Le palle inattive contro
Sommario | Obiettivi Secondari |
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In questo articolo analizziamo l'importanza della fase difensiva nelle palle inattive |
Piazzati, Rimessa laterale contro, Punizione diretta contro, Punizione indiretta contro, Punizione lontana contro, Punizione laterale contro, Calcio d'angolo contro |
Nel precedente articolo, abbiamo esaminato l'importanza delle palle inattive a favore, focalizzandoci su quanto possano influire sia durante una gara che in una competizione. In questo articolo, esploreremo l'importanza di mantenere un atteggiamento appropriato durante la fase di non possesso sempre durante una situazione di palla inattiva.
Fonte: Toro News, Foto Tirreno
Fonte: Gazzetta dello Sport, Atalantanews
Queste sono alcune immagini di articoli apparsi nel recente passato che mettono in evidenza l’importanza delle palle inattive, quel segmento tattico che spesso può decidere le sorti di una stagione.Qualsiasi buona prestazione rischia di essere annullata da una palla inattiva gestita in modo errato, poiché quell'istante può far svanire il grande lavoro svolto durante l'intera partita.
È evidente che non esista una formula magica in questo contesto, ma è presente una didattica precisa. Durante la fase di costruzione della squadra, è responsabilità tenere presente questo aspetto. Successivamente, è necessario esercitarsi continuamente e mantenere elevata l'attenzione, poiché l'atteggiamento, insieme alle qualità individuali, rappresenta i due parametri fondamentali per una buona gestione della palla inattiva in fase di non possesso.
Non è sufficiente avere “la copertura dell’aerea” da parte del gruppo squadra, se questa non è supportata da un livello altissimo di attenzione e determinazione. Capita spesso che alcuni giocatori offensivi quando sono chiamati a difendere su palle inattive contro non assumono l’atteggiamento corretto, creando difficoltà alla propria squadra.
Bisogna inoltre considerare che non esiste il “consolidato” nel calcio, tutto ciò che ha funzionato bene fino a quel punto non dà garanzie per il futuro, quindi bisogna tenere sempre alta la concentrazione e continuare sempre ad esercitarsi.
Dopo aver esplorato le strategie utilizzate per sfruttare le palle inattive a favore, vediamo ora come si può tatticamente difendersi sulle palle inattive contro:
- Difendere sulle palle inattive contro: calci d'angolo
- Difendere sulle palle inattive contro: punizioni laterali
- Difendere sulle palle inattive contro: punizioni centrali
- Difendere sulle palle inattive contro: rimesse laterali
- Conclusioni
DIFENDERE SULLE PALLE INATTIVE CONTRO: CALCI D'ANGOLO
Nella gestione dei calci d'angolo, è possibile adottare sostanzialmente tre approcci difensivi:
- a zona totale,
- mista prevalentemente a zona,
- mista prevalentemente a uomo.
La scelta è effettuata dello staff tecnico in funzione di alcuni parametri:
- esperienze pregresse,
- caratteristiche dei propri giocatori,
- cultura ereditata da gruppo squadra,
Considerando che tutte le scelte possono essere adattate alle circostanze, le risposte sul campo rappresentano il parametro decisivo. Se si subiscono pochi gol da situazioni di Palle Inattive avverse, ciò indica semplicemente che il progetto sta funzionando efficacemente.
Nella gestione di un calcio d'angolo con la fase difensiva a zona ad ogni giocatore viene assegnata una “zona di competenza” da coprire, diventa responsabile di quella fetta di campo di fronte a lui con un angolo frontale di 90°.
Foto 1
Le principali regole per una corretta gestione della fase difensiva includono:
- Non retrocedere per non ostacolare il compagno: Evitare di arretrare in modo da non intralciare il compagno di squadra.
- Non avanzare mentre si attende la battuta per non alterare lo spazio di competenza: Mantenere la posizione senza avanzare, evitando di influire negativamente sullo spazio di competenza.
- Essere sempre in movimento sul posto per migliorare la fase di stacco da fermo: Mantenere un costante movimento sul posto per facilitare la fase di stacco da una posizione ferma.
- Cura della postura con un orientamento corretto: Prestare attenzione alla postura, assicurandosi di avere un orientamento adeguato per affrontare la situazione in modo efficace.
Quali sono i vantaggi di questo schieramento difensivo a zona pura?
- Non subisco schemi prederminati (blocchi, rotazioni ecc)
- Se sono debole nel corpo a corpo, può essere una soluzione alternativa
- Tutti partecipano al progetto "palle inattive contro"
Quali sono invece gli svantaggi?
- Cerco la palla da fermo, posso subire il salto in terzo tempo avversario
- Copertura non totale di tutti gli spazi(come il limite dell’aria, o lo spazio davanti al palo)
- Il posizionamento assegnato deve essere rispettato al cm, non devo alterare gli spazi
Foto 2
Abitualmente la squadra che attacca cerca di muovere le posizioni costringendo la squadra avversaria a “rompere il castello” difensivo per poi attaccare gli spazi intermedi creati, oppure calciare direttamente in zone meno presidiate come il limite dell’aria e il secondo palo lungo.
Foto 3
Foto 4
Foto 5
Nelle foto 3, 4 e 5, è evidente come il Napoli, nel confronto con la Lazio, scelga di spostare il pallone verso una zona meno sorvegliata, come il secondo palo, al fine di cercare una conclusione in porta.
2. MISTA PREVALENTEMENTE A ZONA
Nella gestione del corner con una disposizione con una marcatura mista, principalmente a zona implica che pochi giocatori sono incaricati della marcatura individuale, mentre gli altri sono posizionati strategicamente per coprire specifiche zone del campo.
Foto 6
Nella Foto 6 vediamo il Napoli difendere prevalentemente a zona, lasciando a due giocatori (evidenziati con l’ovale) il compito di andare a uomo, lo si può vedere dal loro sguardo orientato verso gli avversari.
Le principali regole per una corretta gestione della fase difensiva mista includono:
- Le stesse del precedente punto per quanto riguarda la disposizione a zona,
- per le marcature a uomo si deve non concedere l’anticipo, usando con attenzione corpo, mani e braccia.
Quali sono i vantaggi di questo schieramento difensivo a zona mista?
- Limitazione del potenziale offensivo degli avversari: marcando a uomo i due migliori saltatori avversari, si può limitare il loro impatto nei calci d'angolo, riducendo così il pericolo in fase offensiva per l'avversario.
- Flessibilità e libertà di movimento: uno schieramento difensivo a zona mista offre maggiore flessibilità, poiché alcuni giocatori sono incaricati della marcatura individuale, mentre altri hanno il compito di coprire zone specifiche del campo. Ciò consente una maggiore adattabilità alle situazioni di gioco in evoluzione.
- Minore vincolo alle zone di copertura: a differenza di una marcatura a zona rigida, uno schieramento misto consente ai giocatori di essere meno vincolati alle zone di copertura prefissate, consentendo loro di reagire in modo più dinamico alle circostanze e alle mosse degli avversari.
- Equilibrio tra marcatura individuale e copertura di zona: la combinazione di marcatura individuale su giocatori chiave e copertura di zone consente di raggiungere un equilibrio, sfruttando le specifiche abilità dei giocatori e mantenendo al contempo una difesa solida e ben organizzata.
Per quanto riguarda gli svantaggi possiamo ritrovare gli stessi della marcatura a zona totale.
3. MISTA PREVALENTEMENTE A UOMO
In questa situazione tattica difensiva, si prevede un utilizzo equilibrato o addirittura prevalentemente a uomo, con 4/5 giocatori impegnati nella copertura di zone specifiche e 5/6 giocatori dedicati alla marcatura individuale. Ciò suggerisce una strategia in cui la marcatura individuale è un elemento chiave, ma alcuni giocatori sono ancora incaricati di coprire aree specifiche del campo per garantire una difesa completa e ben organizzata.
Foto 7
Nella foto 7 possiamo vedere il Parma che utilizza sei marcature a uomo di cui una allentata, due coperture a zona e due giocatori sulla palla pronti al 2 contro 2.
Le principali regole per una corretta gestione della fase difensiva a uomo includono:
- Sentire il corpo dell'avversario: chi marca a uomo deve mantenere un contatto fisico con l'avversario, avendo sensibilità al corpo dell'altro giocatore. È preferibile concedere un tiro lungo piuttosto che rischiare un anticipo avversario.
- Portare in parità gli uomini sulla palla: quando si difende a uomo, è importante mantenere un equilibrio numerico intorno alla palla. Se gli avversari sono in due, è consigliabile impegnare due difensori nella marcatura. Se ci sono sei giocatori avversari nell'area per saltare, il sesto viene marcato da un difensore a zona, posizionato nel mezzo dell'area piccola.
- Decisione sull'uomo sul palo: è possibile decidere se posizionare o meno un difensore sull'incrocio dei pali. Generalmente, se la traiettoria della palla è diretta verso l'esterno, potrebbe essere opportuno non posizionare un uomo sul palo. Tuttavia, questa decisione può variare in base alle circostanze specifiche della situazione difensiva.
Quali i vantaggi di questa scelta difensiva?
- Evitare il salto in movimento: marcando a uomo e adottando una strategia di difesa mirata, si riduce la possibilità che gli avversari riescano a saltare in movimento e a ottenere un vantaggio nell'area di rigore.
- Copertura completa delle zone: la marcatura a uomo permette di mantenere una copertura completa senza lasciare zone libere. Questo approccio offre una maggiore sicurezza difensiva, riducendo gli spazi in cui gli avversari potrebbero trovare opportunità.
- Adattamento alle caratteristiche avversarie: la flessibilità di adattarsi alle caratteristiche degli avversari è un vantaggio. Marcando a uomo, è possibile assegnare difensori specifici in base alle abilità degli avversari, sfruttando le proprie forze per contrastare le debolezze degli avversari.
- Sfruttare la forza nel corpo a corpo: se la squadra è forte nel corpo a corpo, la marcatura a uomo permette di sfruttare questa forza per contrastare gli avversari fisicamente e prevenire situazioni pericolose.
Quali gli svantaggi di questa scelta difensiva?
Per affrontare questa situazione difensiva, è essenziale avere la capacità di leggere i movimenti e gli schemi predeterminati degli avversari, come blocchi e rotazioni. Nella foto 7, la disposizione a rosa degli avversari sembra mirare a complicare la formazione delle coppie per le marcature.
Questa strategia avversaria, con giocatori disposti a rosa, potrebbe mirare a confondere la marcatura difensiva, creando difficoltà nella formazione di coppie assegnate alla marcatura individuale. È cruciale che la squadra difensiva sia in grado di riconoscere e rispondere rapidamente a tali schemi avversari, adattando la propria tattica di marcatura per affrontare le sfide presentate dalla disposizione degli avversari. La comunicazione e la capacità di adattamento sono fondamentali per gestire con successo situazioni complesse come questa.
DIFENDERE SULLE PALLE INATTIVE CONTRO: PUNIZIONI LATERALI
La gestione delle punizioni laterali può essere suddivisa in tre categorie:
- Punizioni laterali basse: si riferiscono a punizioni eseguite lateralmente all'interno della zona dei 16,50 metri laterali. Queste situazioni richiedono strategie specifiche a causa della vicinanza alla porta e dell'angolazione del tiro.
- Punizioni laterali medie: riguardano punizioni eseguite a una distanza di circa 10 metri dal limite dell'area. In questa posizione, le opzioni di tiro e di passaggio potrebbero variare, richiedendo una valutazione tattica più approfondita.
- Punizioni laterali alte: si riferiscono a punizioni eseguite a una distanza superiore a 10 metri dal limite dell'area. In questo caso, la squadra può avere più spazio per organizzare schemi di gioco specifici, puntando a sfruttare la distanza dalla porta per colpire con precisione o creare opportunità di gioco.
Nel caso delle punizioni laterali basse, la disposizione della squadra segue l'angolo del lato e mantiene un atteggiamento tattico simile, utilizzando le tre opzioni precedentemente analizzate: zona pura, zona mista prevalentemente a zona, e zona mista prevalentemente a uomo.
La principale variazione in questa situazione è la posizione dell'uomo sul palo, che in questo contesto non è necessario. Pertanto, la disposizione prevede una barriera composta da uno o due giocatori, a seconda della scelta tattica, seguita da una disposizione difensiva nell'area.
Foto 8
Nella foto 8, si osserva il Cagliari che adotta la seguente configurazione: un uomo nella barriera, uno posizionato sulla zona corta, tre giocatori nella zona centrale (due più avanti e uno nel mezzo), mentre gli altri marcando a uomo. Questa disposizione mira a coprire efficacemente l'area e a contrastare la minaccia dell'avversario durante la punizione laterale bassa.
Analizziamo due modi di difendere completamente diversi sulle punizioni laterali medie.
Foto 9
Nella foto 9, il Bologna di Thiago Motta adotta una strategia sorprendente con una formazione 7-3, composta da tre giocatori a zona che presidiano il limite dell'area (uno in barriera) e sette giocatori allineati a presidiare l'area.
Le regole principali di questa formazione sono che i sette giocatori devono mantenere un allineamento preciso e una concentrazione adeguata, intesa come la giusta distanza tra un giocatore e l'altro. Essi si muovono all'indietro in diagonale in modo sincrono, aspettando quasi fino alla fine il momento del calcio.
Vantaggi di questa strategia includono la negazione della profondità agli avversari, mantenendo alta la linea e costringendo gli avversari a rimanere alti. Inoltre, si libera l'area davanti al portiere, permettendogli di avere una visione chiara della palla. Inoltre, riduce la preoccupazione per parare blocchi e rotazioni avversarie.
Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi. C'è il rischio di creare spazi intermedi tra i giocatori se si muovono male. Inoltre, scappando verso la porta, i giocatori sono costretti ad impattare la palla all'indietro, una situazione non naturale. Infine, c'è il rischio di concedere colpi di testa facili agli avversari che si staccano dalla linea difensiva.
Foto 10
Nella foto 10, la disposizione a zona fronte palla vede sette giocatori schierati su due linee, una composta da quattro giocatori e l'altra da tre. Gli altri tre giocatori presidiano il limite o vanno in barriera.
Le regole principali di questa disposizione prevedono che i giocatori rimangano in movimento, pronti ad avanzare, e che abbiano una chiara responsabilità sulla zona di competenza assegnata.
I vantaggi di questa strategia includono l'attacco frontale alla palla, avanzando invece di retrocedere, e una copertura efficace del cono difensivo.
Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi. Questa formazione può creare densità davanti al portiere, aumentando il rischio di deviazioni e infastidendolo nelle uscite. La gestione di questa densità è essenziale per mantenere un controllo efficace della situazione difensiva.
Foto 11
Nella foto 11, il Sassuolo adotta una strategia difensiva con una linea difensiva molto alta, con otto giocatori allineati a circa nove metri dal tiratore.
Vantaggi di questa strategia includono la capacità di mantenere gli attaccanti avversari lontani e alti, riducendo così il pericolo di colpi di testa contro. È fondamentale gestire il tempo e la sincronicità del movimento di recupero all'indietro per evitare situazioni pericolose.
Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi. Il pericolo di essere infilati è presente, poiché un errore in questo schema può portare a situazioni difficili da gestire. Inoltre, c'è molto spazio da attaccare alle spalle della linea difensiva, soprattutto se un giocatore avversario riesce a muovere velocemente la palla, creando un'opportunità di gioco frontale contro una difesa che si è spinta molto in alto. La gestione accurata del rischio diventa cruciale in questa strategia difensiva.
DIFENDERE SULLE PALLE INATTIVE CONTRO: PUNIZIONI CENTRALI
Per affrontare le punizioni centrali, è essenziale predisporre la barriera con grande attenzione. Il numero di giocatori nella barriera dovrebbe essere determinato dalla distanza dalla porta, mantenendosi sulle punte e abbassando leggermente il viso in avanti per proteggerlo. È fondamentale evitare di scomporre la barriera per non creare varchi pericolosi.
L'uomo che va incontro al calciatore avversario deve effettuare una corsa leggermente diagonale per impedire che la palla possa passare tra lui e l'ultimo uomo della barriera. Gli altri giocatori si dispongono al limite dell'area, pronti a proteggere il portiere in caso di respinta.
Nel caso di punizioni più lontane dalla porta, la strategia può variare. È possibile comportarsi come per le punizioni laterali alte e comporre una linea, che può essere scomposta se gli avversari si spezzano sui due fronti dell'area. La disposizione della linea dovrebbe essere adattata alle indicazioni dello staff tecnico, considerando la distanza e le dinamiche specifiche della situazione di gioco.
DIFENDERE SULLE PALLE INATTIVE CONTRO: RIMESSE LATERALI (LUNGHE E DENTRO L'AREA)
Sulle rimesse laterali lunghe in area, è essenziale prestare attenzione al punto di caduta della palla. La difesa dovrebbe essere organizzata come un "sandwich", con un giocatore davanti e uno dietro, per proteggere efficacemente il punto di arrivo della palla.
Tuttavia, il pericolo può sorgere dalla possibile caduta della seconda palla. I difensori attorno al punto di caduta devono rimanere estremamente attenti e pronti a reagire. Questo significa che devono mantenere una posizione di vigilanza, essere pronti a anticipare eventuali rimbalzi o deviazioni inaspettate e agire rapidamente per riprendere il controllo della situazione.
La comunicazione tra i difensori è altrettanto cruciale in queste situazioni, per garantire una copertura completa dell'area e coordinare le azioni difensive in modo efficace. La rapidità di reazione e la consapevolezza della situazione sono fondamentali per gestire con successo le rimesse laterali lunghe in area.
Quello che come sempre emerge è che non esiste una formula magica universale nelle palle inattive contro, ma piuttosto la soluzione migliore dipende da una serie di considerazioni specifiche per ogni singola squadra. La cura dei dettagli, la convinzione e la determinazione giocano un ruolo cruciale per il successo del progetto.
La formulazione di un progetto funzionale e dettagliato da parte dello staff tecnico è essenziale per gestire efficacemente questo aspetto determinante della gara. Analizzare le diverse opzioni tattiche, adattandole alle caratteristiche dei singoli e della squadra, è un passo importante per massimizzare il rendimento nelle palle inattive contro.