X Factor e Last Minute
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Giornata ricca di pareggi e beffe nel finale in serie A. Vittorie solo per il ritrovato Milan, per la Juve che stacca la Roma in vetta e per il Chievo nella sfida salvezza col Livorno. |
Si sa che gli ultimi minuti sono spesso fondamentali nel calcio e la giornata di ieri ne è stata il più classico degli esempi. In attesa del doppio posticipo del Lunedi per le squadre impegnate Giovedi scorso in Europa League, che vedrà Fiorentina e Lazio ospitare rispettivamente Verona e Napoli in un doppio scontro con profumo europeo, ben cinque partite sulle otto giocate si sono concluse con una X in schedina accolta a ragione come vittoria o come sconfitta dalle squadre che hanno dovuto dividere la posta in palio.
E’ certamente un punto che sa di occasione persa quello conquistato dall’Inter di Mazzarri alla prima a San Siro davanti al nuovo presidente Erick Thohir seduto in tribuna a fianco di Massimo Moratti da cui ha appena rilevato la società milanese. I Nerazzurri sono passati in vantaggio nei primi minuti con Guarin e hanno badato più a contenere la Samp dell’ex Mihaljovic piuttosto che cercare il raddoppio venendo beffati nel finale da Renan, appena entrato, che questa volta regala al mister di origini serbe un finale col sorriso dopo che una settimana fa aveva subito il gol del pareggio al ’94.
Sarebbe da catalogare come punto guadagnato anche quello della Roma a Bergamo dato che è arrivato al primo minuto di recupero grazie al gol di Strootman se non fosse che per la squadra di Garcia questo è il quarto pareggio consecutivo, che le fa si mantenere l’imbattibilità in stagione, ma le fa perdere due ulteriori punti dalla Juve vittoriosa allo scadere in casa con l’Udinese.
La squadra di Garcia gioca timida in avvio senza vere e proprie punte di ruolo, è tradita da De Sanctis che non trattiene, complice uno strano rimbalzo, una lenta punizione di Brivio, e alla fine si aggrappa agli ingressi di Pjanic e Lljaic (in panchina perché non in perfetta forma) per trovare il pari nell’assalto finale; e i cinque punti di vantaggio sulla Juve di poco più di un mese fa si sono trasformati in tre di ritardo.
Già, perchè la Juve vince la sua sesta partita consecutiva, senza subire gol ( la porta bianconera è inviolata da 550 minuti) e all’ultimo minuto dimostrando ancora una volta che la fame e la grinta che Conte riesce a trasmettere ai suoi giocatori non si sono ancora assopite; è ancora Llorente a trovare il gol che vale tre punti nel primo minuto di recupero che condanna un’ottima Udinese colpevole di aver fallito qualche ripartenza bloccata anche da un Buffon tornato a livelli d’eccellenza.
Nel match all’ora di pranzo anche il Milan conquista tre punti importanti per iniziare la risalita anche in campionato dopo la bella vittoria al Celtic Park in Champions League; a Catania gli uomini di Allegri sono trascinati da un buon Montolivo e dal solito Kakà, in più pure Supermario Balotelli ritrova la via della rete stampando un tre a uno che porta a delle doverose riflessioni in casa catanese dove il cambio della guardia in panchina non sembra aver sortito gli effetti sperati; De Canio è a rischio.
Tutt’altro stato d’animo si respira in casa Chievo dall’arrivo di Corini: sei punti in due gare, ultimo posto lasciato indietro di tre lunghezze con quattro reti fatte e zero subite; se il derby col Verona vinto all’ultimo respiro poteva essere un caso il secco tre a zero al Livorno di ieri pomeriggio dimostra che la squadra veronese è in crescita ed è invece il Livorno di Nicola a doversi preoccupare ora dopo un buon avvio di stagione.
Buon momento di forma pure del Sassuolo di Di Francesco, imbattuto da quattro partite e che ieri a Cagliari ha rischiato di portare a casa il bottino pieno; avanti due a zero dopo venti minuti i Neroverdi si sono fatti raggiungere sul due a due nei minuti finali da un gol di Marco Sau tornato alla rete dopo un lungo digiuno, confermando la tendenza di giornata: tanti pareggi e altrettante reti nei finali delle partite.
Nei due anticipi del Sabato si erano registrati due pareggi per uno a uno in due partite dal simile copione: ospiti in vantaggio e squadra di casa all’attacco alla ricerca del pareggio; a Parma è andata in scena una sfida nella sfida tra Cassano e Konè entrambi a segno ed entrambi vicini alla doppietta personale con delle pregevoli conclusioni, prima che il derby emiliano si concludesse con un punto per parte sicuramente più utile al Bologna che ai ducali.
Nella serata a Marassi invece il Toro in vantaggio con un fortunoso gol di El Kaddouri è stato raggiunto dal pareggio di Biondini; un punto che muove la classifica delle due squadre e conferma il buon momento specialmente del Grifone imbattuto da cinque giornate e completamente rigenerato dalla cura Gasperini.
Tutto questo in attesa del doppio posticipo del Lunedi dove spicca la sfida dell’Olimpico tra Lazio e Napoli dove sia i partenopei che i capitolini sono chiamati a uno scatto d’orgoglio dati i non felicissimi periodi che le due squadre stanno vivendo; alle diciannove invece al Franchi la Fiorentina del capocannoniere Rossi attende il Verona dell’ex Luca Toni il quale vincendo potrebbe addirittura scavalcare i Viola in classifica; a Montella e i suoi il compito di evitare il sorpasso e accorciare le distanze per il terzo posto in attesa del rientro di Mario Gomez.
Numeri e Curiosità
6bis: Sono stati 6 i giocatori in rete la scorsa giornata che si sono ripetuti in questo turno. Secondo centro consecutivo arrivato infatti per Zaza, Llorente, Cassano, Kakà, Konè ed El Kaddouri.
5: Aspettando i due posticipi è già record di pareggi; già 5 infatti i pareggi su otto partite fin qui disputate per questo turno di campionato; superato il record di 4 “X” registrate nella 3a, 5a e 13a giornata.
100: I gol in Serie A di Antonio Cassano. Complimenti a Fantantonio che ne ha realizzati 6 col Bari, 39 con la Roma, 35 con la Sampdoria, 7 con l’Inter, 7 col Milan e già 6 quest’anno con il Parma.
Tommaso Rocca