suggerimento di Insigne; la Juve è piegata e lo spagnolo ci ha messo lo zampino. Matador.
- Giuseppe De Luca: Per la seconda volta in classifica in quattro giorni; la sua rete è di rara bellezza e spinge la Dea alla sesta vittoria consecutiva; sempre pericoloso, con la sua velocità la retroguardia bolognese non dorme mai sonni tranquilli. Frizzantino.
Flop
- Simone Missiroli: La fascia di capitano non lo responsabilizza; si addormenta sul primo gol permettendo a Nainggolan di rubargli palla e servire a Destro il più facile degli assist; vive l’involuzione di tutta la squadra, dovrebbe dare qualità ma a conti fatti è più pericoloso Cannavaro. Appisolato.
- Felipe: Noi non vogliamo girare il coltello nella piaga ma a pensar male spesso ci si azzecca; non c’è Paletta e la difesa del Parma ricorda un famoso formaggio svizzero; regala a Mauri una palla che il capitano laziale fallisce clamorosamente, è sempre in ritardo sulle incursioni dei biancocelesti comprese quelle di Klose (sul 2-1) e Candreva (nel 3-2 finale). Assente.
- Marchetti-Ciani: Per loro fortuna alla fine la Lazio la spunta ma ne combinano più di Bertoldo nelle reti ducali; prima Biabiany li scherza entrambi e trova il pareggio poi si mettono in proprio per costruire un autogol che Cassano che era nelle vicinanze non ha ancora capito cosa sia successo. Nel finale Candreva realizza il gol libera tutti. Salvati.
Tommaso Rocca