L'integratore più importante: l'idratazione
Obiettivo
Molti atleti non prestano la dovuta attenzione a uno degli elementi fondamentali alla sopravvivenza ed al corretto funzionamento del corpo: cioè l’Acqua |
Nel corso degli anni la ricerca farmaceutica e scientifica ha messo a punto varie tipologie di integratori con varie funzioni, dimostrando negli anni l’efficacia o meno degli stessi. La maggior parte delle persone che fanno sport, ed hanno un minimo di attenzione per l’alimentazione al fine di ottimizzare la prorpia prestatività, almeno una volta nel corso della loro carriera ha usato un qualsiasi tipo di integratore o supplemento.
Tuttavia molti atleti, forse a causa di una non corretta educazione alimentare, o scarsa cultura in merito, non presta attenzione ad integrare, oltre il fabbisogno minimo quotidiano, uno degli elementi fondamentali alla sopravvivenza ed al corretto funzionamento del corpo, cioè l’Acqua.
L’acqua è presente (o dovrebbe essere) in un soggetto normo-peso al 60% del peso corporeo, percentuale che scende nel sesso femminile a causa della maggiore percentuale di grasso che esse hanno per natura. Maggiore è quindi la percentuale di grasso presente, e minore è la percentuale di acqua.
Per un corretto funzionamento di tutti i processi fiosiologico-cognitivi dovrebbe essere limitata di norma ad una perdita inferiore a circa 2% del peso corporeo (cioè 1,0 kg per una persona di 50 kg, 1,5 kg per una persona di 75 kg e 2 kg per una persona di 100 kg). Infatti gli effetti negativi della disidratazione sulle prestazioni ad alta intensità sono maggiori in ambienti caldi, in tali condizioni di sudorazione aumentata, è importante favorire non solo una strategia di idratazione nel pre match ed alla pausa fra il primo ed il secondo tempo, ma dovrebbe essere incentivata l’abitudine a poter bere dalla linea laterale quando la partita si interrompe a causa di falli di gioco, sostituzioni o altro.
Bere troppo d’altro canto non risulta assolutamente necessario, ed anzi può portare a discomfort gastro-intestinale che non aiuterà a migliorare le prestazioni. Risulta quindi utile abituare i propri atleti a idratarsi in allenamento e durante la partita ma sopratutto ad abituarsi a bere nel corso della giornata, anche quando non ci si allena.
Quali sono gli effetti della disidratazione?
- Già con una perdita del 2% le capacità cognitive dell’atleta diminuiscono, e quindi anche le capacità tecniche potrebbero risentirne
- Con una perdita del 5% la pelle ha la tendenza a rattrappirsi ed i muscoli perdono la loro corretta idratazione (ricordiamo come in 1kg di tessuto muscolare sono presenti mediamente solo 0,2kg di proteine mentre tutto il resto 0,8kg è dato per la maggior parte da acqua, carboidrati, sali ecc.)
- Ed infine con una perdità del 15% vi è la morte
Di quanta acqua sono composti i nostri organi?
Reidratazione dopo l'esercizio fisico
Il recupero dopo l'attività fisica è parte della preparazione per la prossima sessione di allenamento, ed il recupero delle perdite di sudore è una parte essenziale di questo processo (sopratutto quando si effettuano doppie sedute di allenamento). Sia l'acqua che i sali persi con il sudore devono essere sostituiti.
Obiettivo: bere circa 1,2-1,5 litri di liquidi per ogni kg di peso perso in allenamento o partita |
Le bevande dovrebbero contenere sodio (il sale principale perso nel processo di sudorazione). Le bevande sportive che contengono elettroliti possono essere utili, ma molti alimenti possono fornire anche il sale che è necessario.