Top e Flop 30° giornata Serie A
Migliori e peggiori del turno settimanale - 30° giornata |
- Alberto Paloschi: Senza Thereau è anima e cuore del Chievo; prende per mano la squadra trasformando il rigore dopo pochi minuti, chiude il match sull’invito da punizione di Rigoni nel finale, la salvezza dei veneti passa per i suoi gol. Infallibile.
- Carlos Tevez: Ancora lui, ancora l’Apache; non conosce il significato della parola pausa, aggredisce le difese avversarie come i leoni le prede nella savana; salta mezza difesa del Parma nella prima rete prima di beffare Mirante, è reattivo a ribadire in rete nel raddoppio, una molla tanto che nell’agitazione colpisce Paletta e diffidato salterà Napoli. Insaziabile.
- Mario Balotelli: Il ritorno di Mario; dopo la panchina (punitiva?) con la Lazio torna in versione Supermario, con due punizioni spacca la partita; prima di potenza mette in difficoltà Neto e permette a Mexes di segnare un comodo vantaggio, poi di precisione supera la barriera per il due a zero che chiude i conti. Rinato.
- Duvan Zapata: L’oggetto misterioso si è finalmente rivelato; non che avesse avuto molto spazio finora (causa Higuain) ma intanto ha segnato in ogni competizione in cui ha giocato; il ragazzo è da tenere d’occhio, è spesso al posto giusto al momento giusto, dote che non è facile da insegnare. Contribuisce a seppellire il Catania con una doppietta. Apparizione.
- Giuseppe De Luca: Il piccoletto l’ha messa dentro; pur trovando poco spazio non recrimina e quando Colantuono lo chiama in causa lui risponde sempre presente; ieri apre le marcature di prontezza e serve a Denis la palla del raddoppio, ciao ciao Livorno. Zanzara.
- Alessandro Matri: Paurosa l’involuzione che sta subendo “il Picchio” nelle ultime apparizioni; la ghiotta occasione che aveva ieri di far male al Milan se la divora come tutte le palle che gli capitano attorno ultimamente; ha urgente bisogno di segnare e si vede. Aiutatelo.
- Mariano Andujar: Gli avanti del Napoli gli arrivano come api sul miele; certo che lui non ci fa una bella figura specie nel secondo gol dove si scontra con Legrottaglie e nel terzo dove Henrique segna da vicino la bandierina; gli Etnei hanno bisogno di un portiere con gli attributi. Contestato.
- Frederik Sorensen: Non era la sua serata. Stop. In un Bologna in difficoltà non trova la calma di ragionare quando deve giocare un pallone ed i risultati si vedono; a simbolo della poco piacevole nottata il terzo gol dove Rigoni lo scherza e mette alle spalle di Curci. Rivedibile.